Formula 1, da Gilles Villenueve a Max Verstappen: storia del Gran Premio d’Olanda

Il Gran Premio d'Olanda, prossima tappa della Formula 1 in programma domenica 4 settembre: la storia del circuito, da Gilles Villenueve a Max Verstappen

Lorenzo Ferrai
8 Minuti di lettura

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La Formula 1 2022 si appresta a disputare il Gran Premio d’Olanda, che andrà in scena domenica 4 settembre nel circuito di Zandvoort. La pista è situata a circa 40 chilometri a ovest della capitale olandese Amsterdam e ospiterà per il secondo anno consecutivo l’appuntamento valevole per la quindicesima prova del mondiale della massima categoria dell’automobilismo. La pista di Zandvoort è un evento simbolo per la Formula 1, quella di quest’anno sarà la trentaquattresima apparizione dopo che il il tracciato è rientrato in calendario solo la scorsa stagione dopo ben 36 anni di assenza. Il mattatore in questo circuito è la leggenda scozzese Jim Clark, aggiudicatosi il gran premio per 4 volte. Il costruttore che vanta più successi è invece la Ferrari, trionfatrice della corsa in otto occasioni. Nell’edizione del 2021 ha trionfato l’idolo locale Max Verstappen.

Gran Premio Zandvoort Olanda
Gran Premio Zandvoort Olanda

F1, l’insidioso tracciato di Zandvoort: l’evoluzione del circuito

Il tracciato si affaccia sul Mare del Nord, perciò sono frequenti i venti che trasportano la sabbia della spiaggia all’interno del circuito. Il circuito è entrato in calendario nel 1950 e ha mantenuto più o meno la stessa conformazione fino agli anni ’80. Il primo tratto della pista era pressoché identico a quello presente oggi. Tra i tratti caratteristici è da citare la curva Tarzan, un secco tornante a destra subito alla fine del rettilineo di partenza caratterizzato da una marcata sopraelevazione. Poi il tratto da percorrere full gas lungo la cresta Hunse. Al termine di questo tratto si trova la velocissima curva cieca verso destra Scheivlak. In passato questo pezzo di tracciato proseguiva e si entrava nel bosco allora presente in cui la pista diventava piuttosto veloce.

I tratti presenti erano molto impegnativi, come le due curve Hondenvlak, un velocissimo sinistra-destra da affrontare in pieno. Nel 1973, a seguito delle incidenti mortali di Piers Curage -1970- e Roger Williamson -1973-, la Grand Prix Drivers’ Association (il “sindacato” dei piloti di Formula 1) spinse per far installare delle barriere protettive in acciaio lungo tutta la pista, il cosiddetto guard rail, e per permettere modifiche importanti al tracciato. Negli anni ottanta, l’espansione urbana ai margini dell’autodromo fece aumentare il malcontento dei residenti nei confronti delle attività del circuito. Nel 1986 il tracciato uscì dalla dal circus, finché nel 2018 non fu deciso di reintrodurlo nel calendario di Formula 1. Il rientro era previsto per il 2020 ma slittò di un anno a causa della pandemia.

Gilles Villeneuve, Ferrari
Gilles Villeneuve, Ferrari

F1, le imprese del GP d’Olanda: da Jim Clark a Gilles Villenueve

Il circuito olandese non è il luogo ideale in cui effettuare sorpassi. Guadagnare posizioni in pista è sempre stato complicato. Nonostante questo, Zandvoort ha sempre offerto gare interessanti e divertenti. La scuderia che vanta più successi è la Ferrari, con 8 affermazioni, le ultime due consecutive con i due francesi Didier Pironi nel 1982 e René Arnoux nel 1983. Mentre il principe del circuito fra i piloti è Jim Clark, con ben quattro trionfi in sole cinque stagioni. Lo Scozzese Volante si è aggiudicato tre edizioni consecutive del Gran Premio olandese fra il 1963 e il 1965, per poi andare a primeggiare nel 1967 partendo dall’ottavo posto. La pista di Zandvoort diede anche a James Hunt la prima vittoria della sua carriera. Nel 1975 il britannico vinse al volante della Hesketh Racing, regalando alla scuderia inglese la prima e unica affermazione della sua storia.

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Ma il tracciato olandese è famoso per un altro episodio entrato di diritto nella storia dell’automobilismo. Il protagonista di quell’evento è Gilles Villenueve. È il 26 agosto 1979. Il fenomeno canadese partì sesto e si portò al comando con un sorpasso pazzesco su Alan Jones. Poco dopo metà gara, Villenueve, messo in difficoltà dal ritorno dell’australiano e nel tentativo di difendersi, andò in testacoda, cedendo la testa della corsa. Dopo qualche curva, Villenueve subì il dechappamento della posteriore sinistra che gli causò un nuovo testacoda. Il canadese recuperò la pista e schiacciò a fondo l’acceleratore per perdere meno tempo possibile. Villenueve percorse quasi un giro su tre ruote poiché la posteriore sinistra si strappò, trattenuta solo dalle tubazioni dei freni. Raggiunti i box, dovette ritirarsi, nonostante le richieste di riparazione fatte ai propri meccanici. Questa prodezza di Villenueve viene ricordata ancora oggi come un eccezionale esempio di tenacia e caparbietà.

Max Verstappen, campione del mondo di Formula 1
Max Verstappen, campione del mondo di Formula 1 @imagephotoagency

Il ritorno in F1 e un nuovo idolo: Max Verstappen

La F1 non ospitò più la gara di Zandvoort per 36 anni. Nel frattempo, il tratto veloce è stato eliminato e il tracciato accorciato. Il nuovo manto asfaltato di fatto contorce la pista su sé stessa. La vecchia conformazione di circuito veloce, si evolve in un layout lento e tortuoso. Il tracciato olandese tornò nel circus della F1 nel 2021, con la lotta mondiale serratissima. A contendersi l’iride erano l’eptacampione del mondo Lewis Hamilton su Mercedes e il beniamino di casa, il fuoriclasse olandese Max Verstappen su Red Bull. Con le tribune gremite, era un tripudio di bandiere olandesi tutte per Super Max, nell’anno della consacrazione in Formula 1, in cui aveva realmente la possibilità di conquistare il tanto agognato mondiale.

Le qualifiche furono appannaggio del pilota della Red Bull, con Hamilton subito alle sue spalle. La gara non ebbe storia. Verstappen dominò sin dalle prime battute, mostrando di essere nettamente superiore rispetto a Hamilton. L’idolo di casa conquistò in modo piuttosto agevole la prima gara svolta a Zandvoort dal 1985. L’olandese riconquistò la vetta della classifica iridata, ponendo così le basi per il tragitto verso il primo iride in F1. Alla fine Verstappen conquistò il titolo ad Abu Dhabi al termine di una gara folle e un ruota a ruota mozzafiato con Hamilton all’ultimo giro. Anche quest’anno Verstappen si presenta nel gran premio di casa con i galloni di favorito. Il mondiale pare essere chiuso, visti i 98 punti che separano il leader iridato Super Max dal pilota della Ferrari Charles Leclerc. Il pilota monegasco è pronto a dare battaglia a Verstappen, pronto a regalare un’altra gioia ai propri sostenitori.