Siamo giunti alla terza qualifica della stagione in quel di Melbourne. Il Gran Premio d’Australia torna nel circus della Formula 1 dopo due anni di assenza. Tracciato che per l’occasione è stato modificato, rendendo il layout meno tecnico ma decisamente più veloce, scendendo infatti notevolmente rispetto ai tempi fatti registrare nel passato.
Q1
La prima parte delle qualifiche non è semplice in un circuito come quello di Albert Park: il traffico delle vetture in out lap influisce molto sui giri di chi è già lanciato e si trova all’attacco del tempo. Dopo il primissimo tentativo si ripete quanto visto nella notte di mercoledì, con Sainz davanti a Leclerc e Verstappen. Il monegasco si migliorerà al secondo tentativo. Anche Fernando Alonso è autore di un giro fenomenale, che lo piazza in quinta posizione con il miglior secondo settore, temporaneamente. Bene le McLaren che risalgono la china.
Ha dell’incredibile l’incidente tra Stroll e Latifi: i due canadesi, a due minuti dalla fine del Q1, si sono colpiti a bassa velocità nel corso di un giro non cronometrato. La Williams ha lasciato passare la monoposto verde per poi tentare di riprendere la posizione: Stroll, probabilmente convinto che il suo connazionale non sarebbe tornato all’attacco, ha sterzato repentinamente verso destra colpendo Latifi che ha impattato contro le barriere, bandiera rossa per ripulire la pista.
Q2
Già dai primi cronometrici la Red Bull si dimostra molto competitiva. Le due rosse montano gomme usate e si posizionano in terza e quarta posizione, prima però che Alonso chiuda il proprio giro, posizionandosi in una clamorosa seconda posizione. Le due Mecedes riescono ad entrare nella top ten e passano nell’ultima sessione di qualifica. Eliminati invece molti motorizzati Ferrari.
Q3
Giro estremo per Max Verstappen che però sbaglia l’ingresso in una curva dell’ultimo settore e perde molto tempo. Altro colpo di scena in questa qualifica, con Fernando Alonso che perde il posteriore della sua Alpine e va ad impattare contro le barriere. Altra bandiera rossa per ripulite il tracciato. Dopo l’ultimo tentativo è Charles Leclerc a conquistare la pole position, davanti a Max Verstappen e a Sergio Perez. Un errore che è costato caro invece a Carlos Sainz, relegato in nona posizione.
1. Leclerc, Ferrari 1’17″868
2. Verstappen, Red Bull 1’18″154
3. Perez, Red Bull 1’18″240
4. Norris, McLaren 1’18″703
5. Russel, Mercedes 1’19″004
6. Ricciardo, McLaren 1’19″032
7. Hamilton, Mercedes 1’19″046
8. Ocon, Alpine 1’19″087
9. Sainz, Ferrari 1’19″408
10. Alonso, Alpine /
11. Gasly, Alpha Tauri 1’19″226
12. Bottas, Alfa Romeo 1’19″410
13. Tsunoda, Alpha Tauri 1’19″424
14. Zhou, Alfa Romeo 1’20″155
15. Schumacher, Haas 1’20″465
16. Albon, Williams 1’20″135
17. Magnussen, Haas 1’20″254
18. Vettel, Aston Martin 1’21″149
19. Latifi, Williams 1’21″372
20. Stroll, Aston Martin /