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Non si placano gli animi in Formula 1 e la polemica parte stavolta da casa Red Bull. Mentre impazza il Ferrari gate e le domande sul successore di Mattia Binotto alla guida delal scuderia di Maranello, a Milton Keynes Christian Horner ha dichiarato che la casa austriaca è il team villain per eccellenza, quello che “dà fastidio”. Come riportato da Race Fans, il team manager della Red Bull avrebbe affermato che la fuga di notizie avvenuta durante il GP di Singapore è stato un evento molto grave ma al tempo stesso sintomatico della grandezza della scuderia vincente. “Si impara sempre qualcosa e sarà qualcun altro ad avere un problema a un certo punto. Tanto più in alto arrivi, tanto più diventano affilati i coltelli e quest’anno ne abbiamo avuto un po’ la dimostrazione”.
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Horner, frecciatine a Ferrari e Mercedes: “Ai marchi storici non va giù che vinciamo”
Una importante frecciatina al veleno diretta a tutto il paddock: lo sforamento del budget cap e il successivo accordo con la FIA sono state le due questioni principali che hanno tenuto banco nell’ultima parte di stagione. Horner ha precisato che, probabilmente, è lo status di scuderia cadetta della Red Bull a renderli antipatici, soprattutto perché le vittorie continuano ad arrivare con continuità. “Il modo più veloce per diventare impopolari in questo paddock è vincere e farlo costantemente“, ha dichiarato il team manager della Red Bull. “Penso che, farlo da marchio sussidiario di una bevanda energetica che corre contro costruttori ufficiali e marchi storici, questa cosa non vada comoda ad alcuni dei nostri avversari. Fuori dalla pista abbiamo avuto, stabilmente, un bersaglio sulle nostre spalle quest’anno. Siamo una squadra corse, non una struttura politica, ci concentriamo solo sulle gare“.