Tutti gli appassionati sanno chi è, ma soprattutto chi è stato, impossibile non conoscerlo per chi non segue questo sport. Una carriera in Formula 1 da incorniciare, svariati record, uno tra tutti il primato di titoli, ben 7, uguagliato per ora da Lewis Hamilton. Michael Schumacher soprannominato il Kaiser è nel cuore di tutti i ferraristi e non solo: sono tanti i momenti che lo hanno reso una figura iconica di questo sport, oggi scopriamo i top 10 momenti iconici che hanno plasmato questa figura leggendaria.
10) La Pole a Montecarlo nel 2012
In decima posizione troviamo quella che può essere considerata una delle perle del suo ritorno in Formula 1. Era sabato 26 maggio 2012, sul tracciato storico di Montecarlo, il circuito cittadino più riconoscibile del campionato automobilistico, si tenevano le qualifiche. Schumacher compie una vera impresa quel giorno, all’età di 43 anni al volante di una Mercedes in fase di rodaggio riesce a conquistare una pole position inaspettata.
Il cronometro si ferma a 1’14″301 sul secondo Mark Webber alla guida della Red Bull. Purtroppo questo momento idilliaco viene macchiato dalle cinque posizioni di penalità rimediate nel GP di Spagna dopo il tamponamento a Bruno Senna.
9) Il Gran Premio di San Marino 2003
Alla posizione numero nove troviamo il Gran Premio di San Marino del 2003. Quel week-end di Formula 1 fu uno dei più neri per entrambi i fratelli Schumacher, infatti nella notte precedente alla gara la madre Elisabeth, da tempo malata si spense.
Michael partì dalla prima posizione, ma il fratello Ralf al via fu più brillante passando in testa alla prima curva. Il maggiore dei due fratelli, che era nettamente più veloce, non riuscì tuttavia a ritornare in testa fino alla tornata 16 quando dopo la prima sosta.

La gara andò avanti senza grossi colpi di scena fino alla seconda serie di pit stop. Al giro numero 30, infatti, Montoya effettua la sua sosta, ma un problema al sistema di rifornimento che lo costringe ad una nuova sosta forzata. Nella terza serie di pit stop inaugurata al 48° giro, Barrichello al rientro riscontrò un problema al dado di un pneumatico che gli fece perdere la posizione su Ralf che lo superò alla tornata 52.
Alla conclusione della corsa, Michael Schumacher vinse davanti Raikkonen e al brasiliano. Nonostante ai fratelli fosse data la facoltà di non partecipare alla cerimonia del podio, il tedesco si fece forza e salì sul gradino più alto.
8) La vittoria prima di annunciare il ritiro
Il Gran Premio di Monza del 2006 ha un sapore particolare per tutti i fan del Cavallino Rampante, il Kaiser conduce una gara da dominatore assoluto, non a caso dopo il primo pit stop la sua Ferrari è nettamente al comando ma Alonso compie una strepitosa rimonta portandosi a una manciata di giri dal termine al terzo posto. Purtroppo l’austuriano è costretto al secondo ritiro stagionale dopo quello dell’Hungaroring: il suo motore della R26 va in fumo.

Con questo successo il tedesco accorcia in classifica piloti portandosi a -2 dallo spagnolo e la scuderia di Maranello si trova in vetta alla classifica costruttori. Al termine di questa gara l’emozione invade il pubblico, Schumacher annuncia il suo ritiro al termine della stagione, lascia la Formula 1 da più vincente e senza rimpianti.
7) L’ultima vittoria in Formula 1
Siamo sempre nel 2006 durante il Gran Premio di Cina, domenica 1 ottobre sul circuito di Shanghai, mancano due gare al termine del campionato di Formula 1. La corsa parte sua una pista bagnata, come spesso accade, le Renault esordiscono bene e si portano al comando. Con il passare dei giri il tracciato va ad asciugare e mette in crisi la durata dei pneumatici Michelin, al contrario delle Bridgestone.
In questo momento inizia la lenta e progressiva rimonta di Schumacher che arriva fino al terzo posto dietro Giancarlo Fisichella. La strategia degli uomini Ferrari permette al 7 volte campione iridato di guadagnare altre due posizioni raggiungendo la vetta della gara. Sotto la bandiera a scacchi il Kaiser coronerà il suo successo numero 91, l’ultimo in Formula 1.
6) Interlagos 2006
Il Gran Premio del Brasile del 2006 è l’ultima gara con la Ferrari del campione tedesco, ormai i giochi per il mondiale sono fatti, nonostante ciò in quel di Interlagos la gara è colma di emozioni, non a caso il pubblico brasiliano lo omaggia meritatamente. Si chiude con un quarto posto l’esperienza del Kaiser in Formula 1.
Alla domenica in prima posizione c’è sempre una rossa, ma è quella di Felipe Massa, che alla partenza mantiene la testa davanti all’italiano Jarno Trulli e Kimi Raikkonen. Schumacher partito dalla decima casella in griglia con la sua bravura da sette volte campione del mondo riesce a superare le due BMW Suber, il fratello Ralf, e la Honda di Barrichello.

Le due Williams vanno subito in collisione terminando prematuramente la loro gara, lo stesso esito sfortunato capita a Webber e Nico Rosberg, con quest’ultimo che causa l’ingresso della Safety Car. Per il resto della gara non accade nulla di eclatante, Massa vince la sua seconda gara, davanti al bi campione del mondo Fernando Alonso e Jenson Button. Rimane la grande gara condotta dall’ormai indiscussa leggenda Michael.
5) La prima vittoria in Ferrari
Schumacher vinse la sua prima gara con la Ferrari il 2 giugno 1996 durante la settima prova del Campionato Mondiale di Formula 1. Si corse sul circuito di Catalunya in condizioni di bagnato. Date la situazione metereologica molti chiesero il rinvio della partenza, o dietro Safety Car ma, dato che il circuito era dotato di moderni sistemi di drenaggio la procedura di partenza fu regolare.
Durante il warm up Mika Salo rimase piantato e fu costretto a partire dall’ultima posizione; allo spegnimento dei semafori al centro gruppo la nube di acqua rese nulla la visibilità, causando ovviamente delle collisioni che costrinse piloti come Fisichella e Coulthard al ritiro. Nelle posizioni di testa Villeneuve ebbe un ottimo stacco come anche Allesi e Hill.
Schumacher nonostante i problemi al via aveva un passo migliore di tutti e in soli nove giri arrivò al leader e lo superò comandando così la corsa. Il tedesco girò con un ritmo tre secondi più veloce degli inseguitori anche con problemi al motore. Alla prima sosta nessuno riesce a sopravanzarlo, con quasi un minuto di vantaggio. Da quel momento fino al termine del GP non ci furono cambiamenti, il Kaiser ottenne la sua vittoria numero 20 e la prima vestito di rosso.

4) Se dici Spa dici Schumi
Sul circuito di Spa-Francorschamps Michael fa il suo debutto in Formula 1 nel 1991 al volante della Jordan motorizzata Ford. Questo tracciato è sempre stato favorevole al pilota di Hurth. Chiamato a sostituire Bertrad Gachot il 24 agosto lasciò di stucco tutti gli addetti ai lavori, segnando durante la sessione di qualifica il settimo tempo.
La sua gara durò poche centinaia di metri a causa della rottura della frizione ma un certo Briatore, volle il giovane tedesco alla Benetton da subito, già dalla gara successiva a Monza. Scelta non fu più giusta, infatti un anno dopo, il 30 agosto 1992 arrivò la prima vittoria del sette volte campione del mondo.
3) Adelaide 1994
Sul gradino più basso del podio troviamo la sua prima vittoria nel campionato del mondo di Formula 1 guidando la Bennetton Ford. Era il 13 novembre 1994 e si correva l’ultima tappa del mondiale in Australia. Il rivale per il tedesco era Demon Hill arrivato all’appuntamento con un solo punto di svantaggio.
Alla partenza i due contendenti al titolo superano Mansell portandosi in prima e seconda posizione, che mantengono anche dopo i primi pit-stop. Al giro 35 il classe 1969 esce di pista alla curva East Terrace danneggiando la sua vettura. Nel tentativo di rientrare in pista va al contatto con il suo rivale, la sua vettura si solleva e finisce contro il muretto costringendolo al ritiro.
Il britannico esce meglio dal contatto ma fatica a rientrare ai box dove una volta giunto, è obbligato anche lui ad abbandonare la gara. Schumacher in questo modo conquista il suo primo mondiale mantenendo il vantaggio di un punto sul suo diretto avversario.
2) La camminata furiosa
Era il 1998 in Belgio, in una domenica piovosa è rimasta alla storia la camminata furiosa di Michael Schumacher in pit lane direzione Culthard. Lo scozzese durante la gara era in ottava posizione, le condizioni erano di pista bagnata, le monoposto sollevavano tanta acqua. Il pilota McLaren nel vedere arrivare la Ferrari F-300 toglie il piede dall’acceleratore sollenvando una nube d’acqua che rende invevitabile evitare il contatto della rossa.

Gara finita per il tedesco che scesco dalla sua monoposto si dirige in modo furioso verso il box di colui che gli ha fatto il danno. L’affronto tra i due viene evitato con l’aiuto di Jean Tod e Stefano Domenicali.
1) Suzuka 2000
Domenica 8 ottobre 2000 è una data storica per i fan del Cavallino Rampante: si disputava il gran Premio del Giappone di Formula 1. In quella occasione Michael Schumacher con la sua vittoria davanti alle McLaren riportò il mondiale piloti a Maranello dopo Jody Scheckter nel 1979. Alla domenica il finlandese ha provato a tenere vivo il campionato senza successo.
Allo spegnimento dei semafori Mika Hakkinen parte subito forte e attacca il tedesco che nonostante il tentativo di difesa è costretto a lasciare la testa. Coulthard mantiene la terza posizione invece Ralf Schumacher si piazza al quarto posto superando Eddie Irvaine. I due contendenti al titolo tennero un passo insostenibile per tutti e fecero il vuoto.
Le posizioni non cambiarono fino ai primi pit-stop alla tornata 24 quando prima Hakkinen e poi Schumacher fecero rifornimento rimanendo nelle stesse posizioni. A cedere il passo fu Ralf che venne superato da Barrichello. Il Kaiser nel suo stint ridusse lo svantaggio dal rivale e al secondo rifornimento uscì dai box in testa. Il pilota McLaren provò a ridurre lo svantaggio ma il ferrarista gestì il distacco e passò per primo sotto la bandiera a scacchi.

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