Mercedes, Hamilton evergreen: Russell sottotono
MERCEDES: 6,5. Meglio o peggio rispetto all’anno scorso? Difficile fornire una risposta convincente. Sicuramente più costante, anche se l’apporto di Russell è mancato per gran parte della stagione. Ha comunque fatto segnare la pole position in Ungheria, sebbene Hamilton abbia vanificato tutto in partenza, ed è stata più continua rispetto alla Ferrari, il che ha fatto la differenza nel mondiale costruttori. Distante anni luce dalla Red Bull, ha comunque tenuto dietro la Rossa. Va bene così.
LEWIS HAMILTON: 8,5. Il solito Lewis, che non muore mai ed è sempre pronto a piazzare la zampata, come in qualifica all’Hungaroring. Peccato per quella partenza maledetta, che gli ha compromesso la gara. È stato comunque, al solito, fenomenale, anche con una monoposto che faticava. Alla fine è arrivato terzo nel mondiale, cosa chiedergli di più? EVERGREEN.
GEORGE RUSSELL: 5,5. Dopo il roboante 2022, quest’anno è stato ridimensionato nettamente da un Hamilton tornato a fare la voce grossa. Sempre in difficoltà, fatica da matti con una W14 non proprio bilanciata. Ma se il compagno di squadra riesce, bene o male, a farsi valere, Giorgione frana spesso e volentieri. Solo due podi e quell’erroraccio di Singapore, dove è saltata fuori la vera differenza con LH44. SOTTOTONO.