Aston Martin, Alonso tiene in piedi la baracca: male Stroll
ASTON MARTIN: 6. A inizio anno è stata la rivelazione, convincendo persino i più ottimisti che potesse lottare contro Verstappen. Naturalmente è stata un’illusione, spentasi con gli aggiornamenti disastrosi che sono arrivati. Ci ha pensato un fenomenale Fernando Alonso a tenere in piedi la baracca, anche se alla fine è arrivato solo un quinto posto nei costruttori.
FERNANDO ALONSO: 9. Lo rimettiamo in una scuderia che funziona, con una macchina che non fa i capricci e Nando mostra di non essersi dimenticato come si guida. Cinque podi nelle prime sei gare, prima che Aston Martin pasticci con gli aggiornamenti. Lui c’è sempre, è sempre il solito leone, capace di sorpassi mozzafiato, come quello rifilato a Perez in quell’ultimo giro in Brasile. E alla fine è arrivato un meritato quarto posto in classifica piloti. Possiamo dirlo? Come il vino. MAESTRO.
LANCE STROLL: 4. L’altra faccia della medaglia. Poteva e doveva essere l’anno della consacrazione almeno per togliersi, una volta per tutte, l’etichetta di “figlio di papà”. Invece la storia è stata decisamente un’altra. Fra lui e Alonso c’è un abisso, si sapeva, e se l’Aston Martin è arrivata solo quinta nei costruttori, è a causa del canadese. Inutile girarci intorno. SPAESATO.