Come sempre, la gara di Formula 1 al Red Bull Ring si conferma teatro di grande spettacolo. Ovviamente, ad aggiudicarsi la vittoria è stato Max Verstappen, che ha così scavato un solco in classifica fra sé e Sergio Perez, terzo al traguardo. Fra le due Red Bull, si piazza Charles Leclerc su una Ferrari che conferma i progressi messi in mostra fra Canada e Austria.
Sainz termina quarto ma viene penalizzato a causa dei track limits. Male le Mercedes, in grande difficoltà soprattutto con Russell. Diamo i voti ai protagonisti del GP d’Austria, prima di volgere lo sguardo verso Silverstone, prossimo round del mondiale di Formula 1.
Formula 1, GP d’Austria: che bravo Norris, Perez sufficiente
Pista del Red Bull Ring: 10 E LODE. Ogni gara di Formula 1 in questo tracciato vale sempre il prezzo del biglietto. Le tre zone DRS consecutive, assieme alla breve lunghezza del circuito, riesco ad assicurare gran premi spettacolari. I duelli ruota a ruota che abbiamo visto dimostrano che il circus non può rinunciare a questo appuntamento. Se poi venisse rivista la questione dei track limits… POP CORN.
Verstappen e Leclerc: 9. Per stavolta è giusto che vadano a braccetto. Su Max c’è poco da dire, se non il fatto che abbia imposto, una volta di più, la legge del più forte, oltre a voler fare bottino pieno con quella sosta finale solo per accaparrarsi il giro veloce. Leclerc ha beneficiato di una macchina ritrovata ed è stato costante per tutto il gran premio, accarezzando persino i sogni di gloria. Charles ha dovuto arrendersi a Super Max ma porta l’800° podio alla Ferrari. Sogniamo tutti di vedere questi due piloti lottare ad armi pari come nella prima parte dello scorso anno. CAMPIONI.
Sainz: 8. Lasciamo stare lo sciagurato epilogo dovuto ai track limits, che l’ha costretto al sesto posto finale. Che grande week-end! Il madrileno vola con la sua Ferrari (8) in tutte le sessioni, Sprint Race compresa, grazie a un gran ritmo e un’aggressività (forse troppa) mai vista. Meritava il podio a mani basse, cede a Perez solo nel finale dopo una battaglia intensa, condotta con grande intelligenza. LOTTATORE.
Norris: 7. Che bravo! In questa pista riesce a trasformarsi. Super Lando ha condotto un week-end impeccabile, stabilmente nelle prime posizioni. Già nel 2021 Hamilton l’aveva incoronato come grande pilota e lui si è confermato quest’anno, togliendosi lo sfizio di sorpassare il sette volte campione del mondo di Formula 1. Nessuna sbavatura, tanto ritmo e grande lucidità. Merita di competere con Verstappen e Leclerc. PRONTO.
Perez: 6. Sembrava un’altra gara maledetta per il messicano, fuori dal Q3 per la quarta volta consecutiva. Invece, Checo è stato paziente, ha azzeccato la strategia ritardando il pit stop per poi sbarazzarsi prima di Norris e poi di Sainz (con tanta fatica). Nessuno vuole svalutarlo ma è palese che per questa Red Bull il podio sia il minimo sindacale. Troppo distante da Verstappen e da Leclerc ma per stavolta lo promuoviamo. SUFFICIENTE.
Formula 1, GP d’Austria: Alonso ed Hamilton rimandati, Tsunoda immaturo
Alonso ed Hamilton: 5. Domanda che sorge spontanea: è la Ferrari a essere progredita così tanto o sono loro alle prese con una pericolosa involuzione? Le prime risposte arriveranno a Silverstone ma va sottolineato l’opaco week-end dell’Austria, dove Alonso ed Hamilton non sono mai stati all’altezza di Leclerc e Sainz. Se Nando ha comunque limitato i danni grazie alle varie penalizzazioni, Sir Lewis è sprofondato in 8a posizione. RIMANDATI.
Russell: 4. Ha chiuso la gara davanti a Hamilton, vero, ma deve ringraziare solo ed esclusivamente la fiscalità della FIA che indietreggia Lewis a causa dei famigerati track limits. Il risultato finale non cancella un GP d’Austria perennemente sottotono da parte di Giorgione. Sempre in difficoltà e mai all’altezza dei diretti rivali. SMARRITO.
Ocon: 3. Voto da dividere con il muretto box che, evidentemente, non l’ha mai avvisato dei track limits. La direzione gara sarà stata troppo severa, è vero, ma com’è possibile che abbia preso 30 secondi di penalità sempre per la stessa infrazione? Probabilmente si sognerà le ultime due curve per un bel po’. CONFUSO.
Tsunoda: 2. Un altro che, a quanto pare, ha mal digerito i limiti della pista imposti dalla FIA. Anche lui si dimostra recidivo, oltre a essere alquanto impulsivo, come allo start, quando prende male le misure in curva 1 e distrugge la sua ala anteriore tamponando Ocon. Yuki, sei al terzo anno in Formula 1, il rodaggio dovrebbe essere terminato. IMMATURO.
FIA: 1. Parliamoci chiaro, tutto ciò a cui abbiamo assistito nel week-end dell’Austria, dominato da Verstappen, è ai limiti del ridicolo. Una gara condizionata dall’ossessione dei track limits. Va bene il regolamento, va bene utilizzare lo stesso metro di giudizio. Ma è inaccettabile che un pilota venga condannato per un fatto che è impossibile da controllare dall’abitacolo. La Formula 1 è lo sport del limite, non è possibile rovinare in questo modo una gara con tutte le penalità che hanno rivoluzionato la classifica a gara ormai conclusa. RIMETTETE LA GHIAIA.