Si è concluso il quinto appuntamento del Mondiale di Formula 1. Il gran premio di Miami ha visto la straordinaria vittoria del campione del mondo Max Verstappen, davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Gara sontuosa di Super Max, scattato nono ma capace di rimontare fino alla prima posizione. Dietro le Red Bull, giunge Fernando Alonso davanti a Russell. Buio pesto in casa Ferrari, con Sainz e Leclerc, rispettivamente 5° e 7°, in perenne difficoltà per tutto il week-end.

Formula 1, GP di Miami: Verstappen disumano
MAX VERSTAPPEN: 10 E LODE – Max è un fenomeno, lo sappiamo bene, ma riesce sempre a stupire. Prima di tutto quella rimonta, dopo essere partito 9°, con tutta la rabbia accumulata in qualifica per non aver potuto assaltare la pole position. Un sorpasso dopo l’altro, gli avversari superati con una facilità disarmante. La giusta rivincita per Verstappen dopo il secondo posto in Azerbaijan.

Partito con gomma bianca, ha mostrato fin da subito che gara sarebbe stata quella di Miami. La lode sta tutta in quel doppio sorpasso, in stile Hakkinen–Schumacher con Zonta, effettuato ai danni di Magnussen e Leclerc. Semplicemente un pezzo da fenomeno. Poi la ciliegina. Allungare lo stint dopo aver recuperato su Perez, per sverniciarlo dopo il pit stop grazie alle gomme fresche.
Un vero trionfo, grazie al quale Super Max allunga nella classifica del mondiale di Formula 1 e ricaccia indietro Perez, spedendolo a -14. I detrattori (o gli invidiosi) daranno tutti i meriti alla macchina. Non scherziamo. Verstappen è di gran lunga il pilota più forte del circus. Due spanne sopra tutti. ALIENO.

Formula 1, GP di Miami: Alonso e Hamilton come il vino
FERNANDO ALONSO E LEWIS HAMILTON: 9 – Voto come i loro titoli mondiali sommati. Questi due giovani sembrano avere un futuro piuttosto roseo davanti a sé. Scherzi a parte, a Miami, Nando e Luigino hanno dato delle autentiche lezioni di guida. L’asturiano, partito secondo, resiste per tutta la prima parte di gara agli attacchi della Ferrari di Carlos Sainz. Sir Lewis parte addirittura 13° e sfodera un gran ritmo di gara, grazie anche alla scelta iniziale della gomma hard.

Hamilton allunga il proprio stint, approfitta del degrado altrui per recuperare posizioni su posizioni e insediarsi infine al sesto posto, dopo un sorpasso memorabile su Leclerc, per la serie “Non si può passare ma lui passa“. Alonso gestisce la gara di Miami come solo lui sa fare, risparmiando le gomme e giungendo meritatamente a podio. Se l’Aston Martin è la seconda forza, il merito è solo di questo ragazzo di 41 anni.
Tanto l’iberico, quanto l’inglese, non saranno grandi amici, anzi, ma conservano una grande qualità. La passione (oltre al talento), l’ingrediente segreto che li rende unici. Alonso ed Hamilton, semplicemente come il vino. EVERGREEN.

Formula 1, GP di Miami: Perez combatte ma non basta
SERGIO PEREZ: 8 – Non era il più veloce, lo si sapeva. Aveva avuto la fortuna, capitalizzata, va precisato, di acciuffare la pole con il compagno di squadra distante anni luce. Invece, nonostante l’ottima partenza, Checo non è riuscito a costruire un vantaggio cospicuo sugli inseguitori. Ed è stato proprio lì che Verstappen ne ha approfittato per recuperare.
Prova a resistere dopo la sosta del compagno ma non c’è niente da fare. Verstappen ne ha di più e scappa. Lui arriva comunque secondo, il minimo indispensabile con questa Red Bull. Il distacco in classifica generale nel campionato di Formula 1 è salito 14 punti. Perfettamente recuperabili ma sarà necessario che Checo riparta subito, già a Imola. Ma lo conosciamo, non si arrenderà facilmente. MAI DOMO.

Formula 1, GP di Miami: Magnussen un vichingo
KEVIN MAGNUSSEN: 7 – La sua qualifica ha subito riesumato i ricordi di Interlagos dell’anno passato, metà figlia delle circostanze e metà conquistata con le unghie con i denti. Il danese è una vecchia volpe e sa esattamente cosa fare, a maggior ragione ora che non commette più gli errori di prima. Ciò nonostante, l’animo battagliero gli è rimasto, da buon vichingo.
Il duello reiterato con Leclerc è roba d’altri tempi. Alla fine la spunta il monegasco ma Kevin si è battuto fino alla fine. Non solo, termina a punti, alle spalle delle due Alpine (voto 7), prendendosi la palma di “Primo degli altri“. COMBATTENTE.

Formula 1, GP di Miami: Russell opportunista e costante
GEORGE RUSSELL: 6 – Nulla di eclatante, ma tira fuori il massimo da questa Mercedes, giungendo quarto all’arrivo. Bravo a capitalizzare le difficoltà degli avversari. Prova a rincorrere anche Alonso, salvo poi desistere per mancanza di passo. Però, dopo gli screzi con Verstappen a Baku, Russell pare tornato quello dell’anno scorso, costante e opportunista. Per il momento va bene così. MR CONSISTENCY IS BACK.

Formula 1, GP di Miami: Leclerc depresso e umiliato
CHARLES LECLERC: 5 – Dopo l’ottimo week-end di Baku, Charles vive un GP di Miami da incubo. Due volte a muro in prova e costretto a partire settimo. Un Leclerc scoraggiato e depresso, costretto a passare un’infinità di giri dietro la Haas di Magnussen, senza trovare lo spunto necessario.
Ma la ciliegina sulla torta è solo una. Il sorpasso (doppio) che subisce al quarto giro, facendo la figura del Ricardo Zonta. Si riprende leggermente verso la fine, recuperando posizioni ma non riesce a resistere al ritorno di Hamilton. UMILIATO.

Formula 1, GP di Miami: Sainz in difficoltà
CARLOS SAINZ: 4 – Non è sereno, si vede. I giri trascorsi dietro Alonso, senza mai trovare lo spunto per il sorpasso, lo innervosiscono. L’errore all’entrata della pitlane, che gli costa la penalità, è lo specchio del suo week-end. Poca lucidità, mai su di giri, mai un acuto. Solo un’anonima quinta posizione. PESCE FUOR D’ACQUA.

Formula 1, GP di Miami: Bottas irriconoscibile
VALTTERI BOTTAS: 3 – Che fine ha fatto il boscaiolo tutto esperienza e regolarità? Dopo le prime ottime gara del 2022, si è perso completamente. Ma questi dati sono addirittura più inspiegabili, se si considera il potenziale che aveva mostrato l’Alfa Romeo ai test prestagionali in Bahrain. A Miami arriva un’altra prestazione deludente, dove Valtteri arranca in fondo al gruppo. SPAESATO.

Formula 1, GP di Miami: Ferrari, non ci siamo
FERRARI: 2 – Il GP di Baku pareva essere il primo passo verso la retta via. Ma il week-end americano ha affossato le poche certezze che erano state messe in piedi dopo l’appuntamento azero. Il nuovo fondo portato a Miami, non ha pagato. La Rossa è andata in crisi nella gestione gomme, oltre a registrare dei clamorosi cali di prestazione all’interno dello stesso stint. La scelta della Ferrari di puntare su due setup diversi per Sainz e Leclerc non ha dato i risultati sperati.
L’ambiente non è tranquillo, men che meno i due piloti, sempre più attardati rispetto al resto del gruppo e quasi imbarazzati quando parlano davanti alle telecamere. In attesa di vedere i nuovi sviluppi, a Imola e a Barcellona, bisogna farsene una ragione. La Ferrari SF-23 è la quarta forza del mondiale. PROFONDO ROSSO.

Formula 1, GP di Miami: Norris smarrito
LANDO NORRIS: 1 – Povero Lando. Fa quasi tenerezza vederlo relegato nelle ultime posizioni, cercando di lottare contro la sua vettura, tutt’altro che competitiva. E pensare che avrebbe anche le capacità per battagliare con gli altri là davanti. DATE UNA MACCHINA A QUESTO RAGAZZO.

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