🐲 Formula 1, il pagellone di Shanghai: Leclerc generoso, Stroll addormentato

Max Verstappen trionfa nel circuito di Shanghai, davanti a Norris e Perez: Ferrari quarta e quinta, rispettivamente con Leclerc e Sainz. Il pagellone del GP cinese

Lorenzo Ferrai A cura di Lorenzo Ferrai
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Un piacevole ritorno per la pista di Shanghai, teatro della quinta prova del mondiale di Formula 1 2024, nonché della prima Sprint Race stagionale. Il tracciato cinese ha visto due gare piuttosto movimentate, tranne che in vetta, dove a spuntarla è stato il solito Max Verstappen, un cannibale che ha lasciato solamente le briciole ai propri avversari.

Super Max vola, cogliendo la quarta vittoria su cinque GP e allungando in classifica generale su Sergio Perez, terzo alle spalle di uno straordinario Lando Norris. Gara in chiaroscuro per le Ferrari, quarta e quinta all’arrivo con Leclerc e Sainz, troppo distanti dalle Red Bull e anche dalla McLaren numero 4. Le Rosse hanno preceduto Russell e uno scatenato Fernando Alonso, autore di una grande rimonta nel finale. Piastri ha chiuso in ottava posizione davanti a Hamilton e un sorprendente Hulkenberg. Diamo ora i voti ai protagonisti del gran premio di Shanghai.

Il Drago Verstappen mai sazio

  • Norris: 10. L’incubo della Sprint Race è stato spazzato via in gara. Aiutato dalla Safety, legittima il proprio vantaggio su Perez (7) martellando tempi sul giro uno dopo l’altro. Nemmeno l’errore in curva 14 lo scoraggia. È stato il primo a sorprendersi, vedendo l’esito rispetto alle Ferrari (6), che da pronostico avrebbero dovuto piazzarsi subito dietro le Red Bull (10). Invece, Lando ha stupito tutti ancora una volta, con una gestione gara impeccabile. BRILLANTE.
  • Verstappen: 9. Ormai è risultato noioso. Prende, scappa e tanti saluti. Semplicemente impeccabile, tanto nella Sprint quanto in gara. Sicuro in partenza, preciso nella ripartenza dopo la Safety car. Mentalità di un’altra categoria, mai sazio e sempre affamato. DRAGO.
  • Leclerc: 8. Nel post gara ha ammesso candidamente che questo risultato era il massimo che potesse ottenere. Come sempre, grande onestà di Charles, di pari passo con una prestazione che lascia più di qualche dubbio. Se non altro recupera e resiste quanto può a Perez, limitando i danni con una buona quarta posizione: nella Sprint prima e in gara poi. Se solo migliorasse la qualifica… GENEROSO.
  • Alonso: 7. Ci fa sempre divertire, in un modo o nell’altro. Un autentico leone al sabato, difendendosi con le unghie e con i denti, prima del crollo prestazionale. Conferma la sua garra anche in gara, sublimato poi dall’ultimo stint, con un sorpasso dopo l’altro. Nando è ufficialmente patrimonio della Formula 1. LEONE.
  • Hamilton: 6. Eccolo l’altro leone. Meno spettacolare di Alonso, ma altrettanto solido, nonostante una macchina perennemente in difficoltà su ogni tracciato. Sfiora il capolavoro nella Sprint, mentre in gara risale la classifica con esperienza e prudenza, oltre a un pizzico di fortuna che non fa mai male. Arriva a 20 secondi da Russell (7) ma centra comunque l’obiettivo dei punti. CONSERVATIVO.

Direzione gara bocciata

  • Piastri: 5. Intendiamoci: non ha colpe specifiche, ma è l’inevitabile rovescio di una medaglia che vede la McLaren (9) seconda forza in Cina. Oscar è sfortunato per via del fondo danneggiato, ma la gara di Norris lascia ben più di qualche rimpianto. Per un motivo o per un altro è sempre dietro il compagno, più fortunato ma probabilmente anche più incisivo. SCONSOLATO.
  • Sainz: 4. Cominciano le stoccate con Leclerc, anche ai microfoni e nei team radio. Dopo due gare sfavillanti fra Australia e Suzuka, Carlos ha pagato un nervosismo di fondo e un inconscio complesso di inferiorità in Cina, in particolare verso il suo compagno di squadra. Porta a casa un quinto posto prezioso per i costruttori, però le aspettative su di lui erano molto alte alla vigilia. RIDIMENSIONATO.
  • Magnussen: 3. La staccata assassina con cui sperona Tsunoda (5) ha ricordato il buon vecchio Kevin. Ed è un peccato, visto che la Haas (7) non si è comportata male in gara. Continua a soffrire il dualismo con Hulkenberg (8), sempre costante e arrivato persino a punti. IMPULSIVO.
  • Stroll: 2. Meglio non soffermarsi sul confronto con Alonso. Lance non riesce proprio a stare lontano dai guai, ma queste sono le conseguenze di un costante piazzamento a centro gruppo. E l’incredibile tamponamento a Ricciardo (6) prima della ripartenza dalla Safety ha del clamoroso: che stesse pagando il jet lag? ADDORMENTATO.
  • Direzione gara: 1. I primi scricchiolii si avvertono durante la Shootout. Una Q3 da cuore in gola, rovinata dalla fiscalità dei commissari. Ma si può cancellare un tempo per i track limits dettati dall’impossibilità di rimanere in pista per via della pioggia? Oltretutto, con un crono cancellato e poi restituito a Norris. Fiscali prima e incoerenti poi. Non contenti, i commissari si addormentano anche in gara durante l’uscita di Bottas, ritardando ogni decisione possibile e immaginabile. Un ritorno non felicissimo in un tracciato emozionante e tecnico come quello cinese. APPANNATI.

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