É da ormai alcune settimane che intorno al mondo Ferrari è nata una discussione, che in molti temono, terrà banco fino al termine della stagione. Le preoccupazioni di tifosi, addetti ai lavori ed ex piloti del Cavallino, ruotano tutte attorno ad un’unica (e fastidiosa) domanda: “Tra Charles Leclerc è Carlos Sainz sono stati impartiti ordini di scuderia?”
Non sono passati inosservati infatti i duelli all’ultima staccata tra i due alfieri in tuta rossa. Dagli ultimi e concitati giri di Silverstone, alla Sprint Race del Gran Premio d’Austria: lo spagnolo e il monegasco sono stati lasciati liberi di lottare, senza esclusione di colpi alcuna. Una situazione piuttosto complicata che fortunatamente per il muretto box non ha (per il momento) avuto esiti disastrosi, ma che potrebbe costituire un vero e proprio ostacolo nella rincorsa mondiale alla Red Bull di Max Verstappen. Proprio in previsione del Gran Premio di Francia, Carlos Sainz ha voluto esprimere le sue considerazioni a riguardo. In ogni caso, a confermare o smentire le parole dell’ex Mclaren ci penserà l’unica cosa che conta in questo sport: la pista.
Carlos Sainz: “Libero di lottare con Leclerc, sulla penalità…”
“A me non è stato detto niente di tutto questo. Arrivo a ogni fine settimana sapendo che posso lottare liberamente con Charles, tenendo presente che come compagno di squadra per lui ho un rispetto maggiore” ha esordito ai microfoni di Marca il ventisettenne di Madrid, e ancora: “E sono qui al Paul Ricard con la stessa mentalità. Dovesse arrivare il momento degli ordini di scuderia, mi verrà comunicato. Spero”, Infine in previsione della gara al Paul Ricard, Sainz ha espresso il proprio pensiero sulla possibile penalità, causata dalla sostituzione della PU della sua F1-75, dopo la rottura in Austria: “Del motore non si è salvato nulla, ma il telaio è ok. Vedremo come mi condizionerà il fine settimana, al momento stiamo ancora valutando. Ho due motori che non sono rotti, l’1 e il 2, però hanno tanto chilometraggio alle spalle e sono a rischio. Per questa ragione c’è la possibilità di una penalità, sebbene non siamo ancora sicuri”