È arrivato il primo colpo di scena del mondiale di Formula 1 2023, che ha mandato in scena il gran premio di Singapore, vinto da Carlos Sainz davanti a Lando Norris e Lewis Hamilton, davanti a Charles Leclerc. Prima vittoria stagionale per la Ferrari, che spezza l’egemonia Red Bull e torna sul gradino più alto del podio dopo 434 giorni e tante (troppe) delusioni. Red Bull fuori dal podio e autrice di una gara anonima, con Verstappen quinto e Perez ottavo. Ritiro per Russell, mentre Alonso termina in un anonimo 15° posto. Diamo i voti ai protagonisti del GP di Singapore.
Formula 1, GP Singapore: Norris maturo, Lawson brillante
SAINZ: 10 E LODE. Oggi, qui a Singapore, i riflettori sono tutti per lui, capace di rompere il dominio Red Bull in una stagione che pareva destinata a concludersi con il 100% di vittorie per il team austriaco. Quello di Carlos è stato un week-end memorabile, semplicemente perfetto dall’inizio fino alla bandiera a scacchi. Un’intelligenza tattica e una freddezza clamorosa nel dare volutamente il DRS a Norris negli ultimi giri. Se la Ferrari (10) è tornata a gioire, il merito è tutto suo. STRATEGA.

NORRIS: 9. Brillante e cattivo quando c’è da attaccare, lucido nella difesa. Accetta di buon grado il regalo di Sainz, che gli concede il DRS per consentirgli di resistere agli attacchi di Russell. Non si è lasciato sopraffare dalla voglia, ma ha condotto in porto una seconda posizione che, diciamolo, vale come una vittoria. MATURO.
LAWSON: 8. Aveva già fatto la magia in qualifica, sbattendo fuori nientemeno che Max Verstappen dal Q3 per sette millesimi. In gara è semplicemente costante e sfrutta le occasione. Ricordiamo che lui è un 2002 e a Singapore è arrivato 9°, al terzo GP in carriera. Predestinato? Non ancora ma certamente un pilota interessante. BRILLANTE.
HAMILTON: 7. Se l’anno scorso aveva preso la paga da Russell, in questa stagione è senza dubbio lui il più brillante. Come sempre, costante e attendista, specie in un circuito come Singapore, dove il colpo di scena è dietro l’angolo. Si mette dietro il compagno e aspetta il momento giusto, che arriva, proprio un errore del suo collega di team. Ancora una volta dimostra come mai ha vinto sette titoli mondiali. PAZIENTE.

LECLERC: 6. Non era abituato a fare il secondo, questa volta ha dovuto arrendersi all’evidenza, perché Sainz è andato più forte per tutto il week-end a Singapore. Sacrificato per conservare la testa (giustamente), ha semplicemente portato la macchina al traguardo, ottenendo comunque un buon 4° posto. Parole da vero uomo squadra nel post GP di Singapore. SCUDIERO.
Formula 1, GP Singapore: Russell spazientito, Perez sprecone
RUSSELL: 5. Assurdo! Rovina tutto all’ultimo giro, al termine di una gara pressoché perfetta, in cui ha provato l’azzardo ma senza riuscirci. Capiamo tutto, la vittoria era possibile, ma buttare via un terzo posto in quel modo è veramente da principianti. E qui capiamo la grande differenza con Hamilton. Singapore gli è nuovamente fatale. SPAZIENTITO.
RED BULL: 4. Diciamocelo. Erano 14 gran premi che aspettavamo questo momento. Con un campionato dominato, gestito in maniera sublime, cannibalizzato e praticamente già vinto, un week-end storto è giusto e fisiologico che capiti. Almeno per lo spettacolo. Senza Verstappen (5) in testa a fare la lepre, a Singapore il pubblico si è divertito, specie per il duello negli ultimi giri. FINALMENTE.

ALONSO: 3. Non è tutta colpa sua. Il voto lo divide con l’Aston Martin, che ha vissuto un week-end nero a Singapore, trovandosi a correre con un pilota su due disponibile. Il sesto posto era possibile ma il secondo pit stop ha rovinato tutto. Urge voltare pagina il prima possibile, meno male che Suzuka è fra una settimana. ABBATTUTO.
PEREZ: 2. Quella di Singapore poteva essere la sua gara, lo diciamo chiaramente, anche in memoria dello scorso anno e del suo rapporto con i cittadini. Invece è riuscito a girarsi in Q2, eliminandosi di fatto dal Q3, privandosi perciò di una ghiotta opportunità. Poi, sì, in gara ha rimontato. Ma comunque guida una Red Bull. E Max è pur sempre arrivato davanti… SPRECONE.
CALENDARIO FORMULA 1: 1. Dopo una gara del genere, vissuta con il cuore in gola sino all’ultimo giro, fra una sola settimana si torna già in pista. Brutto gesto verso le coronarie dei tifosi della Ferrari, ma anche perché Suzuka è un circuito che va in controtendenza con le caratteristiche della Rossa, perciò la gioia per vittoria di Sainz a Singapore è destinata a svanire in men che non si dica. O forse no? Parola alla pista.

Seguici su Google News
Resta aggiornato con tutte le ultime notizie di calcio e calciomercato