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Più di ogni altra competizione nella propria storia la Formula 1 ha catturato rumors e indiscrezioni di ogni genere. Tra voci di corridoio più o meno veritiere, quando si parla di quattro ruote risulta sempre difficoltoso scindere ciò che è autentico da quel che non lo è. Questo, specialmente se nel paddock indossi la “casacca” di colore rosso e il vessillo ricamato su tale casacca è quello della Scuderia Ferrari. Come confermato dal portabandiere di Maranello Charles Leclerc prima del Gran Premio di Abu Dhabi, quello dei bluff circa il Cavallino Rampante sembra essere un leitmotiv, spesso (troppo spesso) ricorrente: “In generale in F1 ci sono sempre dei rumors, in particolare in merito alla Ferrari”.
Ed e ecco, che a quasi tre settimane di distanza dalla gara andata in scena sul circuito emirato, la Scuderia emiliana sembra nuovamente essere al centro di una vera e propria tempesta mediatica. Inseguito all’ufficilità del licenziamento di Mattia Binotto, è ufficialmente cominciato il “toto team principal”. Tra chi anela con fiducia il ritorno di Maurizio Arrivabene e chi sogna il “colpaccio” Toto Wolff, l’ipotesi che vedrebbe Frédéric Vasseur nelle vesti di numero uno Ferrari, sembrerebbe (almeno al momento) essere quella più accreditata. Ma si sa, il libro delle indiscrezioni poi cadute nel vuoto in Formula 1 è piuttosto fitto e a noi non resta che aspettare l’inizio del 2023.
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Leo Turrini: “Vasseur non ha l’esperienza giusta per guidare la Ferrari”

“Non ha senso mandar via Binotto per prendere Vasseur. Perchè ha esperienze diverse da quelle che per me sono richieste per guidare il reparto corse della Ferrari. Io credo che Vasseur non sia l’uomo giusto” ha dichiarato proprio sulla candidatura dell’attuale Team principal Alfa Romeo Frédéric Vasseur, il noto giornalista Leonildo “Leo” Turrini. Nel corso dell’ultima puntata di Pit Talk, il classe 1960 ha poi aggiunto ironicamente: “Se viene presa una certa decisione, la Ferrari ha una carta coperta da giocare. Che sono io. Io sono italiano, vivo a pochi km da Maranello, quindi sono la soluzione ideale.”
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Leo Turrini: “Vasseur? L’essere francese non lo rende Jean Todt”

“Il reparto corse della Ferrari ha 1.200 dipendenti. Vasseur ha fatto il team principal alla Renault, non mi risulta con esiti straordinari. Alla Sauber, si potrebbe chiedere a Giovinazzi come pensa di essere stato trattato, tanto per dirne una” ha poi aggiunto la voce Sky Leo Turrini, ai margini del licenziamento di Mattia Binotto. Infine la penna emiliana ha concluso: “Certamente è un signor professionista, ma il solo essere francese non può renderlo paragonabile a Jean Todt. Preferirei un italiano e ti dico se prendiamo un Chris Horner o un Toto Wolff, io ti dico sì.” Insomma, le prerogative e le caratteristiche richieste dal futuro numero uno della Ferrari sembrano essere ben chiare. Al contrario l’obiettivo richiesto dalle centinaia di supporters della scuderia di Maranello resta il medesimo: vincere. Riuscirà il Cavallino Rampante a trovare un alfiere adeguato ad un compito simile, dopo ben quindici anni di “interminabile” asitinenza?