Se c’è una cosa che ha fatto storgere il naso a tutti gli appassionati di Formula 1 nel Gran Premio d’Italia (conclusione sotto safety car a parte) sono le penalità in griglia di partenza. Come infatti prevede il regolamento FIA: nel caso le componenti della power unit di ciascuna monoposto vengano sostituite per più di tre volte nel corso della stagione, il pilota subirà alcune posizioni di penalità (a seconda del numero di componenti cambiate) nella griglia di partenza. Non c’è da stupirsi dunque della confusione generata dal regolamento stesso in occasione del GP brianzolo, quando i piloti a sostituire pezzi della propria PU furono ben 7 e la griglia venne decretata intorno alle 22 di sera. A tal proposito l’ex pilota ed ora voce della Formula 1 Martin Brundle, ha detto la sua sull’accaduto, proponendo alcune soluzioni per ovviare il problema.
Martin Brundle: “Situazione inaccettabile, servono soluzioni”
“Con sette vetture che hanno scelto, o per lo più obbligate, di prendere sanzioni per nuovi componenti del propulsore, per la seconda volta in tre gare la griglia non rappresentava neanche lontanamente l’ordine di qualificazione. Questa è una situazione inaccettabile perché quando i fan si presentano a bordo pista o accendono i televisori per guardare le qualifiche, dovrebbero ragionevolmente aspettarsi di guardare la formazione della griglia di gara” ha asserito il telecronista inglese Martin Brundle ai microfoni di Sky Sports F1 Inghilterra. E ancora: “Abbiamo invece aspettato diverse ore per il tortuoso e complesso iter di applicazione delle sanzioni. Abbiamo bisogno di soluzioni perché questo è un brutto aspetto per la F1“.
Martin Brundle: “Vi svelo alcune soluzioni”
“Il concetto iniziale (ovvero di limitare le componenti per anno ndr) è necessario per impedire ai team di presentarsi ad ogni gara con dei motori nuovi, cosa che possono fare solamente i top team. Le opzioni potrebbero essere, per esempio, dare a ciascun pilota più unità di potenza per stagione, applicare una penalità durante il gran premio come un drive-through in pit lane da scontare ad un certo punto della gara, o penalizzare i team dal punti di vista economico a fine anno, piuttosto che penalizzare i piloti che devono sostenere l’onere non per colpa loro” ha proseguito Brundle a Sky, come riportato da giornalemotori.com. E ancora: “Una griglia confusa può rendere una gara spettacolare mentre si guardano i piloti emergere dal gruppo, ma sarebbe ancora meglio quando le sei vetture con una possibilità realistica di vittoria, sono ruota a ruota nelle posizioni corrette della griglia.”