Negli ultimi anni non è passata in secondo piano l’evoluzione e la maturazione emotiva di Max Verstappen. Dentro e fuori dall’abitacolo il talento olandese sembra un lontano parente di quel ragazzino entrato in F1 ancora minorenne, nel 2015. Grazie alle sue incredibili capacità, Verstappen, che ora di anni ne ha ben venticinque si è già laureato campione del mondo e (salvo clamorosi colpi di scena) si appresta ad alzare il trofeo più ambito del paddock per la seconda volta consecutiva. Proprio a proposito di Verstappen, è intervenuto l’ex pilota ed ora voce della Formula 1 per Sky Sports, Martin Brundle. Il britannico ha commentato le qualifiche e il GP di Singapore dell’alfiere Red Bull, confermando come (sotto una superficie apparentemente serafica) l’olandese coltivi ancora “un bel caratterino”.
Martin Brundle: “Verstappen era a portata di pole position. Su Perez…”
“Max avrebbe dovuto essere in pole position, ma rimanendo in pista per la maggior parte dei 12 minuti finali della Q3 è stato costretto ad abbandonare l’ultimo giro della pole a due curve dal traguardo per avere abbastanza carburante per i controlli tecnici obbligatori. Il leader del campionato era estremamente scontento e lo ha fatto sapere alla squadra senza mezzi termini. Dietro l’apparenza della calma e della serenità del Max 2.0, c’è ancora un bel caratterino“ ha dichiarato Martin Brundle, come riportato da Formulapassion. Sulla vittoria della Red Bull di Sergio Perez in quel di Singapore, ha aggiunto:“Sergio è stato molto fortunato a ricevere solo una penalità di 5 secondi per non essere rimasto entro 10 lunghezze dalla safety car mentre era in testa al gruppo presumibilmente, è riuscito a convincere i commissari che con le gomme fredde e le condizioni difficili, e con il flusso e riflusso delle velocità della safety car e della F1, tutto ciò era accettabile. Così, un bel po’ di tempo dopo la gara, è stata confermata una vittoria che ogni pilota di F1 della storia vorrebbe avere nel proprio curriculum, tanto era la sfida e l’intensità. Sergio ogni tanto finisce nella lista dei dispersi per un paio di gare, ma quando si presentano occasioni stimolanti è l’uomo con un piano e una testa calma e matura”.