La prima giornata della fase a gironi di qualificazione al prossimo Europeo non ha sorriso all’Italia, uscita sconfitta allo Stadio Diego Armando Maradona dalla sfida con l’Inghilterra. Pessimo primo tempo per gli uomini di Roberto Mancini, che all’intervallo si sono trovati sotto di due reti. Nonostante la reazione nella ripresa, con Mateo Retegui che ha bagnato con goal il proprio esordio in maglia azzurra, la Nazionale italiana non è riuscita ad agguantare il pareggio, neanche nei minuti finali giocati in superiorità numerica.
La compagine azzurra è in fase di restauro a seguito della mancata qualificazione ai Mondiali in Qatar, ma il processo potrebbe richiedere più tempo del dovuto. In ESCLUSIVA ai nostri microfoni, il noto giornalista Francesco Repice ha espresso la sua opinione sulla prestazione della Nazionale: “Italia a due facce, male nel primo tempo, meglio nella ripresa. Credo che l’idea interessante del doppio play stia tramontando, considerando anche la forma di Jorginho e Verratti. Potrebbe essere il momento di cambiare, magari proprio a partire dalla gara con Malta”.
Italia, Repice: “Retegui ha ripagato la fiducia di Mancini”
Alla vigilia della sfida contro l’Inghilterra hanno fatto discutere le convocazioni effettuate da Roberto Mancini, sia per l’assenza di alcuni giocatori che stanno attraversando un momento positivo, sia per la chiamata di un oriundo come Retegui, attaccante argentino con passaporto italiano. La risposta, come sempre, l’ha data il campo, dal momento che l’unica rete realizzata dall’Italia porta la firma proprio di Retegui, per il quale si starebbero già aprendo nuove prospettive per il futuro.
Il centravanti di proprietà del Boca Juniors in prestito al Tigre non è il primo oriundo chiamato da Roberto Mancini che, come dichiarato da Francesco Repice ai nostri microfoni, mantiene la propria linea: “Si può essere in disaccordo con Mancini, ma è stato coerente. Sta chiamando giovani che non hanno ancora giocato in Serie A, come fece con Zaniolo, o li va a pescare in giro per il mondo, come nel caso di Retegui, autore di un’ottima prestazione impreziosita dal goal. È la battaglia di Mancini contro i club, i quali invece difficilmente puntano sui giovani”.