La serata di giovedì 17 marzo sarà una data da ricordare per l’intero ambiente tedesco, con la seconda sconfitta casalinga della stagione del Friburgo arrivata per mano della Juventus. Il 2-0 con cui la Vecchia Signora ha staccato il pass per l’accesso ai quarti di finale di Europa League ha decretato, infatti, non solo il grande rammarico per i Breisgau-Brasilianer, che si sono visti interrompere uno splendido cammino europeo, ma anche la seconda sconfitta della stagione tra le mura amiche dell’Europa-Park Stadion.

Il Friburgo, infatti, prima della disfatta contro la Juventus, aveva racimolato un percorso netto in casa che, considerando tutte le competizioni ufficiali, aveva raggiunto quota 15 gare (11 vittorie e 4 pareggi) da imbattuta. L’ultima sconfitta era, infatti, arrivata lo scorso 12 agosto, in occasione della 2ª giornata di Bundesliga contro il Borussia Dortmund, impostosi 3-1.
Friburgo, terra bruciata all’Europa-Park Stadion
Il rendimento mantenuto dal Friburgo in casa in questa stagione è degno delle migliori squadre d’Europa che fanno del proprio stadio, il proprio fortino. Non è un caso, infatti, che i Breisgau-Brasilianer abbiano evitato la sconfitta nelle mura amiche dell’Europa-Park Stadion contro squadre del calibro di Union Berlino, Eintracht Francoforte e Bayer Leverkusen in Bundesliga o di squadre con più esperienza europea come Qarabag e Olympiakos in questa edizione di Europa League.

Il fattore casa è stata, infatti, l’arma in più del Friburgo che tanto spaventava Massimiliano Allegri e la Juventus alla vigilia della gara di ritorno, che, però, ha poi visto la Vecchia Signora trionfare 2-0 grazie alle reti di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa. Non solo una questione di numeri, con 15/16 partite senza sconfitta in casa e l’unica arrivata contro il Borussia Dortmund ad agosto con il caldo e con i ritmi ancora blandi del calcio tedesco, ma anche il fattore pubblico.
La sciarpata biancorossa con cui i tifosi hanno salutato la propria squadra al termine dei 90 minuti è un simbolo piuttosto eloquente del rendimento del Friburgo in questa stagione calcistica. Il momentaneo 5° posto in Bundesliga, saldato con la vittoria contro l’Hoffenheim in occasione dell’ultimo weekend di calcio tedesco, a pari punti (45) con Union Berlino (4°) e Lipsia (3°) conferma, infatti, quanto di buono stanno facendo i ragazzi di Christian Streich.
Difatti, l’espulsione di Manuel Gulde negli ultimi minuti della prima frazione di gioco contro la Juventus, che ha poi portato al gol su rigore di Dusan Vlahovic, sembra, infatti, non aver pesato nell’economia della partita e dei restanti 50 minuti. Difatti, il trionfo della Vecchia Signora è arrivato non senza problemi, tanto che le qualità dei singoli giocatori bianconeri, di gran lunga superiori rispetto a quelle dei tedeschi, sono venute fuori con difficoltà grazie all’organizzazione e alla voglia del Friburgo.
Infatti, il Friburgo è andato più vicina al pareggio, considerando che il gol del 2-0 di Federico Chiesa è arrivato solo al 94′, proprio quando era in inferiorità numerica e senza rischiare troppe volte di subire il doppio svantaggio. Il salvataggio di Wojciech Szczesny sul tiro a due passi di Michael Gregoritsch avrebbe potuto regalare un finale di partita diverso che magari non avrebbe inficiato sul passaggio del turno della Juventus ma che avrebbe comunque dato quella spinta emotiva e psicologica in più agli uomini di Streich.
Friburgo, fattore casa: una questione di cuore e gambe
Il Friburgo è, infatti, la classica squadra che ha una metamorfosi quando gioca in casa, venendo letteralmente trascinata dai propri sostenitori. Sebbene le occasioni da gol siano state effettivamente poche per impensierire la Juventus nell’economia dei 180 minuti, è pur vero che, alla luce di quanto visto nella partita dell’Europa-Park Stadion, assume maggior valore la prestazione disputata dai Breisgau-Brasilianer all’Allianz Stadium di Torino.

Quanto fatto vedere nella gara di andata tra Juventus e Friburgo nel capoluogo piemontese aveva, infatti, lasciato senza parole la maggior parte dei tifosi e media italiani, meravigliati di come, nonostante la rete dello svantaggio firmata da Angel Di Maria, gli uomini di Streich non stessero provando più di tanto ad impensierire la porta difesa da Wojciech Szczesny, preoccupandosi, piuttosto, di gestire i ritmi e la solidità difensiva in vista della gara di ritorno che si sarebbe disputata 7 giorni dopo in Germania.
Sebbene sia pur vero che la Juventus avrebbe potuto chiudere i giochi già a partire dalla gara di andata, segnando più di una rete di vantaggio e dormendo sonni più leggeri prima della gara di ritorno in Germania, c’è da considerare anche che, alla sfortuna dei bianconeri nel non essere stati in grado a trovare il doppio vantaggio, si è aggiunta la solidità difensiva e lo spirito del Friburgo.

La gara dell’Europa-Park Stadion ha, infatti, dimostrato tutta la verve messa in campo dal Friburgo, trascinato costantemente dai propri tifosi, nonostante la rete dell’1-0 (2-0 on aggregate) e l’espulsione di Gulde. Non sono un caso, infatti, i 5 cartellini estratti dal signor G. Gozubuyuk, (6 per il doppio cartellino del centrale difensivo), tra cui quello nei confronti di Streich. Un clima rovente c’era da aspettarselo, ma adesso appare più chiaro quale sia il segreto del Friburgo in patria, con un fattore casa che spaventa ancora nonostante la seconda sconfitta stagionale con la Juventus dopo quella con il Borussia Dortmund.