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Il campionato di Serie A è arrivato alla giornata numero 9 ed essendo ad un quarto del campionato, si possono tirare le prime somme. Tra le squadre maggiormente in difficoltà in questo primo scorcio di stagione troviamo senza dubbio l’Hellas Verona di Gabriele Cioffi che attualmente si trova in zona retrocessione con appena 5 punti. La squadra scaligera che nella scorsa annata aveva fatto un ottimo campionato, concludendolo al nono posto, in questa stagione non è ancora riuscita ad avere continuità ne di gioco né di risultati. La società del presidente Setti, dopo le 4 sconfitte consecutive, ha deciso di esonerare il tecnico toscano, per dare una scossa all’ambiente.
Gabriele Cioffi, una carriera all’insegna degli infortunio e un assaggio di Serie A

Ci sono giocatori che vivono la propria carriera sempre in squadre di provincia calcando spesse volte per anni campi lontani dai riflettori più importanti. Questa è stata la carriera del Gabriele Cioffi giocatore, che nato il 7 settembre 1975, inizia sin da giovane a giocare a calcio nelle giovanili della Sestese, sino ad arrivare in prima squadra, con la quale esordisce come difensore centrale nella stagione 1992-1993. Con la squadra di Sesto Fiorentino rimane 4 anni, giocando sempre nel campionato di serie D. Dopo una mezza stagione sempre in Serie D stavolta con la maglia del Poggibonsi, Cioffi a gennaio viene ceduto al Marsala, in Serie C2, facendo dunque l’esordio da professionista.
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Qui vi rimane un anno per poi passare allo Spezia, dove rimane due anni. Man mano la carriere di Cioffi cresce e arriva anche l’esordio in Serie C1 nella stagione 1999-2000 con la maglia dell’Arezzo. La sua carriera è però tormentata dagli infortuni che non gli permettono di esprimersi al meglio. La svolta della carriera gliela segna il Mantova con i quali esordisce in Serie B, trovando stavolta grande continuità. L’annata della formazione è molto positiva e Cioffi si mise in mostra come uno dei migliori difensori centrali del campionato concludendo con la squadra il campionato al quarto posto, utile per disputare i play-off per la promozione in Serie A. I biancorossi riescono ad arrivare in finale promozione contro il Torino ma nonostante la vittoria dell’andata per 4-2, dove lo stesso Cioffi andò a segno, la squadra non riuscì ad ottenere la promozione perdendo nella gara di ritorno per 3-1 ai supplementari.

Il Torino dopo questa favolosa annata e dopo aver destato ottime impressione proprio contro i granata, decide di tesserare il difensore. Le prime partite di Cioffi in Serie A sono da spettatore, ma dopo 5 partite, l’allora allenatore granata Alberto Zaccheroni decide di farlo esordire nella massima serie. L’esordio in Serie A è datato 15 ottobre 2006, contro il Chievo Verona. All’età di 31 anni trova quindi la consacrazione nella sua carriera, sino ad allora passata sempre sui campi di provincia. Nella sua prima e unica annata in massima serie, Gabriele Cioffi riesce anche un gol contro il Livorno. Tuttavia questa rimarrà l’unica stagione in massima serie da calciatore, per poi concludere gli ultimi anni di carriera tra Serie B e la C. Conclude la propria carriera alla fine della stagione 2011-2012 ed inizierà subito quella da allenatore.
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Dal Gavorrano all’Hellas Verona, la storia del Cioffi allenatore
Così come da calciatore, anche la carriera da allenatore inizia nei campi di periferia e di provincia. Subito dopo il ritiro, inizia la carriera da allenatore come vice al Carpi. La stagione dei biancorossi è positiva ma nonostante il quarto posto in classifica, sia lui che l’allenatore in prima Tacchini vengono esonerati. Il 6 luglio 2013 viene chiamato ad allenare il Gavorrano, nell’allora Lega Pro seconda divisione. La sua prima esperienza da allenatore dura 13 partite, tra campionato e Coppa Italia, con 2 vittorie 5 pareggi e 6 sconfitte, e a inizio novembre viene esonerato per divergenze di obbiettivi con la società. Nei due anni successivi va prima in Australia ad allenare le giovanili della formazione Eastern United, e poi collabora in estate con l’Aston Villa nell’organizzazione dei centri estivi. La sua carriera da allenatore sembra quindi interrompersi anche perché negli anni successivi a parte una breve esperienza con la formazione berretti del Sud Tirol, Cioffi ricopre sempre ruoli come assistente di Henk Ten Cate all’Al-Jazira ad Abu Dhabi e poi come collaboratore di Gianfranco Zola al Birmingham.

La carriera del Cioffi allenatore inizia nuovamente nella stagione 2018-2019, quando viene chiamato ad allenare nel Regno Unito una squadra di quarta serie, il Crawley Town. L’esperienza con la squadra si rivela ottima riuscendo nell’impresa della salvezza. Confermato anche per l’annata successiva, la squadra viene costruiti con diversi giovani svincolati dal Birmingham, squadra che conosceva vista la sua collaborazione con Zola due anni prima. In questa stagione Cioffi si toglie diverse soddisfazioni, come quella di essere il primo allenatore nella storia del club a vincere al suo debutto casalingo e il primo a battere una squadra di Premier League, il Norwich, nella English Football League Cup, spingendosi sino al 4° turno. La sua esperienza con la squadra inglese si conclude nel dicembre 2019, quando dopo una serie di risultati negativi nel mese precedente decide di dimettersi. Durante la sua esperienza viene apprezzato per la capacità di stabilizzare il club nella parte alta della classifica e per la valorizzazione di numerosi giovani.

Dopo un anno senza panchina, decide nel settembre 2020 di fare da secondo allenatore all’Udinese alle spalle di Luca Gotti. La squadra friulana sotto la guida Gotti non ottiene risultati e dunque la società decide per l’esonero, affidando le chiavi della squadra al suo vice, ossia Cioffi. La prima partita della squadra bianconera con Cioffi in panchina è contro il Milan, che viene fermato sul pareggio. Solo la rete di Ibrahimovic impedisce al tecnico toscano di esordire in Serie A con una vittoria. La prima vittoria del neo tecnico friulano da allenatore professionista arriva tre giorni dopo, in Coppa Italia, quando i bianconeri battono a domicilio il Crotone per 3 a 0. La prima vittoria in Serie A arriva invece la giornata successiva, in trasferta a Cagliari. Nella sua esperienza a Udine, Cioffi schiera la squadra sempre col 3-5-2, riuscendo a giocare un buon calcio che permette alla formazione del patron Pozzo una comoda salvezza. Nonostante le buone prestazioni, per la stagione attualmente in corso non viene confermato, ma si accasa immediatamente all’Hellas Verona.
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Cioffi-Hellas Verona, un amore mai sbocciato

Conclusa la stagione 2021-22 al 9° posto, le strade dell’Hellas Verona e di Igor Tudor si separano. Il tecnico croato, dopo l’ottimo lavoro fatto, decide di non proseguire la propria avventura con la formazione scaligera, in quanto non ci sarebbero stati tutti i presupposti che sarebbero serviti per proseguire insieme un percorso. La formazione venete allora decide di virare su Cioffi, svincolato dopo la precedente esperienza all’Udinese. Il 14 giugno la società del presidente Setti ne rende noto l’ingaggio attraverso una nota nel sito ufficiale e tramite twitter.
Il nuovo Hellas Verona targato Cioffi parte dal calciomercato, durante il quale vede l’acquisto di giocatori importanti come l’attaccante francese Thomas Henry dal Venezia, oltreché il riscatto di Simeone dal Cagliari e Montipò dal Benevento. Proprio Simeone durante la sessione del mercato diventa l’uomo più chiacchierato e la sua cessione ad agosto al Napoli, oltreché quella di Barak, Cancellieri e Casale, cambiano totalmente la formazione scaligera, rispetto all’annata precedente. Con il nuovo allenatore cambia anche il modulo, che passa dal precedente 3-4-2-1 di Tudoriana memoria, al 3-5-2 del neo tecnico. La stagione non inizia sotto i migliori auspici e alla prima partita ufficiale, quella di Coppa Italia col Bari, la squadra subisce in casa una clamorosa sconfitta per 1 a 4.
Il proseguo della stagione non è dei migliori, e in campionato arrivano 2 sconfitte nelle prime 3 giornate seppur con squadre del calibro di Napoli e Atalanta, dimostrando inoltre una grande fragilità difensiva. La prima vittoria arriva soltanto alla quinta giornata di campionato contro la Sampdoria. L’Hellas Verona tuttavia non sfrutta l’onda positiva e nelle successive quattro giornate subisce altrettante sconfitte, mettendo in evidenza grossi limiti tecnici della rosa e anche tattici dell’allenatore, che non è riuscito a dare un’impronta positiva alla sua squadra. Dopo la sconfitta con la Salernitana nell’ultimo turno di campionato, che relega la squadra in zona retrocessione con soli 5 punti, la dirigenza gialloblù ha deciso di esonerare il tecnico, per tentare di dare una scossa ad un ambiente depresso e che rischia seriamente di ritrovarsi invischiata nella zona retrocessione, cosa che non accade dall’ultima discesa in B, nel campionato 2017-2018. Di seguito il tweet della società dove ufficializza l’esonero.