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In un’intervista su TuttoJuve.com, Emanuele Giaccherini, ex centrocampista bianconero, ha detto la sua sul ritorno di Pogba alla Juventus. Il francese a giocato a Torino per quattro anni, uno dei quali condiviso proprio con l’azzurro, oggi commentatore Dazn. Nonostante pochi giorni fa Giaccherini avesse riservato al Polpo Paul un giudizio severo, oggi sembra essersi ricreduto.
Dopo averlo definito un “punto interrogativo”, Giaccherini prova a spiegare quale opinione si è fatto di Pogba alla Juventus: “È una bellissima persona, sarei felice del suo ritorno alla Juve. L’unico quesito che mi pongo è sul come tornerà, lui è un campione che ormai ha già vinto tutto a livello di club e nazionale. Le sue stagioni al Manchester non sono state clamorose, tutto dipenderà dalla sua mentalità. Dovrà correre, sacrificarsi, ritornare con la giusta cattiveria. E dovrà avere di nuovo quella fame, la stessa di quando era uno sconosciuto“. Insomma il dubbio dell’ex centrocampista è che la Vecchia Signora non possa bastare a Pogba. Per il francese sarà un po’ come riscendere nei bassi fondi, per così dire; dove per emergere e vincere deve sporcarsi le mani e affermarsi. Tante saranno le aspettative su di lui.
Pogba ai tempi del suo arrivo in bianconero: “Non scappava dalle responsabilità”
Il Diavolo Rosso indosserà la maglia numero 10 alla Juve, quella di Del Piero, quella di Dybala, ma a quanto sembra, agli occhi di tifosi ed esperti, Pogba può reggere il confronto: “Quando arrivò a Torino — a 19 anni — Era già uno che non scappava dalle responsabilità, oggi è più maturo e quindi le affronterà a testa alta. Ha personalità da vendere, carisma, è adatto a fare l’attore principale. Paul non è più un giovane, vista la sua età dovrà essere lui a trascinare gli altri“.
Le sensazioni di Giaccherini all’arrivo di Paul, nel 2012, sono state più o meno quelle di tutti: “È arrivato un po’ in sordina, intimoriva per statura e fisicità. Sapevamo fosse un buonissimo prospetto, forte ed interessante, ma di certo non ci aspettavamo un’esplosione del genere. Rimasi colpito dalla personalità e dalla qualità di quelle lunghe leve che non ti permettevano di rubargli palla. Paul aveva una facilità di calcio impressionante, sia per i lanci lunghi, sia per le bordate con cui realizzava splendidi gol“.
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Pogba sarà anche un giocatore versatile, il multitasking è fondamentale per la Juve
Il centrocampo potrà essere a due o a tre con Pogba, dice Giaccherini: “Lui può fare sia il playmaker che la mezz’ala. Copre bene il campo, ha fisicità, può ricoprire ogni ruolo. Poi c’è Locatelli, per me sarebbero loro due i centrocampisti titolari del prossimo anno. C’è anche Miretti che è un bel giovane, vediamo quel che succederà“.