L’attesa è finalmente giunta al termine: il Giro delle Fiandre prenderà il via questa domenica mattina, inaugurando in questo modo l’inizio della settimana santa del ciclismo, ovvero quella che porta dalla Ronde van Vlaanderen alla Parigi-Roubaix. Le aspettative per questa 107ª edizione della classica monumento belga sono davvero alte e l’aria che si respira è quella delle grandissime occasioni.
Se già di per sé la Ronde rappresenta l’Olimpo del ciclismo mondiale, i recenti avvenimenti come la grande rivalità sportiva tra Mathieu van der Poel e Wout Van Aert e le grandissime prestazioni di Tadej Pogačar nella prima parte di stagione hanno acceso ancora di più gli appassionati di tutto il mondo che si riverseranno questa domenica 2 aprile sui muri belga.

Giro delle Fiandre, van der Poel cerca il terzo successo
Sono loro tre, dunque, i favoriti per la vittoria finale. Van der Poel è già stato capace di alzare le braccia al cielo tagliando il traguardo del Giro delle Fiandre: la prima volta è stata nel 2020, quando si piazzò proprio davanti a Van Aert in volata, la seconda quando, lo scorso anno, riuscì a battere, nuovamente allo sprint conclusivo, lo sloveno Pogačar.
Nonostante sia di nazionalità olandese, il corridore dell’Alpecin-Deceuninck è nato in Belgio, nella regione delle Fiandre, e il suo feeling con quella che è la Ronde è a dir poco sensazionale. I muri permettono a van der Poel di esprimere tutta la sua potenza su pendenze sì a doppia cifra, ma su strappi così brevi, che vanno da uno a cinque minuti, riesce a fare la differenza.

Giro delle Fiandre, Van Aert e Pogačar provano il riscatto
Van Aert e Pogačar sono due ciclisti praticamente agli antipodi, ma una cosa che li accomuna, al di fuori di quelle che sono prettamente le doti atletiche, è l’essere arrivati secondi al Giro delle Fiandre, alle spalle di VDP. Se però lo sloveno dell’UAE Emirates ha già messo in bacheca due Tour de France, due Il Lombardia e tante altre corse di grande rilievo, il belga può contare “solamente” di una Milano-Sanremo.
Anche per questo motivo Van Aert proverà a riscattarsi dopo innumerevoli secondi piazzamenti in tutti gli appuntamenti più importanti del calendario, per evitare di essere ricordato nella storia del ciclismo come un eterno secondo, denominazione che, ovviamente, non rappresenta quello che il belga della Jumbo-Visma ha regalato a milioni di appassionati. Dall’altro lato Pogačar proverà a vendicare quel finale della Ronde 2022 che non è proprio andato giù.