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Una Corsa Rosa tutta in salita, letteralmente. Moltissime sono le vette storiche che vedremo nel mese di maggio, quando i ciclisti affronteranno il durissimo percorso del Giro d’Italia. La prima tappa contrassegnata dall’organizzazione con cinque stelle di difficoltà sarà quella del Blockhaus, storica vetta abruzzese. Andiamo adesso a vedere alcuni cenni storici e i dettagli di questa magnifica salita.
Blockhaus, la prima vittoria al Giro di Merckx
Numerosissime sono le edizioni che hanno visto la cima Blockhaus rientrare nel percorso del Giro d’Italia. La prima fu proprio quella del 1967, dove ad alzare le braccia al cielo fu il cannibale belga Eddy Merckx. Questa fu la sua prima vittoria nella Corsa Rosa. Altrettanto importante fu la tappa dell’anno successivo, dove a vincere fu Franco Bitossi. Il Blockhaus rientrò nel percorso del Giro nel 1972 e nel 1984.
La cima abruzzese rientrò poi solamente nel 2009, anno in cui a vincere il Gran Premio della Montagna fu Pellizotti. La sua ultima apparizione è quella che vide Nairo Quintana vincere la tappa con la maglia del team Movistar, staccando Nibali e Pinot nel corso della salita. Una strada che ha fatto la storia del ciclismo italiano e del Giro in particolare.
14% di massima: i dettagli del Blockhaus
La tappa numero 9 di questa edizione 2022 del Giro d’Italia sarà davvero emozionante. Il Blockhaus sarà la seconda salita storica dopo quella dell’Etna, in Sicilia. Questa montagna risulta essere però nettamente più breve rispetto al vulcano isolano ma decisamente più pendente. Infatti si registra una pendenza media dell’8,4% in una strada di 13,6 chilometri. Quello che fa maggiormente impressione è il dato della pendenza massima che arriva fino al 14%.
I chilometri più duri di questa salita saranno infatti il settimo e l’ottavo, dove ci si appresta a vedere una grandissima selezione nel gruppo. Qui gli scalatori potranno fare una differenza importantissima e potrebbe presentarsi lo scenario adatto per attaccare e colpire duramente gli uomini di classifica per chi avrà le gambe per farlo. Sarà fondamentale rifornirsi al meglio e studiare una tattica impeccabile.
