Il prossimo 27 dicembre verranno assegnati i Globe Soccer Awards, gli ambiti premi dedicati al mondo del calcio. La cerimonia di premiazione si terrà nella moderna e spettacolare Dubai, con l’Al Wasl Plaza e la sua sontuosa cupola che faranno da cornice. Di anno in anno, le categorie per cui vengono conferiti i riconoscimenti aumentano, in modo da restare sempre al passo coi tempi; ad esempio, quest’anno verrà conferito il Tik Tok Fans’ Player of the Year, o il Best eSports Player of the Year, o, ancora, il Best Women’s Player of the Year e il Best Women’s Club of the Year, dedicati al calcio femminile. Non bisogna, però, scordare che questi premi sono nati nel 2010, quando l’organizzazione Globe Soccer, nel suo meeting annuale dedicato agli operatori del calciomercato, decise di assegnare dei riconoscimenti al migliore dirigente e al migliore agente del mondo del calcio e, ancora oggi, queste figure vengono premiate. In particolare, il Best Sporting Director of the Year, dedicato al migliore dirigente, viene conferito in base al lavoro svolto all’interno della squadra di appartenenza e ai risultati che ha apportato all’ambiente, anche a livello di mercato.
Best Sporting Director of the Year 2021, i candidati
Quest’anno sono cinque i candidati ai Globe Soccer Awards, nella categoria Best Sporting Director of the Year. Il primo è Piero Ausilio, direttore sportivo dell’Inter dal 2010, che scorso anno ha visto il club vincere lo scudetto, dopo 11 anni dall’ultima volta, e, nella scorsa sessione estiva di mercato, è stato protagonista della trattativa che ha portato Romelu Lukaku al Chelsea per una cifra di ben 115 milioni di euro. Txiki Begiristain, poi, è il secondo il lizza per il riconoscimento. Il dirigente ha vinto con il Manchester City la Premier League e ha messo a segno colpi importanti di mercato, tra cui l’acquisto di Jack Grealish, dall’Aston Villa, per 100 milioni di sterline. Il terzo ad ambire al premio è Luis Campos, in forza al Lille, vincitore lo scorso anno del titolo di campione di Francia, quando ha superato, tra gli altri, anche niente meno che il PSG. Anche per quanto riguarda il calciomercato i movimenti importanti non sono mancati, visto che il dirigente è stato centrale nelle trattative riguardanti, ad esempio, Osimhen e Maignan e anche le prossime sessioni si preannunciano molto interessanti. Tra i candidati c’è poi il dirigente dell’Ajax, Marc Overmars, che col club olandese ha sfornato parecchi campioni provenienti dal settore giovanile o comunque acquistati per pochi milioni di euro. Infine, l’ultimo candidato è Roberto Olabe, in forza alla Real Sociedad.
Roberto Olabe, una vita legata alla Real Sociedad
Roberto Olabe, prima di diventare uno dei migliori dirigenti a livello internazionale, è stato, in passato, anche un calciatore, di ruolo portiere, e un allenatore. Le tre fasi della sua carriera hanno, però, un denominatore comune: la Real Sociedad. Da giocatore, infatti, dopo alcuni anni trascorsi tra Mirandes, Alaves e Salamanca, nel 1995 approdò nella squadra basca, dove rimase per 4 anni e chiuse anche la sua carriera. Dopo il ritiro, la strada di Olabe e quella del club non si separarono, in quanto lo spagnolo diventò prima allenatore del settore giovanile e poi della prima squadra, durante l’annata 2001/2002. Dopo questa sua prima esperienza da tecnico, assunse il ruolo di dirigente, sempre della stessa Real Sociedad, e ci rimase per tre anni, fino al 2005. A quel punto, dopo ben dieci anni, Olabe lasciò il club, per affrontare nuove sfide da allenatore in altre squadre, quali l’Eibar, l’Almeira e la Real Union. Non rimase, però, troppo tempo lontano da San Sebastian, perché già nel 2016 tornò ad occupare la posizione di direttore sportivo del club, anche se solo per un anno. Infine, nel 2018 approdò definitivamente alla Real Sociedad, sempre come dirigente, ruolo che mantiene ancora oggi. Insomma, la storia tra Olabe e la squadra basca è caratterizzato da parecchi tira e molla, ma anche da un’unione indissolubile che si è andata a creare negli anni.
I traguardi con la Real Sociedad
Da quando, nel 2018, Olabe è tornato ad essere direttore sportivo della Real Sociedad, i traguardi che ha raggiunto il club sono stati piuttosto importanti. Il percorso della squadra in Liga, infatti, è stato caratterizzato da una grande crescita, tanto che negli ultimi due anni si è posizionata al sesto e al quinto posto, strappando, in entrambi i casi, il pass per la qualificazione all’Europa League. Nel 2019/2020, inoltre, il club basco ha alzato per la terza volta nella sua storia il trofeo della Coppa di Spagna, sconfiggendo ai quarti di finale niente meno che il Real Madrid, mentre in semifinale il Mirandes e all’ultimo atto del torneo l’Athletic Bilbao. Nella stagione in atto, poi, la squadra ha ottenuto ben 17 risultati utili consecutivi tra Liga e Europa League e, sebbene ora non stia vivendo un gran periodo, questa importante striscia non si cancella di certo. Uno dei segreti alla base di questi ottimi risultati risiede nel settore giovanile, visto che la Real Sociedad ha forse la Cantera migliore di tutta Spagna e in prima squadra ci sono ben 18 giocatori che provengono proprio da essa. Inoltre, anche la seconda squadra, il Sanse, è l’unica tra quelle dei club spagnoli a militare nella seconda serie e sta ottenendo grandi risultati; un aspetto molto importante, quindi, se si pensa al fatto che una buona parte di questi giocatori, probabilmente, approderanno proprio nella prima squadra. Questo modus operandi, come lo stesso Olabe ha avuto modo di dichiarare, è volto a dare continuità al progetto, basandosi su un modello identitario.
I principali colpi di mercato degli ultimi anni
Oltre al grande lavoro compiuto con il settore giovanile, Olabe in questi anni ha effettuato anche importanti colpi di mercato che hanno contribuito parecchio ai successi della squadra. Tra questi c’è ad esempio Mikel Merino, acquistato dal Newcastle nell’estate del 2018 per una cifra di 12 milioni. In questo periodo trascorso alla Real Sociedad, il valore del centrocampista classe 96′ è aumentato in maniera importante, grazie alla sua crescita esponenziale, tanto che la sua valutazione attuale è di circa 40 milioni di euro. Un acquisto simile è stato quello di Alexander Isak, giovane attaccante svedese che era in forza al Borussia Dortmund, dove non era riuscito ad esplodere. Nel 2019 si trasferì nel club basco per 15 milioni di euro e, come accaduto per Merino, il suo valore è salito a dismisura fino a raggiungere gli attuali 40 milioni di euro. Insomma, queste due scommesse sono state decisamente vinte. Un altro colpo di mercato, differente da quelli precedenti, è quello relativo all’acquisto di David Silva, per la stagione 2020/2021. L’esperto centrocampista è giunto infatti a parametro zero dopo la scadenza del suo contratto con il Manchester City. Alla luce di tutto, si può dire quindi che l’operato di Olabe stia conducendo la Real Sociedad ad un percorso volto a raggiungere traguardi sempre più importanti senza fretta, garantendo un equilibrio tra il settore giovanile e gli innesti mirati provenienti dal mercato.
— Roberto Olabe (@robertolabe) December 17, 2021