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Come nasce un premio legato al mondo del calcio? Come irrompe, rimanendo scolpito negli anni e diventando in tempo record un appuntamento fisso che coinvolge partners, media e addetti ai lavori dello sport più bello di tutti?
Il nome che garantisce il tutto è quello dei Globe Soccer Awards, ma per comprenderne al meglio la natura occorre fare un piccolo passo indietro. Siamo già nel pieno degli anni duemila, nella digitalizzazione di una società che divora informazioni e scopre il vantaggio dell’essere interconnessa. Parallelamente, nel calcio un settore in particolare si tinge di un evento esclusivo: il Globe Soccer, meeting a cadenza annuale dedicato ai principali operatori di calciomercato, un’occasione che va oltre l’eleganza dell’evento in sé. Infatti diventa sede di incontro, confronto, dibattito per gli esponenti del mondo delle trattative, ma anche per le Leghe e le Federazioni.

Meeting ed Awards: l’integrazione di Global Soccer
Tuttavia, l’evento cardine che abbatte la barriera dell’intoccabilità ed entra di diritto nelle case dei tifosi in diretta tv è quello dell’anno successivo. I Globe Soccer Awards, appunto, che hanno il merito di creare il giusto engagement allargando i riconoscimenti a squadre e calciatori. In poche parole: al calcio giocato, della gente, quello che i tifosi non hanno mai smesso di amare. La mossa si rivela una carta vincente e a partire dal dicembre 2011 la parabola della cerimonia si mantiene costantemente in ascesa. Il primo calciatore ad essere premiato è anche l’ultimo che ad oggi ha ricevuto un riconoscimento in quel di Dubai, nel 2020, come calciatore del secolo: Cristiano Ronaldo, Best Player della prima edizione. La stessa in cui viene premiato Jorge Mendes, la medesima in cui Alessandro Del Piero si guadagna il Premio alla Carriera. Con nomi così, impattare nel mondo del calcio diviene ancor più semplice e l’intuizione dell’organizzazione è subito lampante, palese agli occhi del mondo.
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I premi che si susseguono negli anni non hanno un canovaccio fisso, si cuciono addosso alla stagione appena conclusa testimoniando una flessibilità di cui nessun’altra realtà ha mai goduto in termini di football awards. E così si premia anche il maggior impatto Mediatico, con nomi come Mourinho e lo stesso CR7 nel corso degli anni, il Miglior Arbitro, il Miglior Allenatore, ma si hanno anche premi con tagli meno “canonici”, come il Calciatore preferito dai Fan. Tutto questo amplia il ventaglio della visibilità del brand Globe Soccer, ma soprattutto arricchisce l’industria calcistica che ormai gode di un appuntamento immancabile nell’ultimo mese dell’anno.
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Il calcio nell’evento
In tutti i settori, il panorama di eventi inizia a saturarsi quando si scade nella ripetitività, nella volontà esplicita di ancorarsi ad un pattern dal quale non vi è alcuna scappatoia. I Globe Soccer Awards seguono la strada canonica della premiazione individuale e di squadra, ma storicamente si distinguono all’interno del mare magnum per innovazione e sperimentazione. Non ha alcun precedente, infatti, un premio dedicato agli operatori di calciomercato – che continuano ad essere premiati in concomitanza con calciatori, dirigenti, squadre ed allenatori – come non vi è alcuna traccia di un evento sottoforma di meeting, occasione di lavoro pratico e di interscambio, oltre che di celebrazione. Globe Soccer, in soldoni, ha avuto il merito nell’ultimo decennio di andare oltre l’applauso e la stretta di mano cortese, portando il calcio nell’evento laddove fino a poco tempo fa si pensava si potesse condurre soltanto l’evento nel calcio.
Tommaso Bendoni, parola d’ordine: innovazione
La rivoluzione nasce dove si ha una forte esigenza e, come riportato sul proprio sito ufficiale, Globe Soccer ha optato per l’organizzazione dell’evento nel 2010 proprio per rispondere ad una forte domanda: il bisogno di facilitare il dialogo tra tutti i principali attori del mondo del calcio. Una questione ancora attuale ed in continua espansione, nonostante gli impedimenti dovuti alla crisi pandemica. Ne sa qualcosa un’eccellenza italiana all’estero, Tommaso Bendoni, dal 2017 CEO di Dubai Globe Soccer.
Parte attiva dell’organizzazione dei Globe Soccer Awards, ha iniziato la sua escalation nel gennaio 2003, come Managing Director della Bendoni Communication. Come suggerisce il nome dell’azienda, si tratta di una realtà leader nel settore della comunicazione e nella negoziazione in termini di media, soprattutto in merito alla vendita dei diritti tv legati al mondo del calcio. Da qui, l’ascesa che porta alla Bendoni Consulting, che ha tutt’ora sede a Dubai e che ha allargato i propri orizzonti fino all’organizzazione di eventi come il primo Globe Soccer e i successivi Globe Soccer Awards ad esso correlati. Panorama nel quale Tommaso Bendoni si è calato in toto, intercettando il vero bisogno di prossimità (quasi) fisica che l’appassionato di calcio di tutto il mondo ricerca. Gli Awards che nel 2021 raggiungeranno la loro dodicesima edizione, dunque, godono di un compartimento transmediale che va dai social alla televisione, passando per il sito web su cui chiunque può esprimere la propria preferenza in merito alle nomination. Un insieme a cui l’utente è abituato, ma non è scontato che ne venga coinvolto: i dati premiano Bendoni e la sua equipe, elevando anche il ruolo di chi partecipa da casa e dei media che seguono il tutto.

Global Soccer Awards 2021: il “peso” dei tifosi
L’edizione del 2021, organizzata collaborando con il Dubai Sports Council, avrà luogo presso l’Al Wasl Plaza, già sede di Expo 2020. Ulteriore peculiarità è la scelta delle categorie da premiare all’interno dei Global Soccer Awards 2021: per il secondo anno consecutivo, le dodici categorie sono state selezionate interamente dai tifosi di tutto il mondo. Qui vi è con ogni probabilità la massima espressione di engagement appena teorizzata nelle righe precedenti. Non si offre la possibilità di assistere a una premiazione, bensì la facoltà di esserne parte attiva. La rivoluzione, dunque, è già in atto. A completare la serata, verranno assegnati anche i due Player Career Awards, gli unici che esulano dalla votazione e che l’organizzazione rivelerà direttamente durante la serata. La prima parte di quest’ultima sarà però dedicata all’aspetto pratico, ossia alla conferenza vera e propria che differenzia Globe Soccer dal resto del mondo: la Dubai International Sport Conference. Occasione più unica che rara di interscambio professionale, filo conduttore sin dalla prima edizione.
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Potranno infatti variare i premi di anno in anno, così come i protagonisti di generazione in generazione: ciò che resta, invece, è la sensazione di innovazione e multimedialità che i Globe Soccer Awards di cui la società popolare si nutre oggi. E nulla è più popolare del calcio, lo sport più amato da tutto il mondo.