Golden Foot 2022, Eric Cantona: il talento e la follia che lo hanno reso “Legend” della Promenade

Il 21 dicembre avrà luogo la serata di gala del Golden Foot: tra le tante leggende di Montecarlo c'è anche Eric Cantona

A cura di Rachele Carosi 8 Minuti di lettura
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La sua stella continua ancora oggi a sprigionare una luce folle ed accecante. Parliamo di Eric Cantona, il bad boy per eccellenza che ha scritto la storia del calcio al fianco del suo Manchester United e la cui leggenda vive ancora oggi nel cuore di tutti gli appassionati dell’arte calcistica. In onore della notte stellare che sulla Promenade of the Champions di Montecarlo ospiterà il 20 e il 21 dicembre la prestigiosa premiazione del Golden Foot 2022 riviviamo le gesta proprio di colui che vinse il Golden Foot Award Legend nel 2012: sua maestà Eric Cantona.

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Eric Cantona, Francia

Golden Foot 2022: Cantona o il “bad boy” di Francia

La storia di una delle leggende assolute del calcio mondiale ha inizio il 24 maggio 1966 in Francia, precisamente a Marsiglia dove il giovane Eric cresce forgiato dalla passione di papà per il calcio e ben presto comincia a praticare quest’arte grazie all’opportunità che Guy Roux, il tecnico dell’Auxerre, decide di offrire al baby talento ancora sconosciuto. Eric mostra sin sa subito spiccate doti da fuoriclasse che proprio il 1 novembre 1983 gli valgono l’esordio in Ligue 1 tra i professionisti contro il Nancy di un certo Michel Platini. Cantona comincia a perfezionare il suo talento ancora grezzo ed affinare la tecnica grossolana grazie all’approdo nel Martigues, club militante in Ligue 2 guidato dall’amico di Roux, Yves Herbert. Con l’avventura in prestito, il talento di Cantona esplode e con esso anche la vena folle che è in lui.

Era infatti il 5 aprile 1988 quando il francese, che allora vestiva la maglia del Nantes, mostra i primi segni della celebre follia che ha contribuito negli anni a delineare i contorni della sua leggenda. Durante la partita di Coppa di Francia, Cantona colpisce Michel Der Zakarian con un calcio che ricorda la celebre mossa di kung-fu, mossa che diventerà il triste marchio di fabbrica del bad boy. Tutto cambia per Eric quando arriva la chiamata dell’Olympique Marsiglia del presidente Bernard Tapie che desidera avere a tutti i costi il controverso talento in squadra. Dopo un buon inizio fatto di 5 gol in 22 presenze, The King non riesce a tenere a freno il nervosismo e perde di nuovo la testa: nell’amichevole di beneficenza contro il Torpedo Mosca, Cantona viene invitato dal suo allenatore a lasciare il campo ghiacciato di Sedan, ma il francese non ci sta e scaraventa con rabbia la maglia contro la panchina. Tapie, furioso, decide così di spedirlo in prestito al Bordeaux prima e al Montpellier poi, fino all’estate del 1990 quando Eric può tornare a casa a Marsiglia, la cui panchina è occupata ora da Franz Beckenbauer, fresco di Mondiale vinto con la Germania Ovest. Grazie al tecnico di Monaco di Baviera, King Eric vive un periodo fatto di buone prestazioni e poche “cantonate”, ma solo fino all’arrivo del belga Raymond Goethals che non apprezza lo spirito ribelle del francese. Nel 1991, il Nimes acquista Eric Cantona dal Marsiglia prima di liberarsene definitivamente dopo la celebre pallonata all’arbitro nel match contro il Saint-Etienne. La carriera di Eric Cantona rischia ora di subire un grave stop dal momento che nessun club vuole restare coinvolto nelle controverse vicende di cui il giocatore si rende protagonista dentro e fuori dal campo.

Eric Cantona dà un calcio a un tifoso
Eric Cantona dà un calcio a un tifoso

Golden Foot 2022: “The King”

Per King Eric il lato umano, folle e sregolato, è prevalso negli anni su quello del giocatore, pieno di talento e fantasia. Ne è la prova anche il celebre percorso che lo ha portato in Inghilterra, dietro intercessione dell’allora Ct della Francia ed amico Michel Platini, precisamente alla corte del Leeds Utd dove Cantona ritrova le sue doti da fuoriclasse ed incanta l’ultima First Division della storia del calcio inglese, che presto sarebbe diventata l’attuale Premier League. Le ottime prestazioni gli valgono la chiamata del Manchester United che paga il suo cartellino 1 milione e 400mila euro. Nel regno di Sir Alex Ferguson, Cantona vede la terra promessa e sceglie di vestire, non a caso, proprio il “7” della follia: maglia che era stata da poco lasciata dal fuoriclasse George Best. I Red Devils grazie ad Eric vincono la Premier League e i tifosi si innamorano perdutamente del bad boy di Francia. In Inghilterra, Cantona vive l’anno d’oro della sua carriera, quello 1993-94, e diviene anche un’icona tra i giovani che lo imitano nel tirarsi su il colletto. Tutto si interrompe il 25 gennaio 1995 quando gli uomini di Ferguson sono impegnati a Selhurst Park contro il Crystal Palace. L’episodio di cui Cantona si macchia sarà ricordato come la più brutta pagina di calcio mai scritta: in un lampo di follia, Eric colpisce con un calcio kung-fu un tifoso avversario, reo di averlo insultato mentre abbandonava il campo. Il resto è storia.

Golden Foot 2022
Golden Foot 2022

Golden Foot 2022: King Eric incanta la Promenade

Il suo è senza dubbio uno dei volti più controversi del calcio mondiale. Eric Cantona è l’uomo delle mille “cantonate” e, al tempo stesso, il giocatore capace di far vincere a Sir Alex Ferguson ben due Premier League e una Coppa d’Inghilterra. Le sue giocate resteranno per sempre nella storia e nel cuore dei tifosi dei Red Devils che lo hanno celebrato, eleggendolo nel 2001 “Calciatore del secolo” del club. Una carriera, quella di King Eric, costellata di stelle tra le quali spicca nel 2012 la vittoria del Golden Foot Award Legend, il prestigioso Premio che la giuria del Golden Foot riserva ai campioni che si sono distinti per aver lasciato un segno indelebile nella storia del proprio club. Cantona ha senza dubbio portato sulla Promenade di Montecarlo uno stile di gioco e una personalità tanto controversi quanto unici ed inconfondibili. La leggenda d’Inghilterra è diventata così per sempre una stella nel cielo blu di Montecarlo. Chissà se nella notte di Gala della sua premiazione anche la Promenade sia “impazzita” sulla scia dello spirito ribelle lasciato al suo passaggio dal francese.