“Non ero portato né per la matematica, né per la storia, né per tutto il resto”. È così che un ragazzino proveniente da una piccola cittadina francese si avvicina al mondo del pallone. In poco tempo, il fanciullo si trasforma in un uomo che, senza volerlo, diventa uno dei giocatori più ricercati dai più grandi club internazionali. Quel ragazzino porta il nome di Raymond Kopaszewski, meglio conosciuto come Kopa. Un attaccante veloce ed agile che fa del suo fisico minuto il suo punto di forza. Calciatore dotato di qualità straordinarie sia a livello tattico che tecnico: controllo della palla invidiabile, nonostante quest’ultima fosse di cuoio; scattante ed intelligente negli inserimenti e nelle scelte del tempo. Sin da subito, quel ragazzino viene utilizzato come il più moderni dei falso nueve. Queste sono alcune delle sue ammirevoli doti che lo battezzano come il primo Pallone d’Oro francese e che oltretutto lo fanno diventare una Golden Foot Legend. Il premio del Gala di Montecarlo che gli appartiene senza nessuna ombra di dubbio.
In occasione della ventesima edizione del Golden Foot è giusto ricordare Raymond Kopa che lascia le sue impronte sulla suggestiva Promenade di Montecarlo durante la quarta edizione del Gala nel 2006: con lui vengono premiati altre personalità di spicco come Giacinto Facchetti, Zico e Puskas. Un riconoscimento più che meritato dato l’enorme impatto che le sue prodezze hanno avuto nel tanto amato universo del calcio giocato. Nonostante sia ricordato come uno dei giocatori più controversi in campo per la sua scarsa propensione al passaggio e per le sue prestazioni non sempre al massimo, l’ex leggenda del Real Madrid viene preso come punto di riferimento da tanti giovani, soprattutto da quelli che intendono, un giorno, conquistare il premio dedicato a suo nome: il Trofeo Kopa istituito da France Football.
Golden Foot 2022, da Kopaszweski a Kopa: la crescita di un talento
La carriera calcistica di Kopa inizia nel 1945 nel Noux-les-Mines, ma indubbiamente le sue prime buone prestazioni arrivano qualche anno più tardi, quando firma il suo contratto con il Reims nel 1951. Con i biancorossi riesce a raggiungere i suoi primi successi internazionali come ad esempio la Coppa Latina vinta nella finale di Lisbona contro il Milan. Da allora, il giocatore viene ribattezzato come Kopa, un diminutivo che lo aiuta a farsi riconoscere in tutto il mondo. Nel 1956, la via sembra segnata per un giocatore come lui. Il classe 1931 viene ricercato insistentemente prima dai diavoli rossoneri e poi dal Real Madrid, il tutto accompagnato dalla convocazione della nazionale francese che gli varrà poi il Golden Foot Legends.
La sua esperienza in terra spagnola si intreccia con quella di Alfredo Di Stefano, anche lui vincitore di un Golden Foot. I due diventano una coppia inseparabile tanto da portare il Real Madrid a vincere sia in Spagna che in Europa. Le vittorie con la sua Francia, invece, arrivano con la collaborazione di Just Fontaine che ha lasciato le sue impronte sulla Promenade nel 2003, anno della prima edizione del Gala di Montecarlo. È proprio nel tragitto tra Spagna e Francia che il giocatore mette a segno alcuni dei suoi capolavori più significativi. Inizia così il nostro viaggio alla scoperta delle reti che hanno permesso a Kopa di diventare una delle Leggende del Golden Foot.
Golden Foot 2022, Raymond Kopa: i gol decisivi con il Real Madrid
Il Napoleone del calcio, colui che rende semplice anche le cose più difficili, il Golden Foot Legends. Al suo arrivo nel Real Madrid, Raymond Kopa fa i conti con Di Stefano, il pilastro principale dei Blancos. La Saeta Rubia detta legge in campo e fuori, la fascia sinistra è sua e il nuovo arrivato è delegato a ricoprire il ruolo di ala destra prima per arrivare a giocare come attaccante centrale soltanto qualche tempo dopo. La Kopita, chiamato così per le sue dimensioni, viene schierato per la prima volta in campo in un derby madrileño, quello contro l’Atletico Madrid. Una partita finita con una goleada e Kopa che si rende autore di una magnifica doppietta. Due gol di gran classe, finiti entrambi alla sinistra del portiere. La prima rete, in particolare, vede il giocatore dribblare un avversario arrivando in solitaria davanti alla porta.
Uno dei suoi gol più belli e significativi è quello nella semifinale di Coppa dei Campioni del 1957. La Leggenda del Golden Foot ha reso facile anche sbloccare una partita in uno stadio come l’Old Trafford. Nella partita finita per 2-2, Kopa sblocca la partita con un movimento da punta moderna. Il giocatore si crea lo spazio necessario per andare in porta con l’aiuto del compagno di squadra Mateos. Con un colpo di testa al volo, il francese riesce a battere così il portiere dei Red Devils Wood. Un gol degno dei migliori Golden Foot.
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Un’altra rete simbolo delle partite di Kopa in forza al Real Madrid arriva esattamente l’anno successivo in occasione della Coppa Campioni del 1958. Una partita che termina per 8-0; un massacro per il Siviglia, una squadra che si sottomette totalmente alla potenza di Kopa e compagni. Sono quattro gol messi a segno dal pilastro dei Galacticos Di Stefano. Il francese invece “si limita” ad una doppietta. Un pallone messo al centro da Gento, lasciato sfilare prima da Rial e poi dallo stesso Di Stefano. Il classe 1931 si fa trovare pronto caricando un destro micidiale che scaglia il pallone dritto sul primo palo. Una rete da leggende del fútbol che dimostra quanto Kopa fosse avanti anni luce e di come lui possa essere definito come uno dei precursori del calcio moderno. Questo è uno dei tanti gol che porta il francese direttamente sulla Promenade di Montecarlo.
Golden Foot 2022, Raymond Kopa e il gol con la Nazionale francese
Se il Mondiale in Svezia del 1958 gli è valso il Pallone d’Oro significa che in quell’occasione Kopa ha letteralmente trascinato la nazionale francese a conquistare il terzo posto in una competizione più che difficile, sempre insieme al suo compagno di avventure, il Golden Foot 2003 Fontaine. Nel corso della partita contro la Germania dell’Ovest finita per 6-3 per i Galletti, il giocatore scende in campo da protagonista assoluto. Un driblomane nato che offre più di un assist all’attaccante di punta. Il suo gol, invece, arriva direttamente da un’azione partita da sinistra e conclusasi con un missile in corsa nella parte opposta del campo. Una rete eccezionale che lo benedice come Miglior giocatore della competizione, davanti ad un certo Pelé, che quel Mondiale poi lo vince. Kopa conclude la sua carriera con totale di 167 reti tra Nazionale e club. Lui è uno di quelli che può essere definito come un fuoriclasse, una Leggenda del Golden Foot.