Il 21 dicembre 2022 in quel di Montecarlo si terrà la ventesima edizione del Golden Foot. Il prestigioso riconoscimento che dal 2003 viene assegnato ai calciatori con almeno 28 anni d’età, che nel corso della propria carriera hanno evidenziato importanti qualità sportive ed umane. I destinatari dell’ambito premio , hanno poi l’onore di poter incidere le proprie impronte dei piedi sulla suggestiva Promenade des Champions, una vera e propria Walk of Fame dello star system del calcio mondiale. Grande attesa dunque per la serata di gala del Principato di Monaco, dove i riflettori saranno puntati sulle leggende del calcio. In un parterre di ospiti internazionali finiti sotto gli occhi del Golden Foot, troviamo senza ombra di dubbio Cesc Fàbregas. Lo spagnolo, soprannominato El arquitecto (l’architetto) per le geometrie capace di disegnare in campo, è riconosciuto unanimemente come uno dei migliori centrocampisti della storia. 1 Community Shield, 2 Coppe d’Inghilterra, 2 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa di Spagna, 1 Liga, 1 Coppa di Lega inglese, 2 Premier League, 1 Supercoppa UEFA ed 1 Coppa del mondo per club, fanno di lui (anche) uno dei calciatori più vincenti con maglie di club.
Ma è con addosso la camiseta della Nazionale spagnola, che Cesc Fàbregas ha vinto tutto quello che il calcio continentale aveva da offrirgli. Con le Furie Rosse infatti, il classe ‘87 si è laureato 2 volte Campione d’Europa (Austria-Svezia nel 2008 e Polonia-Ucraina nel 2012) ed 1 volta Campione del Mondo (Sudafrica 2010). Questo, tra l’altro, giocando tutte le competizioni da assoluto protagonista. Un palmares invidiabile ed un curriculum di tutto rispetto, hanno consentito a Cesc Fàbregas di essere inserito tra le 50 stelle del calcio candidate per l’edizione 2022 del Golden Foot. Proprio in previsione dell’evento del 21 dicembre 2022, andiamo quindi a rivedere i 5 migliori match disputati dal centrocampista spagnolo, nel corso della sua stratosferica carriera con la Roja.
Leggi anche: Golden Foot 2022, il nuovo volto del Web: il calcio tra Token e NFT
Golden Foot 2022, Spagna-Russia 2008: El arquitecto sale in cattedra
Quella andata in scena il 10 giugno 2008, rimarrà per sempre incisa nella storia come la partita del primo gol di Cesc Fàbregas con la Nazionale spagnola. La cornice è quella offerta dal Tivoli-Neu Stadion e le Furie Rosse sono impegnate nel match d’esordio della tredicesima edizione degli Europei (Austria-Svizzera). Gli occhi di appassionati e addetti ai lavori sono puntati in toto verso la Spagna, una nazione che, a discapito dell’enorme potenziale, è uscita con le “ossa rotte” dai Mondiali disputati 2 anni prima. Una squadra dalla quale è attesa una reazione importante. Detto fatto: contro la Russia la Roja parte con il piede premuto sull’acceleratore, segnando ben 2 gol nel primo tempo. Nella ripresa è il momento di Fabregas. Il candidato Golden Foot 2022 entra per sostituire uno spento Fernando Torres e in poco più di mezz’ora realizza un assist ed un gol. La marcatura dell’allora giovane centrocampista dell’Arsenal (al primo gol in Nazionale) chiude i giochi: 4-1 per gli spagnoli. Un risultato che non lascia spazio ad interpretazioni, mentre qualcuno da Barcellona inizia a pensare: “Non male questo arquitecto!”.
Golden Foot 2022, Spagna-Germania 2008: il filtrante che vale l’Europa
Dalla prima all’ultima partita di Euro 2008, passando per gol, tiki taka e vittorie. Nel vecchio continente non si parla d’altro che della Roja di Xavi, David Villa, Casillas e naturalmente Fabregas. Dopo aver concluso il proprio girone a punteggio pieno, gli spagnoli superano agevolmente l’Italia (campione del Mondo in carica) e per la seconda volta la Russia. In finale però è tutta un’altra storia. Le Furie Rosse sbattono contro “il muro” della Germania, non riuscendo a prevalere sulla più solida e fisicamente preparata corazzata tedesca. Ad affrontarsi sono infatti due filosofie calcistiche differenti. Pressing, intensità e robustezza, contro palleggio, controllo palla e raffinatezza. I primi 30 minuti sono all’insegna delle scorribande di Schweinsteiger e compagni, i quali, dal canto loro, non incontrano alcun tipo di resistenza degli spagnoli. Ma al 33’ accade l’impensabile. La palla carambola proprio sui piedi di Cesc Fabregas e il filtrante confezionato dal centrocampista per Fernando Torres è un tocco di rara bellezza. Calibrato al millimetro, l’assist del classe ‘87 che sogna la promenade è un regalo per il proprio compagno. Un regalo impossibile da sbagliare. 1-0 e palla al centro: il fioretto ha sconfitto la sciabola e la Spagna è campione d’Europa.
Golden Foot 2022, Armenia-Spagna 2009, il colpo d’esterno su assist di Xavi
Ben meno impegnativa per la Spagna è stata la partita di qualificazione ai Mondiali di Sudafrica 2010 contro l’Armenia. Gli spagnoli (che quel trofeo lo solleveranno) passeggiano letteralmente sugli avversari e Fabregas vive (forse) il miglior momento della sua carriera in fase realizzativa. Al 33’ il candidato al Golden Foot 2022 mette a segno il più bello dei suoi 15 gol realizzati con la Roja. Il classe 87’ addomestica al volo un filtrante alto di Xavi, prima di scatenare un esterno destro di pregevole fattura. La sfera sembra ricoprire la traiettoria del passaggio, alzandosi prima e abbassandosi poi, prima di infilarsi in porta tra gli sguardi stupiti di compagni e avversari.
Golden Foot 2022, Olanda-Spagna 2010: l’assist Mondiale
Da una finale all’altra: dagli Europei ai Mondiali il passo è breve. La Spagna, due anni dopo essersi laureata Campione d’Europa, affronta l’Olanda di Robben van Persie per il titolo Mondiale. Tra le file della Roja l’obiettivo è chiaro: replicare il successo del 2008 e diventare la prima Nazionale di calcio europea a vincere un mondiale al di fuori del vecchio continente. Davanti agli 80000 del Soccer City Stadium (Sudafrica) però, le due formazioni non riescono ad andare oltre lo 0-0 nel corso dei 90 minuti regolamentari. Punteggio che sembra essere confermato dai tempi supplementari. Ma si sa, “il calcio è strano” e proprio quando tutto sembra ormai scritto, il gioco del pallone è pronto a sorprendere chi più lo ama. Come nel 2008 le chiavi del centrocampo vengono quindi affidate alle geometrie dell’architetto spagnolo e il candidato Golden Foot 2022 (subentrato nella ripresa) non ci pensa due volte a rispondere presente. A 4 minuti dal triplice fischio Fabregas serve Andres Iniesta in area di rigore e con un destro potente la stella del Barcellona batte Stekelenburg. Double-trouble: la Spagna di Fabregas è (ancora) sul tetto del Mondo.
Golden Foot 2022, Spagna-Italia 2012: il poker finale agli azzurri
Mai nessuna Nazionale ha trionfato per 3 volte di fila nei tornei maggiori di calcio internazionale. Nella finale del campionato europeo 2012 la Spagna cerca quel record. Tra le mura dello Stadio Olimpico di Kiev le Furie Rosse affrontano l’Italia di Cesare Prandelli, un avversario che Fabregas e compagni conoscono benissimo. Nei gironi di qualificazione infatti la Roja e gli azzurri hanno pareggiato per 1-1 (qualificandosi poi entrambe). Ad entrare nel tabellino dei marcatori, tra l’altro, ci ha pensato proprio l’architetto che vede la Promenade di Montecarlo, in risposta a un gran gol di Antonio Di Natale.
Il secondo round però, non ricalca le orme del primo. Delle tre finali conquistate dalla Nazionale spagnola, quella contro l’Italia è stata senz’ombra di dubbio quella meno ardua da affrontare. Il risultato parla chiaro: 4-0, con l’arbitro della gara, che non assegna nemmeno i minuti di recupero, per non infliggere un ulteriore umiliazione agli azzurri. E Fabregas? Neanche a dirlo, il contributo dell’attuale centrocampista del Como – e candidato al Golden Foot – la vittoria iberica è stato a dir poco fondamentale. L’assist, stupendo, per la rete di Silva e l’amministrazione del gioco spagnolo (a colpi di tiki taka e prodezze d’alta classe) portano il suo nome. Troppa Spagna e troppo Fabregas per questa Italia, che subisce la più grande differenza reti mai realizzata in una finale di un Europeo.