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Il prossimo 20 e 21 dicembre il cielo della Promenade des Champions di Montecarlo sarà illuminato dalle stelle più luminose del panorama calcistico dove 30 candidati, e da quest’anno 30 candidate, avranno l’opportunità di lasciare la propria impronta dei piedi sulla Walk of Fame dello sport più seguito al mondo, in occasione della ventesima edizione del Golden Foot Award. Questo premio, istituito per la prima volta nel 2003, viene consegnato a coloro che abbiano compiuto almeno i 28 anni di età e che si siano distinti per meriti sportivi, individuali e collettivi. A differenza del Pallone d’Oro, può essere vinto una sola volta dai calciatori e dalle calciatrici che siano ancora in attività. Inoltre, su speciale invito, vengono inisigniti del riconoscimento anche leggende del passato. Il pubblico, attraverso il sito ufficiale della manifestazione, avrà l’occasione di ridurre la lista dei candidati da 30 a 10, dove poi sarà una giuria di giornalisti a decretare la vincitrice e il vincitore finale.
Nelle due serate di Montecarlo di quest’anno spiccano le presenze di Leo Messi, Karim Benzema, Robert Lewandowski e Harry Kane per i calciatori e quelle di Alexia Putellas, Megan Rapinoe e Alex Morgan per le calciatrici. Non compare nella lista dei candidati al premio Luka Modric, in quanto il Mago di Zara ha già vinto l’edizione del Golden Foot del 2019 e, secondo il regolamento della manifestazione, non può vincerlo una seconda volta.
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Luka Modric: dagli orrori della guerra al tetto del mondo
Nato a Zara il 9 settembre 1985, Modric cresce in un ambiente tutt’altro che tranquillo. Sono gli anni dello scioglimento della Jugoslavia e la neonata Croazia è teatro degli orrori della Guerra d’Indipendenza. A 6 anni il piccolo Luka assiste alla macabra uccisione di suo nonno, al quale era fortemente legato, e la sua famiglia è costretta a trasferirsi in un albergo cittadino che accoglie i rifugiati.
“C’era questo ragazzino che era solito giocare con la palla attorno al parcheggio dell’hotel e, nonostante fosse esile, si intravedeva fin da subito che aveva qualcosa di speciale”, dirà questo di Modric anni dopo Josip Bajlo, presidente dell’NK Zadar, squadra in cui il vincitore del Golden Foot 2019 cominciò a muovere i primi passi. Cresciuto calcisticamente nella squadra della sua città, nel 2002 viene visionato e acquistato dalla Dinamo Zagabria, che lo gira in prestito allo Zrinjski Mostar prima e all’Inter Zapresic poi.
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Nel 2005 torna alla base e in 3 stagioni mette a referto 22 gol in 73 presenze. Il suo talento è ormai sotto gli occhi di tutti e nel 2008 è il Tottenham a metterlo sotto contratto. Nel nord di Londra il Mago di Zara ripete quanto di buono aveva fatto vedere in patria e, dopo 17 reti in 160 presenze, nel 2012 arriva la chiamata del Real Madrid, di cui ancora oggi è la bandiera. Con i Blancos vince 3 campionati spagnoli, 5 Champions League, 4 Supercoppe di Spagna, 1 Coppa del Re e 4 Mondiali per Club, oltre a svariati premi individuali, tra cui il Pallone d’Oro nel 2018 e il Golden Foot Award di Montecarlo nel 2019. Nel 2018 sfiora l’impresa con la sua Nazionale ai Mondiali di Russia, portando la “piccola Croazia” fino alla finale di Mosca, persa per 4-2 contro la Francia, vincendo tuttavia il premio come miglior giocatore della competizione.
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Golden Foot: Luka Modric, le 5 meraviglie del Mago di Zara
Come già detto, Luka Modric ha vinto l’edizione del Pallone d’Oro nel 2018, l’unico capace di interrompere il dualismo Messi-Cristiano Ronaldo dai tempi di Kakà nel 2007. Il Mago di Zara fa del tiro dalla distanza, oltre alla smisurata visione di gioco, il suo cavallo di battaglia, avendo realizzato la maggior parte delle 95 reti in carriera, tra club e Nazionale, da fuori area. Fare una selezione delle sue reti più belle è compito arduo, ma proviamo lo stesso a citare i 5 gol più iconici messi a segno dal fenomeno croato.
Golden Foot: Premier League 11/12, che gol contro il Bolton
2 maggio 2012, Reebok Stadium di Bolton. Siamo alle battute finali di una Premier League che ancora non conosce un vincitore, con Manchester City e Manchester United che si contendono il titolo sino all’ultimo giornata. Più indietro, in quarta posizione, c’è il Tottenham di Redknapp a caccia di punti preziosi per accedere alla Champions League successiva. Gli Spurs sono impegnati sull’ostico campo del Bolton, invischiato nei bassifondi della classifica in lotta per non retrocedere. Ad aprire le danze non può che essere Modric che al minuto 37 raccoglie l’invito da calcio d’angolo di un compagno, stoppa di petto, conta i rimbalzi e lascia partire un esterno destro da capogiro su cui nulla può Bogdan. I londinesi dilagano asfaltando i Wanderers per 1-4, ma mancheranno l’accesso alla massima competizione europea in quanto il Chelsea, vittorioso in Champions League, si garantisce l’accesso all’edizione successiva a discapito proprio del Tottenham.
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Golden Foot: Champions League 12/13, il Mago di Zara incanta Old Trafford

6 marzo 2013, Old Trafford. Luka Modric è alla prima stagione con la maglia del Real Madrid e i blancos sono costretti a rincorrere il Manchester United negli ottavi di finale di Champions League, dopo aver pareggiato al Bernabeu per 1-1. La squadra di Mourinho va addirittura sotto per 1-0 dopo lo sfortunato autogol di Sergio Ramos. Al 66′ ci pensa il croato a ristabilire la parità: saltato secco Carrick e solito destro dai 20 metri che va a sbattere sul palo prima di finire alle spalle di un incolpevole De Gea. I galacticos la ribaltano 3′ minuti dopo con Cristiano Ronaldo che regala la qualificazione ai quarti di finale agli spagnoli, che tuttavia dovranno arrendersi in semifinale al Borussia Dortmund, uscito vincitore dal doppio confronto.
Golden Foot: Euro2016, Modric regala la prima gioia alla Croazia
12 giugno 2016, Parco dei Principi di Parigi. Turchia e Croazia si affrontano nella prima sfida del gruppo D valida per la fase a gironi di Euro2016. Al tramonto del primo tempo Luka Modric sblocca quella che fino a quel momento era stata una partita condotta per larghi tratti dalla formazione di Terim. Cross in mezzo di Rakitic, la difesa avversaria libera l’area di rigore, il numero 10 croato non fa neanche rimbalzare la palla a terra e al volo dai 25 metri trafigge l’incolpevole Babacan, siglando il definitivo 0-1 che regala i primi tre punti alla formazione di Ante Cacic, che chiuderà il girone in testa alla classifica con 7 punti davanti alla Spagna. La compagine biancorossa esce di scena dalla competizione agli ottavi di finale, dove un gol di Quaresma al 117′ regala la qualificazione al Portogallo, futuro vincitore della manifestazione.
Golden Foot: Russia 2018, Modric e la Croazia schiantano l’Argentina

21 giugno 2018. La cornice è quella dello stadio Nižnij di Novgorod dove Croazia e Argentina si sfidano nella terza e ultima giornata del girone D dei Mondiali di Russia. Modric e compagni passeggiano sull’Albiceleste per 3-0 e la scena se la prende ancora una volta il vincitore del Golden Foot 2019. Il numero 10 recupera palla, doppia finta di corpo sul povero Otamendi e destro dai 25 metri che si insacca all’angolino per il momentaneo 2-0. La nazionale di Dalic sfiora l’impresa arrivando fino alla finale di Mosca, prima volta nella storia per i biancorossi, dove è costretta ad arrendersi alla Francia di Deschamps per 4-2. Nonostante la sconfitta, il Mago di Zara viene eletto miglior giocatore del torneo.
Golden Foot: Liga 19/20, che bellezza contro il Granada
5 ottobre 2019, ottava giornata de LaLiga. Al Santiago Bernabeu il Real Madrid ospita la rivelazione Granada dopo che i blancos hanno pareggiato per 0-0 contro l’Atletico Madrid nel turno precedente. La partita si mette subito in discesa con Benzema che sblocca il risultato dopo appena 2′. Al tramonto del primo tempo è Hazard a raddoppiare, mettendo di fatto in ghiaccio il risultato. Nella ripresa è sempre il solito Luka Modric, che di lì ad un mese avrebbe vinto il Golden Foot Award, a fare la voce grossa con un gol da stropicciarsi gli occhi. Al 60′ il croato raccoglie l’invito di Hazard e dai 20 metri inchioda sotto l’incrocio il pallone del momentaneo 3-0. I galacticos dilagano vincendo 4-2, ma la scena se la prende ancora una volta quel ragazzo col 10 sulle spalle.