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Il Golden Foot, istituito nel lontano 2003, è uno degli eventi più importanti nel panorama del mondo del calcio. Un riconoscimento internazionale davvero prestigioso, il cui primo storico vincitore fu Roberto Baggio, riservato a colui che verrà incoronato come uno dei migliori giocatori della storia del calcio. Quella del 2022 sarà un’edizione ancora più importante nella storia del Golden Foot, dato che si tratterà del 20° anniversario. Oltre al premio principale, ogni anno vengono assegnati anche il Football Legends e il Prestige, entrambi scelti dalla commissione Golden Foot. Tra i requisiti per entrare in selezione, questo premio richiede di essere ancora in attività, avere almeno 28 anni e soprattutto essere riusciti a lasciare un segno in questo sport in termini di prestazioni individuali e di club.
Come da tradizione l’evento – che andrà in scena il prossimo 21 dicembre – si svolge nella splendida cornice del Principato di Monaco, patrocinato dal Principe Alberto II di Monaco. Un luogo magico per un premio di notevole spessore come il Golden Foot che rappresenta, per molti, l’apoteosi di una carriera passata sui campi dal calcio. Inoltre ogni anno viene scelto un numero variabile di grandi calciatori del passato che hanno così l’onore di entrare nel club esclusivo delle Leggende del calcio del Golden Foot. Negli ultimi anni il calcio femminile è diventato protagonista del panorama calcistico internazionale con una crescita e uno sviluppo incredibili e dunque la Golden Foot Commission ha deciso di dare visibilità anche a questo grande movimento, istituendo a partire dal 2022, il medesimo premio anche per la categoria femminile.
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Dopo essere stati nominati in 50, la commissione ha selezionati i 30 calciatori finalisti dell’edizione 2022. Tra questi rientra meritatamente il terzino a tutta fascia Juan Cuadrado, uno dei giocatori più iconici della Serie A e in generale del gesto tecnico del dribbling e che ha marchiato la sua carriera indossando spesso i panni dell’uomo-assist. Il colombiano potrà quindi proseguire il sogno di ricevere l’ambito Golden Foot. Un premio tanto prestigioso quanto particolare, dato che un giocatore può vincerlo una sola volta nella sua carriera: proprio questo lo rende un riconoscimento individuale unico e dal valore inestimabile per qualunque calciatore.
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Golden Foot, Cuadrado: una carriera a ritmo di musica e dribbling
Juan Cuadrado nasce a Nercolì (Colombia) nel 1988 e dopo aver giocato, fin da giovanissimo per diversi club, fa il suo approdo ufficiale tra i professionisti nel 2008, quando dopo la trafila nelle giovanili esordisce con l’Independiente Medellín. Gli bastano due stagioni per conquistare le attenzioni degli scout dell’Udinese: il trasferimento in Italia è la svolta di una carriera tra le più belle, e che troverebbe la definitiva consacrazione nella serata di gala di Montecarlo. Due anni a Udine e uno a Lecce in cui colleziona 53 presenze e mette a segno 3 gol. Tanto basta al colombiano per dimostrare un talento fuori dal comune. La Fiorentina non ci pensa due volte e lo mette sotto contratto, sognando un tridente tutto fantasia con le giocate di Cuadrado che fa impazzire le difese avversarie con i suoi dribbling e i tifosi con i suoi passi di danza dopo ogni rete segnata.

A Firenze il colombiano si consacra e regala prestazioni a dir poco superlative. Su di lui si fiondano tanti club prestigiosi e a spuntarla è il Chelsea. In Premier League le cose non vanno come previsto e così Cuadrado torna in Italia, dagli acerrimi rivali della Fiorentina: la Juventus. In bianconero, Cuadrado vive le sue stagioni migliori, protagonista nella vittoria di 5 scudetti, 2 Supercoppa Italiana e 4 Coppa Italia: gli manca solo un riconoscimento individuale, la ciliegina sulla torta di una carriera incredibile, e proprio per questo il colombiano non può che sognare di ricevere il Golden Foot nella magica notte di Montecarlo. Con la nazionale, invece, Cuadrado ha raccolto meno di quanto meritato dalla sua Colombia: una squadra ricca di talento, ma che nelle edizioni 2016 e 2021 della Copa America non è andata oltre il bronzo. Nella finale vinta a Brasilia per 3-2contro il Perù (nel 2021), il colombiano si tolse però la soddisfazione di segnare
Golden Foot, Cuadrado: che bellezze con la maglia della Fiorentina
Le stagioni che Juan Cuadrado vive a Firenze sono le più importanti della sua carriera dal punto di vista della crescita tattica e tecnica. Da terzino di spinta, con spiccate doti e propensioni offensive, il colombiano diventa a tutti gli effetti un esterno nel tridente della Fiorentina e mette in mostra più volte tutto il suo repertorio. Quello fatto di dribbling ubriacanti, scatti brucianti e gol meravigliosi che gli hanno consentito di essere tra i 30 finalisti per la vittoria del prestigioso Golden Foot nell’edizione 2022. Dopo aver toccato l’apice nella sua avventura in viola nella stagione 2013-2014, Cuadrado nel 2014-2015 gioca solo a gennaio con la maglia della Fiorentina. Gli bastano pochi mesi, sotto la gestione di Vincenzo Montella, per mettere a segno 6 reti: le uniche di quella stagione per il colombiano, dato che con il Chelsea rimane a secco in 13 presenze, anche se alza al cielo un campionato inglese e una Coppa di Lega.

Juan Cuadrado è un giocatore che non segna moltissimo, ma quando lo gonfia la rete lo fa sempre in grande stile. Nella splendida notte di festa della Fiorentina, coronata dal successo per 3-0 contro l’Inter, il colombiano segna uno dei gol più belli della sua carriera; che potrebbe trovare nel premio del Golden Foot la sua apoteosi. Partito dalla sinistra, Cuadrado dribbla un avversario e taglia verso il campo prima di lascar partire un meraviglioso destro a giro che – senza lasciare scampo a Samir Handanovic – sfiora il palo più lontano e s’insacca. Semplicemente fantastico. Così come lo è il sigillo del momentaneo 3-2, di un pirotecnico 4-3 con cui la Fiorentina batte il Palermo. Al termine di una bella azione manovrata – emblema del gioco in stile tiki taka che aveva impresso Montella nei suoi anni sulla panchina gigliata – Manuel Pasqual si fa trovare libero sulla fascia sinistra.
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Da lì il terzino fa partire un cross all’altezza dell’area piccola e Cuadrado, più lesto di tutti, arriva in spaccata e con i tempi giusti all’appuntamento con il gol: con i tacchetti impatta il pallone e buca il portiere avversario. Quel gennaio 2015 è speciale per il colombiano, che però aveva regalato la gemma più preziosa di quegli ultimi mesi in viola nello storico successo della Fiorentina per 0-4 contro il Cagliari. Uno degli ultimi timbri con quella squadra in cui ha lasciato un segno indelebile, lo stesso che intende imprimere anche sulla Promenade di Montecarlo. Sul punteggio di 0-3, il colombiano recupera palla nella propria metà campo e poi serve il compagno Borja Valero. Lo spagnolo guida un contropiede magistrale e serve un pallone illuminante per Cuadrado che, giunto a tu per tu con il portiere avversario, piazza il pallone nell’angolo più lontano e poi esulta, danzando, sotto lo spicchio dedicato ai tifosi viola.