Con la pausa Nazionale in scena alcuni giocatori hanno colto l’occasione per parlare del proprio futuro e delle proprie ambizioni. Ad andare controcorrente invece è stato Joao Cancelo, che invece, ha approfittato di un’intervista al quotidiano A Bola per chiarire alcune vicende sul suo recente passato al Manchester City.
Per circa quattro stagioni l’esterno portoghese ha indossato la maglia dei Citizens, un periodo non troppo prolifico della sua carriera, nonostante i diversi trofei vinti, tra cui anche una Champions League ed un triplete.
Joao Cancelo ha tenuto infatti a rispondere alle accuse fatte da Pep Guardiola nei suoi confronti, nelle quali il tecnico del Manchester City additava l’esterno di atteggiamenti di superiorità anche nei confronti di alcuni compagni come Aké e Rico spesso preferiti al portoghese: “Sono state dette bugie ed io non ho mai sofferto di alcun complesso di inferiorità nei confronti di Aké e Rico, non sono mai stato cattivo nei loro confronti e potete chiederlo anche a loro”.
L’accusa di Cancelo
L’attuale calciatore del Barcellona Joao Cancelo ha poi continuato il suo intervento: “Credo che il Manchester City sia stato ingrato nei miei confronti. Le cose dette non sono vere. Ho sempre dato tutto anche per i tifosi e per la società, come ad esempio quella volta in cui sono stato aggredito e derubato ma il giorno seguente sono entrato in campo contro l’Arsenal. La gente si ricorderà di queste cose solo perché Guardiola ha più impatto di me quando dice qualcosa, io preferisco dire soltanto la verità. Sono una persona sincera“.
Cancelo ci ha poi tenuto a sottolineare la sua mancata presenza al Gala Quinas de Ouro, dove sarebbe stato premiato insieme a Dias e Bernardo Silva per il triplete vinto con il Manchester City: “Non sono ipocrita, quei trofei non mi valorizzano. I trofei a livello sportivo sono il risultato del duro lavoro nel corso della stagione e nonostante io avessi fatto qualche assist anche nella fase a gironi di Champions League non sentivo di aver vinto“.