Dalle ore 8 italiane di questa mattina, sono cessati i combattimenti nella città di Mariupol, assediata dall’esercito russo da diversi giorni. I bombardamenti incessanti hanno portato la devastazione in città, al punto che i cittadini ucraini si sono trovati senza energia, senza riscaldamenti e senza acqua potabile. Così è arrivato un cessate il fuoco in modo da creare dei corridori umanitari per permettere agli abitanti di lasciare i rifugi e trovare viveri di prima necessità.
In Russia invece, Putin ha preso dei pesanti provvedimenti nei confronti dei media. Ha bloccato l’accesso su tutto il territorio nazionale a social come Facebook e Twitter, in modo da impedire ai cittadini russi una prospettiva “falsa” di ciò che sta accadendo in Ucraina. Ha inoltre sospeso le attività di alcune testate giornalistiche di livello internazionale come la CNN, la BBC e Bloomberg.
Continua invece la discussione molto accesa su quanto accaduto nella notte tra giovedì e venerdì, quando l’esercito russo ha attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande in Europa. I rischi sono chiari a tutti: si sarebbe potuta generare una catastrofe di livello mondiale. Per fortuna, l’incendio che si è generato non ha riguardato i reattori e non sono state rilevate alterazioni delle radiazioni.