Nella notte tra lunedì e martedì 15 marzo sono avvenuti duri bombardamenti su tutta l’Ucraina, soprattutto su Kiev, dove gli aerei russi hanno sferrato diversi attacchi colpendo diversi edifici civili. Oggi le delegazioni dei due Paesi si incontreranno nuovamente dopo una pausa di 24 ore: l’obiettivo è quello di creare ulteriori corridoi umanitari simili a quello che nella giornata di ieri ha ottenuto un successo parziale nella città di Mariupol, dove si contano più di 2000 civili uccisi.
Nella tarda serata di ieri è arrivata una notizia che ha del sorprendente: secondo quanto si apprende sul Financial Times, la Cina sarebbe disposta ad accettare la richiesta di Putin che intende rifornire l’esercito di ulteriori armamenti come aerei, droni e veicoli di vario genere. Come si apprende su CNN, la Russia avrebbe richiesto anche scorte alimentari da inviare ai soldati coinvolti nell’operazione.
Tutto ciò ha naturalmente delle conseguenze e la paura di escalation ha colpito la Borsa di Hong Kong: si crede che se la Cina dovesse davvero sostenere la guerra della Russia, l’Occidente potrebbe colpire il Paese con le stesse sanzioni economiche prese fino ad ora nei confronti di Mosca.
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