Guerra Russia-Ucraina, tra armi chimiche e No-Fly zone: svelato il rifugio di Putin

Nicola Liberti
2 Minuti di lettura

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Nella giornata di venerdì, il confronto tra le due nazioni è proseguito sia sul campo che sul piano mediatico. Ucraina e Russia si sono accusate reciprocamente di possedere armi chimiche ed essere pronte ad utilizzarle. Prontamente, entrambe hanno provveduto a smentire le accuse.

Nel mentre, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Sky News dichiarava: “Riusciremo a fare tutto questo solamente se il mondo si unirà attorno al nostro paese. Se le cose dovessero proseguire in questa maniera, sarà inevitabile introdurre una No-Fly Zone. Nel mentre però, perderemo milioni di vite“.

Vladimir Putin
Vladimir Putin

Guerra Russia-Ucraina, Putin non corre rischi

Il Corriere della Sera analizza gli scenari relativi ai possibili spostamenti del Presidente russo Vladimir Putin. Le foto e video ufficiali alimenterebbero non pochi dubbi riguardo la sua reale ubicazione. Dopo aver vissuto gli ultimi due anni di pandemia praticamente isolato, il Presidente starebbe molto probabilmente replicando le abitudini avute sin qui per scongiurare eventuali attentati. Data l’improbabilità di una sua residenza al Cremlino, tra le ipotesi avanzate c’è quella di un suo “nascondiglio” entro il bunker di Stalin o a Yamantau, sui monti Urali. Altra costruzione segreta sarebbe quella al confine con la Mongolia, nell’Altaj. Quanto ai suoi spostamenti, questi sarebbero pianificati e progettati con ampio anticipo. Sarebbero inoltre segreti e protetti da uomini dell’FSO, servizio di sicurezza presidenziale. Non solo, durante i suoi spostamenti per le strade di Mosca, queste verrebbero svuotate anticipatamente e sorvegliate da cecchini. In auto con Putin viaggerebbero invece costantemente due militari con la “valigetta nucleare“, quest’ultima contenente il computer con i codici per il lancio delle testate missilistiche nucleari.