Huijsen e Soulé sacrificati, Giuntoli ha il cash: tre pezzi per finire il puzzle

Sono Huijsen e Soulé i sacrificati sul mercato, con i giovani della Next Gen che forniscono a Giuntoli il cash necessario agli ultimi colpi: tre i pezzi per completare il puzzle Juventus, poi starà a Thiago Motta stupire

Lorenzo Zucchiatti A cura di Lorenzo Zucchiatti

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“Quando una squadra con del talento incontra un Giuntoli con il cash, la squadra con il talento è una squadra morta”. Ci scuserà Sergio Leone per aver storpiato una delle battute più celebri del cinema italiano e non, nel magistrale Per un pugno di dollari. La sensazione però è proprio questa quando si parla del Ds della Juventus, che già a Napoli aveva ampiamente mostrato le sue doti.

Talento. Una parola tanto delicata quanto importante, che va pesata, all’interno di un club, con altre meno affascinanti come bilancio, monetizzazione, plusvalenze e strategie. Tutti termini che hanno investito come un tornado i sacrificati Huijsen e Soulé, pronti a lasciare quel bianconero cucito sulla loro pelle fin dalle giovanili.

Matias Soulé con la maglia della Juventus
Matias Soulé con la maglia della Juventus

La Next Gen fa la fortune delle casse bianconere, solo quelle a quanto pare, ma il tema è sempre lo stesso: non è tanto importante chi se ne va e quanto si incassa, bensì chi arriva e come questi vengono dunque reinvestiti. Giuntoli sembra avere tutto sotto controllo e idee molto chiare a riguardo, non solo per i Di Gregorio, Douglas Luiz e Thuram già approdati a Torino. Tra chi approva le manovre, chi voleva rimanessero e chi sperava in qualche soldino in più, le cifre per Huijsen e Soulé sono importanti.

Soulé-Roma, Huijsen-Bournemouth: cifre e prospettive

Partiamo dal talento argentino, che nella prima parte della stagione scorsa aveva trascinato il Frosinone quasi al ridosso della zona Europa, prima del crollo e della retrocessione. Il classe 2003 è un Dybala in miniatura, pronto a mettersi al suo fianco per trascinare la Roma a nuovi successi. Per Soulé 26 milioni subito, 4 di bonus (2 facili e 2 difficili), e il 10% sulla futura rivendita.

Troppo? Troppo poco? Direbbe Alessandro Borghese. In generale è un affare che accontenta tutti. I giallorossi piazzano l’investimento per il talento su cui costruire la squadra del futuro, la Juventus incassa una somma onesta e adeguata per ciò che ha mostrato finora l’argentino. Niente più Italia invece per Huijsen, che si è convinto ad accettare la proposta del Bournemouth.

Huijsen con la maglia della Juventus
Huijsen con la maglia della Juventus

18 milioni più 2 di bonus e il 10% sulla futura rivendita, il totale che il club inglese garantirà alla Vecchia Signora, per un classe 2005 decisamente promettente ma che Giuntoli ha preferito sacrificare sull’altare del mercato. Il risultato finale? 44 milioni per la Juventus puliti ed immediatamente utilizzabili, più 6 di bonus da aggiungere. Nel puzzle bianconeri mancano tre pezzi, già individuati.

Un colpo per reparto: Todibo, Koopmeiners, Adeyemi

La porta è sistemata, con Szczesny chiamato a farsi da parte con l’arrivo di Di Gregorio, e serve un colpo per reparto per consegnare a Thiago Motta una squadra da scudetto. Per la difesa all-in per Jean-Clair Todibo, il nome al momento più vicino a vestire il bianconero nella prossima stagione.

La Gazzetta dello Sport, parla di prestito tra i 5 e i 10 milioni, con diritto di riscatto, trasformato in obbligo a condizioni piuttosto facili, che porterebbe il totale dell’affare a 30-35 milioni. Nuova call nelle prossime ore e affare che va verso la chiusura all’inizio della prossima settimana, con il francese che ha rifiutato il West Ham per aspettare la Juventus. A centrocampo, neanche a dirlo, partirà l’assalto a Teun Koopmeiners.

Koopmeiners con la maglia dell'Atalanta
Koopmeiners con la maglia dell’Atalanta

Accordo a 4,5 milioni per 5 anni trovato da tempo, ma il braccio di ferro tra Atalanta e Giuntoli ancora non trova un vincitore: bianconeri che si spingono fino a 40-45 milioni, Dea che si tappa le orecchie per offerte sotto i 60. E in attacco? Con anche Chiesa in bilico, serve nuova linfa e, sfumato Sancho, l’obbiettivo è Karim Adeyemi. Contatti positivi col giocatore già avvenuti, con il Borussia Dortmund che chiede 35 milioni.

Huijsen e Soulé sboccheranno la situazione? Una mano la possono dare certamente, ben consapevoli che i 44 milioni incassati finora non basteranno per tutto. Ai tifosi bianconeri non resta che fidarsi di un Giuntoli che sta dimostrando di sapere dove mettere le mani. Sì il sacrificio di due giovani talenti e potenziali crack, ma con il preciso obbiettivo di costruire una Juventus grande; nel gioco, nei risultati e nel famoso DNA Juve.