La 22a giornata di Serie A sorride a un’Inter che si è trovata l’occasione apparecchiata ancora prima di dover agire. Una Juventus generosa ha permesso ai nerazzurri non solo di tornare in vetta, ma di farlo con lo scontro diretto all’orizzonte e una partita in meno sulla coscienza. Dall’altra parte di Milano, invece, battuta di arresto per un Milan di Pioli che ancora deve capire cosa chiedere a questa stagione. Il denominatore comune? 11 metri che avrebbero potuto cambiare il destino del fine settimana calcistico.
Milan e Fiorentina inciampano, Inter e Atalanta ringraziano
Un Milan che fatica a trovare la sua dimensione in questa annata viene fermato sul pareggio da un Bologna che, invece, ha ben chiare le proprie idee. Un risultato in costante discussione su cui non compare il peso di due rigori. Il primo, sul momentaneo 0-1 felsineo, ha visto Giroud ipnotizzato Skorupski.
Il secondo, invece, con Theo Hernandez protagonista, si è infranto sul palo quando le squadre stanziavano sull’1-1. Se l’esito dei penalty fosse stato differente, il match sarebbe forse potuto cambiare, ma è anche vero che, in entrambi i casi, sono stati seguiti da una pronta reazione degli uomini di Pioli e dai gol dei rossoneri.
Ben diverso, invece, è l’equilibrio che avrebbe potuto spostare il tiro dagli 11 metri fallito da Nico Gonzalez. Un’Inter in versione cortomuso, infatti, ha affrontato la trasferta di Firenze tenendosi stretta la rete di Lautaro al 14′. Un gol che, in ogni caso, non ha lasciato dormire sonni tranquilli Inzaghi, che, al 76′ ha visto davanti a sé la possibilità che tutto si riaprisse, che tutto fosse da rifare. Penalty per la Fiorentina, con l’argentino a sfidare Sommer.
Non è weekend per i rigoristi e il tiro debole è terminato tra le mani dell’estremo difensore e con esso è giunto il +1 in classifica dell’Inter sulla Juventus e il +8 sui rivali cittadini. Un rigore mancato che si tinge ancor di più di nerazzurro, con l’Atalanta che approfitta del passo falso commesso dalla Fiorentina e si gode così il quarto posto in solitaria.