Dalle tribune del Marakana di Belgrado, durante Stella Rossa-Milan, sarebbero piovuti insulti razzisti ai danni di Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese sarebbe stato colpito per le sue origini bosniache, con il club serbo che si è scusato in un comunicato.
Tifosi entrano nello stadio: fischi a Manzdukic, insulti a Ibrahimovic
Nonostante i divieti imposti dalle autorità locali, durante Stella Rossa–Milan alcuni tifosi della squadra di casa sono riusciti ad entrare nel Marakana di Belgrado. Nel corso della partita si sono sentiti distintamente fischi rivolti al croato Mario Mandzukic, ma ad esser insultato pesantemente sarebbe stato Zlatan Ibrahimovic, seduto in panchina per tutti i 90 minuti.
I tifosi entrati nello stadio hanno preso di mira Ibrahimovic a causa delle sue origini da parte di padre, bosniaco musulmano costretto a lasciare la patria con la madre croata, scegliendo la Svezia, e Malmo in particolare, come luogo dove ricominciare. Proprio a Malmo poi sarebbe nato e cresciuto Zlatan Ibrahimovic.

Le scuse della Stella Rossa per gli insulti razzisti a Ibrahimovic
Il pesante insulto razzista rivolto a Ibrahimovic da parte dei tifosi serbi sarebbe stato “sporco balija“, come riporta Il Giornale, un riferimento discriminatorio proprio nei confronti delle sue origini bosniache. Lo svedese è riuscito a mantenere la calma, non cadendo nelle provocazioni, rimanendo voltato verso il campo e non degnando i “tifosi” nemmeno di uno sguardo. La Stella Rossa nel frattempo, attraverso un comunicato ufficiale del club, ha condannato severamente le pesanti offese rivolte all’attaccante del Milan.
“La Stella Rossa condanna fermamente le offese rivolte a Zlatan Ibrahimovic“, si legge sul sito della società serba, “Abbiamo fatto di tutto perché ci fosse un’organizzazione all’altezza della partita fra due grandi squadre, e non consentiremo che un singolo primitivo getti una macchia sulla tradizionale ospitalità del nostro Paese. Ci scusiamo nella maniera più sincera per l’episodio“, riporta Il Corriere dello Sport. Da capire adesso se la UEFA, come già successo in altre occasioni, aprirà un’indagine sulla vicenda, con la Stella Rossa che potrebbe rischiare gravi sanzioni.