Nella giornata di ieri 29 gennaio è venuta a mancare a soli 65 anni una delle firme più iconiche dello sport italiano Roberto Perrone. Il giornalista, sarebbe stato portato via da una brutta malattia breve e fulminante. Il giornalista nato a Rapallo, inizia la sua esperienza lavorativa con la redazione genovese del quotidiano l’Avvenire, iniziando ad occuparsi di cronaca sindacale. Nel 1981 viene assunto al Giornale, ed è li che “abbandona” la sua Liguria per trasferirsi a Milano.
La svolta arriva nel 1989, quando inizia la sua collaborazione con la redazione sportiva del Corriere della Sera, dove si occuperà di calcio, tennis e nuoto. Per il Corriere ha seguito tutti i più importante avvenimenti sportivi: le olimpiadi, i Mondiali di calcio e i maggiori tornei di tennis. Col giornale milanese collaborò per 16 anni fino al 2015, quando andò in prepensionamento dopo la finale della Juventus a Berlino. Il giornalista, non ha mai nascosto l’amore per la sua terra e per il Genoa, sua squadra del cuore.

Roberto Perrone: dalla biografia di Buffon al ricordo di Vialli
L’ultimo pezzo di Roberto Perrone è stato in ricordo di un altro grande uomo di sport scomparso il 6 gennaio di quest’anno, Gianluca Vialli. Ricordo, che è uscito sul Corriere dello Sport, una delle ultime case che lo avevano accolto negli ultimi anni. Il giornalista, oltre ad essere un grande esperto ed appassionato di sport, scriveva anche di gastronomia, sua altra grande passione.
Oltre ad essere un uomo di sport, il giornalista ligure era anche un romanziere di successo e un bravo gastronomo. Infatti, ha collaborato anche con Guida Ristoranti Espresso. Amico di diversi sportivi, dalla Pellegrini a Gianluigi Buffon, (gli atleti che ha amato maggiormente) oltre a Federer e allo chef Paul Bocuse di Lione. Del capitano del Parma scrisse anche la biografia nel 2010, biografia che raccolse un gran successo.