In una giornata pazza in cui cadono o frenano tutte le big in corsa per il quarto posto in Serie A non riesce ad approfittarne il Milan, bloccato dalla Salernitana sul pareggio. Allo stadio Giuseppe Meazza, nel Monday Night della 26a giornata, termina 1-1 con Stefano Pioli che non approfitta degli scivoloni di Inter, Lazio e Roma per agganciare il secondo posto, mantenendo sostanzialmente la classifica invariata.
In una partita dura, fisica e molto aperta è il Diavolo ad avere il controllo del gioco e dei ritmi, rischiando forse più del previsto soprattutto nel primo tempo. Nota al merito per la Salernitana per essere riuscita a tornare in partita dopo il vantaggio del Milan con il colpo di testa di Giroud, specialità della casa, riagguantando il pareggio nella ripresa con Dia. 1-1 poi difeso fino al termine del match non senza qualche spavento finale.
Milan, occasioni sprecate e tanta sfortuna
L’occasione era ghiottissima per la risalita in classifica, nel fortino di un San Siro sold-out per il Milan mancano i tre punti e i motivi sono essenzialmente due: imprecisione sotto porta e parecchia sfortuna. Nell’arco dei 90 minuti si vede una squadra paziente, in attesa del varco giusto, non facile contro una Salernitana così organizzata difensivamente. Le occasioni nel primo tempo arrivano soprattutto da palle inattive e da iniziative sulle fasce: da corner la meravigliosa rovesciata di Giroud alta di poco.
La mossa tattica di Pioli è un Brahim Diaz molto accentrato e più vicino all’attaccante francese, lasciando molto spazio di manovra a Saelemaekers sulla destra, da cui arriveranno molti cross interessanti. Più spenta invece la fascia sinistra, vero e proprio motore nei meccanismi rossoneri con Theo Hernandez e Rafael Leao. In particolare il portoghese paga un raddoppio costante apportato da Bohinen o Daniliuc in aiuto a Mazzocchi.
Il gol e le mosse di Pioli nella ripresa
Dopo aver rischiato di passare due volte in svantaggio, per la più antica legge del gol, il Milan si porta avanti. Lo fa sul tramonto del primo tempo, ancora da calcio da palla inattiva e ancora con Olivier Giroud, uno dei migliori nei primi 45 minuti. Verso l’ora di gioco, dopo il pareggio campano, Pioli inserisce nella mischia Ibrahimovic, Origi e De Ketelaere, aumentando fisicità e centimetri, rinunciando però alla qualità di Leao e Diaz.
Le occasioni per la vittoria in ogni caso arrivano sempre da traversoni. Nella prima è bravo Ochoa a respingere il tocco di Origi di petto a pochi centimetri dallo specchio, nella seconda c’è tanta sfortuna perché dopo l’intervento in acrobazia di Florenzi, tornato in campo con il Milan dopo il lungo infortunio, prima Gyomber devia come può, poi Kalulu finito a terra nella mischia salva di fatto la rete con il braccio sulla linea di porta. La Goal Line Technology evidenzia il mancato superamento completo del pallone.
Salernitana, difesa di ferro per Paulo Sousa
Il canovaccio tattico della gara è chiaro fin dalle prima battute del match: attesa e ripartenza per una Salernitana attenta e vigile con Ochoa e la sua linea di difesa a tre. Sul pressing alto nasce la prima palla gol, con Kastanos che si ritrova da solo in mezzo all’area e a porta praticamente sguarnita, rivelandosi però troppo macchinoso nella preparazione al tiro facendosi sporcare la conclusione.
Sousa preferisce nell’XI titolare la velocità di Dia alla fisicità di Piatek e la scelta paga: prima l’ex Villarreal va vicino al gol scippando Thiaw a centrocampo, facendosi ipnotizzare però a tu-per-tu con Maignan. Al 61′ arriva la rete da attaccante puro, raccogliendo il cross basso di un instancabile Bradaric da sinistra. L’inserimento di Bonazzoli e Piatek insieme non paga e la squadra granata fatica nel finale a crearsi altre occasioni, se non un tiro da fuori del polacco.
Ciò che salta all’occhio però è sicuramente la solidità difensiva. Da quando è approdato sulla panchina della Salernitana Paulo Sousa ha subito solo 3 gol in 5 partite, mantenendo la rete inviolata per 3 partite. Una resistenza che ha permesso ai campani di staccare il terzultimo posto occupato dal Verona, anche se il +7 non deve far rilassare troppo gli animi a 12 partite dal termine della stagione.
Corsa Champions a rilento: anche il Milan frena
Che fosse una giornata di Serie A anomala già lo si era capito venerdì sera, 10 marzo, con il match d’apertura fra Spezia ed Inter vinto inaspettatamente dai liguri per 2-1. Poi, nell’ordine, pareggia la Lazio a Bologna, l’Atalanta in piena crisi perde ancora con il Napoli e cade anche la Roma nel rocambolesco 3-4 contro il Sassuolo.
Nonostante l’occasione fosse imperdibile frena in ultimo anche il Milan con la Salernitana, un 1-1 che aumenta inevitabilmente i rimpianti per non aver dato la scossa giusta alla corsa Champions che ora vede 4 squadre racchiuse in soli 4 punti. Chi ne esce sorridente è sicuramente la Juventus, che riduce ancor di più il suo gap con le prime 6, in attesa di una sentenza definitiva sulla questione 15 punti di penalizzazione.