La rivincita di Gareth Southgate. Si potrebbe riassumere così la seconda semifinale di EURO 2024 tra Olanda ed Inghilterra, che ha visto trionfare la Nazionale dei Tre Leoni, che sarà quindi l’avversario della Spagna nella finale di domenica. Il 2-1 del Westfalenstadion ha portato la firma, quasi del tutto inaspettata, di Ollie Watkins, che ha ribaltato l’iniziale vantaggio Orange, mandando in visibilio i tifosi inglesi con il gol vittoria al 90′.
Un Europeo giocato da subito al di sotto delle possibilità fornite dalla qualità della rosa e le critiche ricevute potranno così essere scacciate da una vittoria in quel di Berlino. Anche in semifinale l’Inghilterra non ha brillato come qualcuno si aspetterebbe, anche se ha espresso molto probabilmente la miglior prestazione del torneo, compattandosi ancora una volta dopo lo schiaffo del gol a freddo che avrebbe potuto compromettere l’andamento del match.
Dal canto suo invece l’Olanda non ha molto da rimproverarsi, avendo raccolto anche più di quello che ci si poteva aspettare ai nastri di partenza. Certo, una miglior chiusura di de Vrij sugli sviluppi del gol di Watkins ed una maggiore prudenza di Dumfries in occasione del rigore concesso avrebbero forse permesso un finale diverso, Koeman ha saputo tirare fuori il massimo dalla propria Nazionale.
Ad un passo dal sogno dell’ultimo atto la delusione non può mancare, ma le giocate di Gakpo, un po’ in ombra nella serata di Dortmund, ed il talento scintillante di Xavi Simons saranno il punto da cui ripartire. Gli Orange hanno dimostrato compattezza e qualità, fattori fondamentali per una squadra che dopo anni complicati ha voglia di tornare alla ribalta e guarda con ottimismo ai Mondiali del 2026.
Il coraggio paga
Dalla rovesciata di Bellingham contro la Slovacchia al 95′ a questo gol di Watkins al 90′, passando per la lotteria dei rigori con la Svizzera. L’Inghilterra non ha sicuramente espresso quanto potrebbe fino a questo momento, ma il carattere e la determinazione nel non mollare mai sono stati i marchi di fabbrica di questa Nazionale e nella serata del Wesfalenstadion a prendersi la copertina non può non essere Southgate.
Da sempre sotto la lente d’ingrandimento nonostante la capacità di collezionare due finali consecutive agli Europei, una semifinale ed un quarto di finale ai Mondiali, rispettivamente nel 2018 e nel 2022, l’ex difensore si è così preso la sua rivincita. Dopo la pioggia di critiche degli scorsi giorni da parte della stampa, il CT inglese ha spiazzato un po’ tutti quando verso la fine del secondo tempo ha avuto il coraggio di cambiare due dei suoi uomini più rappresentativi, lasciando in campo un Bellingham piuttosto spento.
Per prevalere su un’Olanda organizzata serviva qualcosa che andasse fuori dagli schemi e che avrebbe anche potuto avere conseguenze devastanti. Fuori Foden, tra i più positivi ed intraprendenti, e Kane, con Palmer e Watkins a sostituirli, in quella che sembrava poter essere l’ennesima mossa azzardata, rivelatasi però azzeccata e vincente, con il trequartista del Chelsea ad imbucare per l’attaccante dell’Aston Villa, rovinando il finale a chi stava già pregustando i supplementari.
“Lo giuro sulla vita dei miei figli, sono entrato con Palmer e al momento del cambio gli ho detto: ‘Ora entriamo e mi servi l’assist per il gol'”. Destino o meno, le parole a fine gara di Watkins sanciscono una volta di più la volontà dell’Inghilterra di prendersi la finale e di tornare a giocarsi quel trofeo sfuggito tre anni fa per colpa dell’Italia a Wembley e grazie al quale Southgate potrebbe finalmente far pace con le critiche.