Inter, arriva la sosta: il percorso di Dumfries, tra conferme ed incertezze

Con la sosta che permette la messa in scena dei Mondiali in Qatar 2022, l'Inter può iniziare a tirare le somme: un'analisi sulla prima parte di stagione di Denzel Dumfries

Francesca Rofrano
10 Minuti di lettura

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La prima lunga sosta è arrivata. In questa occasione molte squadre dei maggiori campionati e sicuramente anche quelle di Serie A, possono approfittare del momento di pausa per tirare le somme di questo prima trance stagionale. Tra tutte le formazioni, sicuramente, spunta l’Inter di Simone Inzaghi, in cerca di una soluzione per far sì che i conti tornino a quadrare. I troppi punti persi durante il percorso, soprattutto contro le altre big del campionato, sono ormai irrecuperabili; ciò che si può rivedere e salvare, invece, è l’approccio ad una gara che diventa importante in termini di scontri diretti. L’inizio di stagione altalenante ha fatto sì che alcuni dei giocatori non siano riusciti ad offrire prestazioni all’altezza. Il reparto più in difficoltà è senza ombra di dubbio la retroguardia. Invalicabile e protagonista del diciannovesimo scudetto dell’Inter sotto la guida di Antonio Conte, inizia a mostrare più di qualche segno di cedimento. Skriniar, de Vrij e Bastoni sono tra i diretti responsabili di una fase difensiva troppo fragile tanto che, con 22 gol subiti, i nerazzurri si piazzano al primo posto come peggior difesa tra le prime dieci in classifica.

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Delusione Inter
Delusione Inter @ImageSport

A non aver abbassato la guardia troppo spesso, invece, sono gli esterni di centrocampo utilizzati nel 3-5-2 di Simone Inzaghi. Giocatori che hanno permesso, in molte occasioni, di sfondare il muro di alcune avversarie temibili. Una buona percentuale dei gol segnati infatti arrivano proprio da Dumfries e Dimarco, due pedine diventate fondamentali nello scacchiere tattico del mister piacentino. Proprio l’olandese è tra gli esterni quello che ha fornito ai compagni più assist e ha partecipato più frequentemente alle occasioni da gol. Ora lui, pronto a disputare il Mondiale con la sua Olanda insieme al connazionale e compagno di reparto all’Inter Stefan de Vrij, ha l’opportunità di scaldare i motori e farsi trovare pronto al ritorno sui campi di Serie A a gennaio. Proprio come dichiarato da lui stesso ai microfoni di Hot Parool: “Il Mondiale è l’occasione per fare tabula rasa. Siamo arrivati agli ottavi di Champions League, ma in campionato siamo stati troppo incostanti“.

Denzel Dumfries, Inter
Denzel Dumfries, Inter

Denzel Dumfries, da risorsa di mercato a indispensabile

Arrivato in Italia con il pesante fardello di sostituire Achraf Hakimi, Dumfries si sta dimostrando all’altezza delle aspettative anche se, a causa di evidenti differenze a livello tecnico, per l’Oranje può essere difficile raggiungere quello che per un periodo è stato il marocchino nei cuori dei tifosi della Beneamata. Mettendo in mostra le sue qualità, il classe 1996 si è preso carico di quel ruolo “maledetto” in casa Inter, partecipando alla vittoria della Supercoppa italiana e della Coppa Italia nella sua prima stagione in nerazzurro. Nonostante il suo sia stato tra i nomi più caldi attorno ai quali si è svolta la sessione di calciomercato dell’Inter, il giocatore è rimasto comunque a Milano, rendendosi centrale nel portare avanti il progetto interista. La sua determinazione e soprattutto l’intenzione di mettersi a disposizione della squadra hanno fatto sì che Dumfries diventasse un punto cardine della formazione di mister Inzaghi, disputando ben 17 partite tra Serie A e Champions League, partendo dal primo minuto.

Leggi anche: Inter arriva la sosta: il percorso di Skriniar, dalle sirene di mercato alla fascia da capitano

La prima partita in campionato contro il Lecce segna l’inizio super positivo di questa prima parte di stagione di Denzel Dumfries. Nella partita disputata al Via del Mare, il numero 2 interista si rende protagonista prima di un’azione pericolosissima conclusa con il pallone a scheggiare il palo, poi della rete della vittoria. Con fare quasi cinico, l’olandese si fa trovare sotto porta e approfitta di un rimpallo per piazzare la palla alle spalle di Falcone, regalando la vittoria all’Inter al 90’+5′. Una rete segnata all’ultimo respiro che fa comprendere a tutti che Denzel ha messo da parte le fantomatiche trattative di mercato e che vuole continuare a fare il bene dell’Inter. Inzaghi lo premia; come successo già durante la passata stagione, Dumfries diventa titolare, quasi inamovibile.

Miretti e Dumfries, Juventus-Inter
Miretti e Dumfries, Juventus-Inter @ImageSport

Un inizio lento, l’Inter fatica: Dumfries c’è

Le prime giornate in Serie A, quindi, procedono spedite. Oltre alla vittoria meritata contro il Lecce, l’Inter fa faville anche nella prima in casa al Giuseppe Meazza. La tifoseria è entusiasta ed ognuno dei giocatori presenti in campo vuole dimostrare di poter apportare il giusto contributo alla causa. Lukaku e Lautaro ritrovano l’intesa vincente dopo un anno di separazione, Correa e Calhanoglu sbaragliano lo Spezia portando l’Inter alla vittoria. La partita di Dumfries, sebbene non sia stata incorniciata dalla presenza del suo nome sul tabellone, è comunque di rilievo. Oltre a rendersi pericoloso in più occasioni, svettando sui calci d’angolo e punizioni battuti dal turco, ha impostato un’ottima fase difensiva, neutralizzando nella maggior parte delle occasioni le incursioni avversarie provenienti dalla fascia. La partita successiva però, diventa quella che segna il prosieguo della stagione interista.

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Denzel Dumfries, Inter
Denzel Dumfries, Inter

Con la Lazio arriva la prima grande disfatta, quella che mette in discussione quanto di buono fatto fino a quel momento. Tutta l’Inter arranca, la retroguardia cede e di conseguenza anche Dumfries fatica nell’offrire un apporto più sostanzioso alla fase difensiva. L’olandese soffre la superiorità fisica di Milinkovic-Savic e compagni; in più momenti Zaccagni surclassa l’avversario mettendo in difficoltà la corsia di destra. Tuttavia, grazie anche alla sua caparbietà, riesce a concedere un assist perfetto a Lautaro, pronto a toccare il pallone e a farlo finire in rete. Le occasioni però non finiscono qui: prima della sua uscita dal campo l’Oranje tenta di spiazzare Provedel su cross perfetto di Dimarco, certezza anche lui dell’Inter. Il portiere avversario però non si fa trovare impreparato e sventa quel potenziale 2-2. Una serie di eventi poco fortunati continuano poi a susseguirsi, sottraendo fiducia alla squadra di Inzaghi, Dumfries incluso.

Inter, arriva la sosta: il percorso di Dumfries, tra conferme ed incertezze
Dumfries Inter

La centralità di Dumfries: tra Serie A e Champions League

La stagione prosegue tra alti e bassi in campionato, mentre l’Inter di Simone Inzaghi si prepara ad affrontare le sfide di Champions League. Niente da fare contro il Bayern Monaco che risulta una spanna superiore alla Beneamata, però, nel momento in cui i nerazzurri volano in Repubblica Ceca per affrontare il Viktoria Plzen sembrano pronti a dare una prima importante scossa ad una squadra insofferente. La formazione scende in campo con la grinta giusta e Dumfries sembra rianimato, tanto da riuscire a segnare il gol, ancora una volta, della vittoria. L’Inter continua ad alternare momenti di disfatta ad altri in cui torna ad essere una squadra temibile in Europa. Le prestazioni dell’organico tuttavia non soddisfano totalmente la tifoseria nerazzurra. Il cammino dell’ex PSV rispecchia totalmente quello dei suoi colleghi e, nonostante la quasi assoluta titolarità sulla fascia destra sia in Serie A che oltre i confini italiani, mister Inzaghi si ritrova a preferire il jolly Matteo Darmian. Una soluzione studiata dal piacentino sia per far rifiatare la freccia olandese, sia per sostenere la squadra con un maggior lavoro volto alla fase difensiva: un compito che l’italiano svolge da sempre in maniera consapevole ed efficace.

Inter, arriva la sosta: il percorso di Dumfries, tra conferme ed incertezze
Dumfries Davies Inter Bayern Monaco

La centralità di Dumfries però non viene messa in discussione quando la partita richiede un’intensità maggiore in fase offensiva, come ad esempio nell’ultima partita prima della sosta, proprio contro una diretta avversaria: l’Atalanta. La vittoria di Bergamo ha ridato credibilità a tutto l’ambiente Inter. Inzaghi deve approfittare della sosta per rimettere in piedi la sua squadra proponendo solide idee di gioco e portando tutti i giocatori a pari condizione atletica. Partito alla volta del Qatar, Dumfries deve continuare a mettere in mostra quanto di buono fatto finora malgrado le mille difficoltà affrontate. L’obiettivo scudetto sembra lontano, ma l’olandese ha ancora la possibilità di tornare alla Beneamata e contribuire nuovamente all’assalto della Coppa Italia e della Supercoppa Italiana.

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