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L’Inter si prepara ad affrontare l’ultimo appuntamento di Serie A contro la Sampdoria, con la sfida che andrà in scena il 22 maggio, alle ore 18:00. Sfida questa, che si svolgerà in contemporanea a quella tra Sassuolo e Milan, che servirà a decretare la squadra Campione d’Italia; nel frattempo, è arrivato il momento di tirare le somme di questo campionato e a tal proposito la Lega Serie A ha comunicato gli MVP della stagione 2021/2022, che hanno visto protagonista per quanto riguarda il ruolo di centrocampista, Marcelo Brozović.
Non che ci fossero grossi dubbi sul fatto che il calciatore croato avesse disputato una stagione sensazionale, essendo stato anche quest’anno il maestro d’orchestra del centrocampo nerazzurro e pedina insostituibile per Simone Inzaghi. Insieme a lui, la Lega Serie A ha premiato il centravanti del Napoli Victor Osimhen come Migliore Under23, mentre per i rispettivi ruoli il portiere del Milan Mike Maignan, il difensore del Torino Gleison Bremer ed il centravanti della Lazio Ciro Immobile.
Come si legge sul sito ufficiale della massima divisione italiana: “Le classifiche sono state redatte tenendo conto delle analisi evolute di Stats Perform, realizzate a partire dai dati tracking registrati con il sistema Hawk-Eye. Il sistema di rating, brevettato nel 2010 con K-Sport e validato scientificamente, considera non soltanto i dati statistici e gli eventi tecnici, ma anche i dati posizionali. Ciò permette di analizzare aspetti cruciali come il movimento senza palla e dunque i movimenti ottimali, le scelte di gioco, il contributo all’efficienza tecnica e fisica della squadra, che permettono una valutazione oggettiva e qualitativa della prestazione. Per il calcolo finale sono state considerate tutte le partite disputate in Serie A TIM (ad esclusione della 38ª giornata)“.
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Non sono mancati poi i complimenti dell’amministratore delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo, dettosi molto soddisfatto dell’imprevedibilità di questo campionato, che fino all’ultima giornata non ha un vincitore: “Sta per giungere al termine una stagione equilibrata ed incerta come non si vedeva da anni, con tutti i verdetti in bilico fino all’ultima giornata. Il merito di tutto questo è soprattutto degli splendidi interpreti che in campo hanno offerto uno spettacolo ricco di partite entusiasmanti e di giocate individuali spettacolari. Ringraziamo in particolare questi cinque campioni che si sono distinti nei rispettivi ruoli per qualità tecniche, personalità e impegno, e tutti i Club, i tecnici e gli atleti che hanno emozionato i milioni di tifosi che seguono con passione le nostre competizioni da ogni parte del mondo”.
L’arrivo di Brozović
È l’inverno del 2015 quando Marcelo Brozović fa le proprie valigie dalla Dinamo Zagabria e sbarca a Milano con la formula del prestito con obbligo di riscatto, nell’Inter allora allenata dall’attuale tecnico dell’Italia Roberto Mancini. Il calciatore croato, distintosi in nazionale per il proprio rendimento, nelle sue prime stagioni in nerazzurro altalena prestazioni convincenti ad altre deludenti, alternandosi tra il ruolo di trequartista e mezzala, ma fa il vero salto di qualità dopo l’arrivo di Luciano Spalletti, oggi tecnico del Napoli, il quale decide di impiegarlo in mediana, davanti alla difesa.
In realtà, proprio il tecnico di Certaldo è decisivo per la permanenza del croato, che nella sessione di calciomercato invernale del 2018 sembra essere ad un passo dal trasferimento al Siviglia, con l’ex PSG Javier Pastore che invece si sarebbe dovuto unire all’Inter. Il destino vuole che l’arrivo del calciatore argentino salti e che l’allenatore nerazzurro si opponga al trasferimento dell’ex Dinamo Zagabria, che così prolunga la propria permanenza nella società di Viale della Liberazione.
Insomma, Brozović sembra avere un gran talento inespresso e questo non fa che aumentare le aspettative dei tifosi su di lui, che non riescono ad accettare un rendimento incostante. L’11 marzo del 2018 c’è l’episodio della svolta: l’Inter affronta il Napoli nella 28ª giornata di campionato e Spalletti decide di affidare ad Epic Brozo il ruolo di regista, tra lo stupore generale del pubblico, che lo aveva visto rivestire diversi ruoli del centrocampo, ma mai quello davanti alla difesa. Nonostante il risultato di 0-0, la sensazione che si percepisce da subito è che il croato si trovi a proprio agio in un ruolo più responsabilizzato, nel quale è lui a dover dettare i tempi di gioco della squadra, tra azioni in entrata e in uscita.
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Brozović tra Conte ed Inzaghi
Se Luciano Spalletti ha il merito di aver avuto l’intuizione che ha svoltato la carriera del “coccodrillo” Marcelo Brozović, così soprannominato in virtù di quanto successo in una sfida di Champions League contro il Barcellona, nella quale il croato si era letteralmente sdraiato dietro la barriera per evitare che la palla passasse, l’ex allenatore nerazzurro Antonio Conte ha quello di aver migliorato il classe 1992 soprattutto dal punto di vista del rendimento. Titolare indiscusso del tecnico salentino, l’ex Dinamo Zagabria sotto l’ala di Conte è maturato sotto tutti i punti di vista, diventando un giocatore imprescindibile prima per gli schemi dell’attuale tecnico del Tottenham e poi per quelli di Simone Inzaghi.
Soprattutto nella stagione 2021/2022, per il tipo di gioco proposto dal tecnico piacentino è stato evidente come Brozović risulti una pedina insostituibile per il gruppo nerazzurro, che quando ha dovuto affrontare degli appuntamenti (tra febbraio e marzo) senza il croato, è apparso spaesato, quasi come se avesse perso il proprio comandante, una vera e propria bussola: fortunatamente per i tifosi, l’assenza di Brozović si è limitata solo a poche partite.
Un premio meritato quello conferito al croato, fresco di rinnovo del contratto fino al 2026, con adeguamento dell’ingaggio a 6 milioni di euro più bonus, a dimostrazione di quanto l’Inter conti sulle prestazioni del proprio comandante, che da esubero nel 2018 è passato ad essere un vero e proprio elemento imprescindibile. L’Inter con lui in campo è più serena e riesce ad amministrare con tranquillità la costruzione dal basso, dove Brozović è sempre presente per dettare i tempi di gioco e favorire lo sviluppo di manovre offensive, facendo da legatura tra difesa e attacco.
Lo stesso Brozović è ormai legato all’Inter da un legame indissolubile, come lui stesso ha dichiarato dopo il rinnovo: “Sono davvero molto contento di aver prolungato il mio contratto con l’Inter. Volevo fortemente questo rinnovo e la Società lo sapeva. Non ho mai voluto parlare con nessun’altra squadra per rispetto dell’Inter e dei suoi tifosi. Ringrazio la Società e ripeto, oggi sono davvero contento. Ho sempre detto ai miei agenti che non avrei voluto parlare con nessun altro club a meno che l’Inter mi avesse detto che non avrebbe voluto rinnovarmi il contratto“. Adesso non resta che attendere l’appuntamento contro la Sampdoria, dopodiché bisognerà già rimboccarsi le maniche in vista della nuova stagione.