Per raccontare Taribo West è fondamentale riavvolgere il nastro di ben 28 anni. L’approdo del difensore roccioso avvenne proprio nel 1995, in un anno in cui il calciomercato dell’Inter si scatenò come non mai. E tra acquisti e cessioni, l’arrivo dell’uomo con 12 anni in meno scrisse una storia insolita, anche simpatica, composta di aneddoti e clamorosi colpi di scena. Grazie ad un sorriso inconfondibile, al fisico possente e alla presenza di una foga agonistica senza eguali, il nigeriano si ambientò subito nella Milano nerazzurra.
Guidato, come spesso ammise egli stesso, dalla voce di Dio, il nigeriano divenne un elemento indimenticabile nella storia dell’Inter. Fu Marcello Lippi, allora allenatore della Beneamata, a ritagliargli un posto al centro della retroguardia, in virtù delle confidenze fatte dal difensore. Un passato, quello con il club nerazzurro, impossibile da dimenticare, soprattutto dopo l’uscita di scena del medesimo, qualche anno più tardi, direzione Milan. Ma questo è un altro racconto. Nel frattempo, buon compleanno Taribo West.

Inter, Taribo West e il rapporto con Dio
Il rapporto con Dio, ecco come si può racchiudere l’intera carriera calcistica di Taribo West. Arrivato nel calciomercato dell’Inter nel lontano 1995, il nigeriano con le treccine mise subito davanti ciò che più lo legava al calcio. Una fede che, secondo quanto raccontò, gli permise di intraprendere la carriera nel mondo del pallone. Fu lo stesso Lippi a confidare quanto il difensore, allora nerazzurro, credesse che il suo ruolo fosse deciso dalle credenze e dall’alto. Lui doveva giocare e stare al centro della difesa e così fu.
In generale, il difensore nigeriano dimostrò di essere all’altezza del suo compito, anche se qualche anno più tardi finì nella lista dei cedibili. Pronto sempre a sperimentare nuove avventure, Taribo West oltre ad accasarsi tra le file del Milan accettò anche la chiamata del Derby County volando in Inghilterra, stagione in cui trovò un suo discreto equilibrio. Nella sua attività da professionista anche Partizan Belgrado e Paykan di Teheran, l’ultima squadra in cui disputò e salutò il calcio alla veneranda età di 45 anni.
Inter, Taribo West e i 12 anni in meno
Tratto da una storia vera. Si narra che quando Taribo West si presentò alle visite mediche delle squadre con cui decise di giocare dichiarò ben 12 anni in meno. A rivelarlo fu l’ex presidente del Partizan Belgrado al Daily Mail confermando il fatto che nonostante il nigeriano avesse 40 anni, mentiva sulla vera età dicendo di averne 28. Un vero e proprio giallo, a tinte chiaro scure, perché ancora oggi non si sa bene quale sia l’effettivo anno di nascita del difensore. Nemmeno Wikipedia e Google si sono messe d’accordo.
Certo, se i 40 anni all’epoca avessero rappresentato la reale annata di nascita del nigeriano, oggi spiazzerebbe la capacità del difensore nell’aver mostrato un’invidiabile condizione fisica, anche negli ultimi anni di attività. Una grande forza atletica la sua che con la giusta veemenza, talvolta domata, si è rivelata spesso determinante nelle squadre in cui ha militato. Compagini in cui ha dimostrato come l’età a volte possa rappresentare solo un semplice numero. Quindi buon compleanno Taribo West, che siano 48 o 60.