L’ingresso in campo per l’arrembaggio finale dell’ultima partita contro la Roma poteva rievocare gli spettri dell’esordio con la maglia dell’Inter per Kristjan Asllani, che circa un anno fa debuttò coi nerazzurri proprio contro la compagine giallorossa: il risultato? 77 minuti di apnea ed apprensione, con la rosa capitolina che – non certo per colpe dirette dell’albanese – sbancò San Siro col punteggio di 1-2. Ecco, probabilmente quell’Asllani è un lontano ricordo anche per Simone Inzaghi, che dopo 13 presenze stagionali della propria squadra ha già inserito in campo l’ex Empoli 8 volte.
Le gare disputate sono le medesime di quelle del primo anno con la Beneamata, ma a cambiare è il minutaggio e la fiducia con cui Inzaghi sta coccolando Asllani: tre gare in altrettanti appuntamenti in Champions League per il regista, andato in difficoltà probabilmente solo nella notte con la Real Sociedad. Infine, la gestione dell’allenatore piacentino dipende logicamente anche dallo stato di benessere di Calhanoglu, da cui comunque l’albanese sta apprendendo molto: esempio lampante è il lancio millimetrico al minuto 81′ per Dimarco. Quella sventagliata ad aprire il campo ha certamente favorito la rete del definitivo 1-0 siglato Thuram. E così, l’Inter si aspetta un sempre più coinvolto Asllani.