Inter, da Handanovic a Lautaro: Top e Flop delle prime giornate di Serie A

Dopo sette giornate di Serie A è giunto il momento di tirare le somme sull'inizio campionato dell'Inter: da un Handanovic in difficoltà al sempre più centrale Lautaro Martinez

Francesca Rofrano
9 Minuti di lettura

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Le prime giornate di Serie A son volate e siamo già arrivati alla fine della prima pausa che tiene le squadre lontane dai campi per permettere ai giocatori di dedicarsi totalmente alle proprie nazionali. I primi pronostici per questo campionato italiano 2022/23 sono stati completamente ribaltati. Le squadre più in forma del campionato viaggiano veloci e ad ora, Napoli e Atalanta sono a quota 17 punti, entrambe con zero sconfitte in archivio. Ciò che stupisce è il momentaneo sesto posto e la situazione attuale dell’Inter: soltanto 12 punti guadagnati, 4 vittorie e 3 sconfitte che pesano come un macigno sulla testa del tecnico Inzaghi e dei suoi ragazzi. Il problema però non si limita al campionato in sé e per sé, infatti, è da tenere in considerazione anche l’avvio traballante in Champions League.

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Sanchez e Vidal, due giocatori di esperienza, hanno salutato la Beneamata, durante la sessione di calciomercato estiva. Per il resto, la piazza interista non può che apprezzare la campagna acquisti portata avanti dalla dirigenza, nonostante i controlli UEFA e la famosa sostenibilità messa in atto dall’amministratore delegato Beppe Marotta. Simone Inzaghi ha goduto, almeno inizialmente, del ritorno all’Inter di Romelu Lukaku ed ha dato il benvenuto alla classe di Mkhitaryan e alla freschezza di Bellanova ed Asllani che tuttavia ancora non hanno avuto modo di mettersi in mostra.

Inter Esultanza
Inter Esultanza

Tra le paure e la voglia di rischiare, alcuni dei nerazzurri hanno continuato ad offrire prestazioni all’altezza, altri invece, si son limitati a svolgere il proprio compito, a volte beccandosi anche gravi insufficienze in pagella. Con questa premessa, ci viene più facile stilare una classifica dei calciatori in casacca nerazzurra, o per meglio dire, di quelli che sono i Top ed i Flop dell’Inter in questo inizio stagione.

Nicolò Barella e Lautaro Martínez
Nicolò Barella e Lautaro Martínez

Inter, gli irrefrenabili: Lautaro e Barella al TOP

Questo, forse, per l’Inter è stato uno degli inizi più deludenti degli ultimi anni. Tra tutti, probabilmente, quelli che nonostante le difficoltà sono riusciti a mettersi in mostra e confermarsi come fondamentali partita dopo partita sono Lautaro Martinez e Barella. Simone Inzaghi si è affidato a loro delegandogli il ruolo di trascinatori, un compito ben recepito da parte di entrambi. Il nazionale azzurro continua a tenere salde le redini del centrocampo della Beneamata conquistandosi in molte occasioni il plauso di tutto lo Stadio Meazza. Il centrocampista può già vantare due gol e due assist in 7 partite di Serie A, un dato che è tra i più rincuoranti di tutta la rosa nerazzurra. Se poi si pensa al gol su punizione contro l’Udinese, un tiro che scavalca la barriera per finire direttamente all’incrocio, non si può far altro che piazzarlo direttamente nei TOP dell’Inter. Citazione necessaria e quasi scontata anche per Marcelo Brozovic, collega di reparto di Barella e faro della manovra nerazzurra.

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Lautaro (Inter)
Lautaro (Inter)

Lautaro Martinez, anche se con meno foga rispetto lo scorso inizio campionato, sta dimostrando di essere sempre di più un giocatore imprescindibile per l’undici di Inzaghi. Imprevedibile, veloce e scattante, ha già messo in archivio 3 gol ed un assist. Se riuscisse a trovare il gol anche in Champions League, allora, ancora una volta, si guadagnerebbe un posto nella lista dei giocatori più influenti di tutta la Serie A. Attualmente, il Toro ancora non ha una spalla forte come compagno di reparto e le rotazioni degli attaccanti intorno a lui lo portano a modificare la sua identità più volte anche durante un solo match. La sua caparbietà, comunque, rimane una conditio sine qua non per tutto l’ambiente Inter.

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Acerbi, Inter
Acerbi, Inter

Acerbi e Dimarco, tra conferme e sorprese

Se uno ormai è un difensore navigato e di esperienza, l’altro sta imparando a farsi trovare pronto in ogni situazione in cui viene richiesto il suo aiuto sul campo. Francesco Acerbi, arrivato all’Inter nell’ultimo giorno di calciomercato a disposizione tra gli scetticismi più disparati, in realtà si sta ergendo a punto di riferimento della retroguardia di Inzaghi, in un momento in cui il tridente Skriniar, de Vrij e Bastoni, fatica a trovare la propria posizione sul campo. Siamo sicuri che l’ex Lazio diventerà un giocatore centrale per il tecnico piacentino e per questo, anche per infondergli ancora più fiducia, si merita un posto tra le stelle nerazzurre per l’inizio di questa Serie A.

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“Te l’ho promesso da bambino, per sempre ti sarò vicino”. Sul fatto che Federico Dimarco sia interista vero non abbiamo dubbi. Basta ricordare il momento in cui, dopo la finale di Coppa Italia contro la Juventus, si è improvvisato capo ultras della Curva Nord. Ma il suo attaccamento alla maglia è evidente anche e soprattutto nel modo in cui si pone sul campo. Grinta, dribbling ed un mancino ben educato sono le caratteristiche principali che lo fanno diventare uno dei difensori più pericolosi di Serie A. Inzaghi non è mai riuscito a fare a meno di lui: da titolare o a partita in corso il numero 32, per il tecnico, diventa un’arma in più per portare scompiglio nella formazione avversaria.

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Bastoni, difensore Inter
Bastoni, difensore Inter

Inter, da Bastoni ad Handanovic: la retroguardia trema

Dopo sette partite di Serie A e due di Champions League è abbastanza prematuro indicare chi finisce direttamente tra i Flop della stagione dell’Inter. Però, se c’è un capitolo che ha fatto più discutere in questo avvio di campionato è sicuramente quello legato al reparto difensivo. Skriniar, de Vrij e Bastoni sembrano gli uomini più in difficoltà della squadra; i tre hanno concesso un complessivo di 13 gol, contando anche quelli subiti in Europa. I sentori che qualcosa non stesse andando propriamente nel verso giusto sono apparsi questa estate durante le amichevoli di precampionato. Che sia colpa delle voci di mercato o di un semplice periodo no, lo slovacco e i colleghi, dopo questa sosta devono tornare ad essere quel muro invalicabile per la sicurezza tra i pali di Handanovic e ovviamente per affrontare al meglio le restanti gare.

Handanovic, Inter
Handanovic, Inter

Parlando di Samir Handanovic, si sa, anche per i supereroi arriva il momento di affrontare le difficoltà. Questa Serie A 2022/23 non è iniziata con il piede giusto, ma è comprensibile per l’estremo difensore dell’Inter accusare la stanchezza di oltre 700 partite disputate, di cui 446 giocate indossando la maglia meneghina. I nerazzurri devono ristabilire le gerarchie e l’arrivo di Onana a Milano sicuramente desta qualche preoccupazione in più al capitano. Per tutti questi motivi elencati, non sarebbe giusto piazzare Handanovic direttamente tra i Flop. Ci riserviamo quindi di rimandarlo ad ottobre, sperando che ritorni ad essere il leader di cui la squadra nerazzurra ha bisogno.

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