Parlare del futuro di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter alla vigilia di una delicatissima semifinale di Champions League contro il Milan non è forse l’idea migliore del secolo. Eppure, vorremmo provarci lo stesso perché il possibile avvenire del tecnico italiano è sempre stato elemento di grande discussione. Talvolta, anche in maniera esagerata. Sia quando le cose per i nerazzurri stavano prendendo una brutta piega sia ora che la situazione sembra iniziare a sorridere all’ex allenatore della Lazio.
Fondamentale, prima di tutto, rimarcare come la permanenza di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter sia legata alla Champions League. Quest’ultima, intesa non solo come competizione dove la Beneamata è ancora impegnata ma anche in termini di qualificazione per la prossima stagione. Tutto o quasi, infatti, passerà dal posizionamento finale dei nerazzurri in campionato e dal doppio Euroderby che andrà in scena allo stadio Meazza a partire da mercoledì 10 maggio.
Inter, effetto montagne russe: paura ed adrenalina
La stagione dell’Inter è stata un continuo sali e scendi di emozioni. Praticamente come andare su delle montagne russe con i nerazzurri che, in campionato, hanno avuto degli inaspettati momenti di vuoto mentre, in Champions League, sono riusciti a mantenere la lucidità arrivando fra le prime quattro squadre d’Europa. Difficile capirne le così grandi differenze ma sicuramente un Napoli che fin da subito ha preso il largo può essere una spiegazione (anche se non una scusante valida).

D’altronde, l’Inter è per antonomasia – come recita il suo celebre motto – una squadra “pazza”. Ha bisogno di provare delle forti emozioni per sentirsi viva. Tifosi, giocatori e società hanno vissuto sulla propria pelle le stesse sensazioni di paura ed adrenalina che si provano durante un giro sulle montagne russe. Paura perché, fino a qualche settimana fa, la situazione in Serie A non era delle migliori con la squadra del presidente Zhang che era uscita dalle prime 4 posizioni della classifica. Adrenalina, invece, per il bisogno di rimontare in campionato ma anche per i vari passaggi di turno nella Coppa dalle Grandi Orecchie.
Adesso, però, siamo entrati nella fase decisiva della stagione e mister Simone Inzaghi sa quanto sia importante scendere dalle montagne russe e centrare gli obiettivi stagionali. In palio ci sono una storica finale di Champions League, un quarto posto da mantenere e il futuro della società nerazzurra. Tra cui, quello del suo allenatore e di alcuni giocatori come Romelu Lukaku il cui avvenire è più incerto che mai. Il Chelsea, infatti, deve ancora valutare se cedere definitivamente il giocatore belga all’Inter o se farlo restare dalle parti di Stamford Bridge.
Inter, ecco il cambio di passo: finale di stagione infuocato
Non sappiamo di chi sia il merito, probabilmente di Simone Inzaghi e del suo staff – dato che quando le cose andavano male le responsabilità erano loro – ma nelle ultime settimane l’Inter ha letteralmente cambiato passo. Dopo le pesanti sconfitte contro Spezia, Juventus, Fiorentina e Monza, inframezzata dal pareggio esterno contro la Salernitana, sono arrivate 4 vittorie in fila tra cui quelle importantissime contro Lazio e Roma.

Un rendimento – degno di quanto ci si aspettava dalla Beneamata ad inizio stagione – che ha permesso ai nerazzurri di ritornare nelle prime quattro posizioni della classifica. Tuttavia, il quarto posto è tutt’altro che al sicuro con 6 squadre – dal secondo al settimo posto della classifica – che lottano per i tre posti rimanenti validi per giocare la prossima Champions League.
Per questo motivo, l’Inter di Simone Inzaghi non può permettersi di staccare il piede dall’acceleratore in un finale di stagione che si preannuncia infuocato. All’orizzonte, la doppia sfida europea contro il Milan, un complicato calendario in Serie A con due big match – contro Napoli ed Atalanta – nelle ultime quattro giornate e una finale di Coppa Italia da giocare contro la Fiorentina il prossimo 24 maggio all’Olimpico di Roma.
Inter, il brano perfetto per Simone Inzaghi: “Che Sarà”
“Che sarà della mia vita chi lo sa? So far tutto o forse niente, da domani si vedrà” recita un famoso brano dei Ricchi e Poveri che sembra calzare a pennello con la storia di Simone Inzaghi sulla panchina dell’Inter. Più che della sua vita – non è il caso di essere così estremisti – la domanda che tutti si pongono è, in effetti, cosa sarà del suo futuro? Resterà sulla panchina interista oppure sarà addio? Ad oggi, molto probabilmente, non lo sa neanche la dirigenza nerazzurra.

L’ago della bilancia potrebbe farlo proprio la Champions League, competizione che quest’anno ha dato tante gioie ai nerazzurri. Un’impronosticabile – ad inizio stagione – finale ad Istanbul il prossimo 10 giugno ed un piazzamento tra le prime quattro in campionato potrebbero salvare la panchina di Simone Inzaghi. In caso contrario, con nessuno dei due obiettivi raggiunti, le chances di restare all’Inter potrebbero essere molto basse. Per ora solo supposizioni. D’altronde, chi conosce il proprio futuro? Nessuno, Di certo non gli allenatori.

Seguici su Google News
Resta aggiornato con tutte le ultime notizie di calcio e calciomercato