- Continua a leggere sotto -
Robin Gosens, esterno sinistro nerazzurro, si racconta in una lunga intervista a 11Freunde in cui parla delle esperienze passate e di quella attuale all’Inter. Nel primo passaggio il tedesco si sofferma sulle emozioni che può trasmetterti un grande stadio o una grande competizione: “Penso che ogni tifoso di calcio conosca quel momento di pelle d’oca quando entri in uno stadio in cui non sei stato per la prima volta e sei completamente sbalordito”.
Il tedesco si sofferma poi su una partita in particolare, Liverpool-Atalanta, e dichiara: “L’esperienza più emozionante è stata nella fase a gironi di Champions League, trasferta di Liverpool, nel mezzo della pandemia, quindi senza spettatori. Ho comunque potuto immaginare i fan che cantavano a squarciagola ‘You’ll Never Walk Alone’ davanti ai sedili vuoti. Anfield è sicuramente una delle sedi più importanti del calcio europeo”.
L’esperienza all’Inter e il gol nel derby di Coppa Italia
Nell’intervista Gosens parla anche dello stadio nel derby di ritorno di Coppa Italia vinto per 3-0 dai nerazzurri: “La più commovente esperienza allo stadio per me è stata il Derby della Madonnina, quando si è giocato Inter–Milan, valevole per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, in un San Siro che per la prima volta dall’inizio della pandemia era tutto esaurito. Quando abbiamo preso l’autobus per lo stadio, era quasi impossibile passare perché i tifosi avevano letteralmente bloccato la strada. In quel momento ho iniziato a capire cosa significasse per loro il derby. Quando sono uscito per riscaldarmi, sono rimasto senza parole: ho visto qualcosa che non avevo mai sperimentato prima. San Siro può essere vecchio, ma direi che ci sono pochi stadi che possono creare un’atmosfera così speciale in una giornata come questa”.
Nella gara il gol del 3-0 porta proprio la firma del tedesco, a tal proposito l’esterno afferma: “Giocavamo in casa, era tutto nerazzurro tranne la curva dei tifosi milanisti. Si cantavano canzoni, si sventolavano bandiere e io ero proprio lì in mezzo, da giocatore dell’Inter. Una pazzia totale! Una coreografia ha trasformato lo stadio in un dipinto indimenticabile. Al 70esimo minuto finalmente mi è stato permesso di giocare: l’atmosfera mi aveva reso così caldo che non vedevo l’ora di liberarmi delle mie energie. Per fortuna tutto ha funzionato perfettamente: meno di dieci minuti dopo il mio ingresso, Marcelo Brozovic è scattato sulla fascia destra, ha appoggiato la palla in area dove sono entrato io e ho schiacciato la sfera in rete. Era il gol del 3-0 e la partita era decisa. Lo stadio è esploso, pelle d’oca assoluta. E tra me e me dicevo di essere totalmente orgoglioso di essere arrivato così lontano”.