Inter, il lungo addio di Milan Skriniar: la difesa nerazzurra tra presente e futuro

Il passaggio a fine stagione di Milan Skriniar fra le fila del PSG apre molti interrogativi in merito al reparto difensivo dell'Inter: analizziamo insieme i possibili scenari per la stagione 2022/2023, con uno sguardo proiettato al futuro

Edoardo Goi Topics:
17 Min di lettura

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“Ma ogni storia ha la stessa illusione, sua conclusione, e il peccato fu creder speciale una storia normale. Ora il tempo ci usura e ci stritola, in ogni giorno che passa correndo; sembra quasi che ironico scruti e ci guardi irridendo. E davvero non siamo più quegli eroi, pronti insieme a affrontare ogni impresa: siamo come due foglie aggrappate su un ramo in attesa”

Abbiamo preso in prestito queste parole del brano “Farewell” del celeberrimo cantautore emiliano Francesco Guccini per riassumere con un tocco di struggente poesia la conclusione di quella che è stata senza dubbio la storia che maggiormente ha tenuto banco in casa Inter nella complicata finestra invernale del calciomercato 2023 da poco conclusasi: la storia dai risvolti amari, almeno per i colori nerazzurri, relativa al mancato rinnovo contrattuale del difensore slovacco Milan Skriniar.

Milan Skriniar - @livephotosport
Milan Skriniar – @livephotosport

Una storia iniziata molti mesi prima della sua poco piacevole conclusione, sviluppatasi attorno a un intreccio complicato e dai contorni spesso poco chiari, che fin dai primi giorni successivi alla chiusura del mercato estivo 2022 ha tenuto col fiato sospeso l’intero ambiente nerazzurro, speranzoso, fino alle rivelazioni di poco successive al trionfo nella finale di Supercoppa Italiana sul Milan del 18 gennaio, di poter contare anche per il futuro sul suo forte centrale difensivo.

La turbolenta querelle che ha animato fino agli ultimi istanti il calciomercato invernale dell’Inter, con Skriniar a lungo in predicato di passare ai francesi del PSG già a gennaio, ipotesi poi naufragata a causa delle offerte ritenuti insufficienti dai dirigenti del Biscione pervenute dalla società parigina, si è conclusa lasciando scontente tutte le parti in causa: il difensore slovacco passerà al PSG a parametro zero a fine stagione, con davanti a se alcuni mesi da vivere in un ambiente fattosi, giocoforza, poco sereno.

Milan Skriniar, Inter @livephotosport
Milan Skriniar, Inter @livephotosport

Milan Skriniar e l’Inter, una storia d’amore e di successi: tutti i numeri dello slovacco col Biscione

La lunga liaison fra Skriniar e l’Inter inizia nel 2017, con lo slovacco che approda in nerazzurro dopo una stagione vissuta da protagonista con la maglia della Sampdoria desideroso di testare le proprie capacità in seno a una società e una squadra che ambiscono a lottare per i massimi obiettivi sportivi possibili. È la prima Inter di Luciano Spalletti, col tecnico toscano reduce da anni importanti sulla panchina della Roma e pronto a puntare su Skriniar quale pilastro della sua difesa.

La stagione 2017/2018 vede lo slovacco mettere a referto ben 40 presenze e 4 reti, con le quali contribuisce alla conquista del 4° posto finale col quale l’Inter strappa una qualificazione alla Champions League che in casa nerazzurra mancava da ben sei stagioni. La successiva stagione 2018/2019 vede Skriniar collezionare 46 gettoni di presenza, a fronte di nessuna rete segnata, ma la svolta della sua carriera, così come della storia recente dell’Inter, è dietro l’angolo.

La stagione 2019/2020 segna infatti l’arrivo sulla panchina del Biscione di Antonio Conte, ed è proprio col tecnico leccese che l’Inter si ripropone con convinzione ai vertici del calcio italiano, sospinta dalla verve realizzativa del neo acquisto Lukaku fino al 2° posto finale, con Skriniar che mette a referto 42 presenze prima di tuffarsi nella gloriosa stagione 2020/2021. stagione che vede l’Inter, ancora guidata da Conte, vincere il 19° scudetto della sua storia a undici anni di distanza dal precedente.

Si tratta di un successo griffato si dalle 24 reti messe a segno in campionato da uno scatenato Lukaku, ma anche da uno Skriniar sempre più leader della difesa, con 39 presenze e 4 reti messe a referto in una stagione a dir poco trionfale per l’Inter entro i patri confini. La successiva stagione, nata sotto i non certo buoni auspici derivati dal traumatico addio di Antonio Conte, sostituito sulla panchina della Benamata dall’attuale allenatore Simone Inzaghi, si rivela dolce e amara per i colori nerazzurri.

Contrassegnata dalla conquista della sesta Supercoppa Italiana ai danni della Juventus nella finale del 12 gennaio 2022, la stagione 2021/2022 vede l’Inter perdere inopinatamente uno scudetto che sembrava, a un certo punto, in cassaforte, consegnandolo fra mille rimpianti fra le mani del Milan di Pioli. Skriniar archivia comunque una stagione più che positiva, certificata dal suo attuale record di presenze, 48, e di gol, 4, con la maglia della Benamata nella singola stagione, nonché dalla conquista della Coppa Italia.

Il resto del racconto è storia dei giorni nostri: la stagione 2022/2023 vede l’Inter attualmente seconda in classifica con 40 punti a tredici lunghezze di distanza dalla capolista Napoli, ringalluzzita nella sua rincorsa ai partenopei dalla vittoria della Supercoppa Italiana ai danni del Milan ma con un ambiente uscito incupito dal calciomercato invernale proprio a causa della situazione inerente a Milan Skriniar, il cui ruolino attuale recita 27 presenze e zero goal.

Milan Skriniar, Inter @livephotosport
Milan Skriniar, Inter @livephotosport

Milan Skriniar e l’Inter, versione 2023: da capitano a congedante di lusso

Inutile negarlo: la controversia scatenatasi attorno al nome di Milan Skriniar dopo l’annuncio del mancato rinnovo contrattuale con l’Inter successivo alla conquista della Supercoppa Italiana, conclusasi col mancato rilancio da parte del PSG per il suo immediato trasferimento a Parigi che ha certificato la permanenza del difensore slovacco in seno alla Beneamata fino al termine della stagione 2022/2023, non potrà non influire, a vario titolo, sugli ultimi suoi mesi da interista.

Se, da una parte, l’incontro chiarificatore avuto dal giocatore con i rappresentanti del tifo organizzato nerazzurro sembrerebbe aver scongiurato la possibilità di pesanti contestazioni mosse nei suoi confronti nel corso dei futuri match, pace armata che potrebbe decadere nel caso le sue prestazioni non fossero giudicate sufficientemente congrue da parte dei supporters del Biscione, dall’altra il modo in cui Inzaghi potrebbe decidere di utilizzarlo sono senz’altro meritevoli di alcune considerazioni.

Lukaku e Skriniar all'Inter @livephotosport
Lukaku e Skriniar all’Inter @livephotosport

Data abbastanza per scontata la perdita della fascia di capitano indossata in occasione della finale di Supercoppa Italiana di Riyad, come già accaduto in occasione del recente derby che ha visto l’Inter prevalere di nuovo sul Milan, l’Intenzione di Inzaghi sembrerebbe essere quella di continuare a puntare fino al termine della stagione su Skriniar quale pilastro della sua difesa, anche a fronte dei numerosi impegni che attendono l’Inter nell’immediato futuro, uno su tutti gli ottavi di finale di Champions League.

Una scelta quasi obbligata per il tecnico nerazzurro, dato il rendimento stagionale quanto mai altalenante di un altro ormai ex perno della difesa interista come l’olandese Stefan de Vrij, elemento cardine del reparto arretrato nelle recenti stagioni e incappato in questa annata 2022/2023 nel suo peggior periodo all’Inter, certificato dai soli 13 gettoni di presenza incamerati; l’ennesimo rebus difensivo di una situazione che l’Inter dovrà valutare attentamente non solo per il presente, ma anche per il futuro.

Milan Skriniar, difensore dell'Inter @livephotsport
Milan Skriniar, difensore dell’Inter @livephotsport

Inter, rebus difesa: le prospettive per il finale di stagione 2022/2023

Tenuto conto delle considerazioni fin qui espresse, risulta abbastanza naturale ipotizzare che la difesa interista, da qui al termine della stagione 2022/2023, potrebbe definitivamente archiviare lo storico trio BastoniSkriniarDe Vrij per inserire nell’undici di base un giocatore fortemente voluto dal tecnico Simone Inzaghi nel corso dell’ultimo mercato estivo come Francesco Acerbi, che ha ricambiato la fiducia del tecnico con prestazioni di alto livello ogni qualvolta è stato chiamato in causa.

Acerbi, fedelissimo di Inzaghi, è giunto all’Inter in prestito dalla Lazio accolto dalle mille polemiche sollevate attorno al suo nome dai supporters nerazzurri a causa non solo della frustrazione successiva al naufragio delle trattative che avrebbero potuto portare alla corte del Biscione giocatori di grande prospettiva come Bremer e Milenkovic, ma anche per il polverone sollevatosi in seguito al convulso finale della partita LazioMilan del 24 aprile 2022.

Acerbi, Inter @livephotosport
Acerbi, Inter @livephotosport

In quella partita, vinta dal Milan grazie al goal siglato in extremis da Tonali su grave errore della difesa laziale di cui Acerbi era protagonista in campo e risultata poi decisiva per la conquista dello scudetto da parte dei Diavoli rossoneri, il difensore si fece sfuggire una risata la quale, rilanciata dalle immagini televisive, venne interpretata dai tifosi nerazzurri non come un gesto di frustrazione per la rete incassata al 92°, ma come un gesto di scarsa sportività perpetrato ai danni dell’Inter.

Una situazione non facile da affrontare, che Acerbi ha saputo raddrizzare grazie a un atteggiamento altamente professionale, concretizzatosi in prestazioni via via sempre più convincenti nelle numerose occasioni in cui Inzaghi lo ha schierato in campo per tappare le falle di una difesa apparsa fin da subito orfana del migliore de Vrij, fino a conquistarsi via via la fiducia e l’apprezzamento di tutto l’ambiente interista, compresi quei tifosi che lo avevano inizialmente accolto con aperto scetticismo.

Matteo Darmian (Inter) - @livephotosport
Matteo Darmian (Inter) – @livephotosport

Fatta salva la probabile inamovibilità di Skriniar e Bastoni all’interno del terzetto arretrato dell’Inter, con quella dello slovacco subordinata al modo in cui il suddetto saprà convincere tanto il tecnico Inzaghi quanto l’intero ambiente nerazzurro in merito alla sua affidabilità, risulta molto interessante analizzare quale sarà il possibile utilizzo degli altri difensori presenti in rosa, a partire dall’auspicato pieno recupero di de Vrij per giungere alla situazione di giocatori quali Dimarco, D’Ambrosio, Darmian e Bellanova.

Per quanto riguarda Dimarco e Darmian, la duttilità e la continuità di prestazioni dimostrata dai due giocatori nelle occasioni in cui Inzaghi ha deciso di schierarli quali esterni del suo centrocampo a cinque li pone nelle condizioni di non essere semplicemente considerati come possibili alternative ai titolarissimi nella linea a tre di difesa, permettendo a Inzaghi un importante margine di manovra anche per quanto riguarda le possibili alternative a i fin qui poco brillanti Dumfries e, soprattutto, Gosens.

Federico Dimarco, Inter @livephotosport
Federico Dimarco, Inter @livephotosport

L’abilità di risultare decisivi anche in zona goal, con Dimarco capace di trovare la via della rete già 4 volte nel corso di questa stagione, mentre il tabellino di Darmian recita 2 trasformazioni, ne fa due elementi importantissimi per presente e il futuro prossimo dello scacchiere interista, mentre la posizione di Bellanova e D’Ambrosio appare decisamente più complessa, sebbene per motivi, almeno allo stato attuale, apparentemente molto diversi.

Mentre per Bellanova, nonostante la brutta serata vissuta insieme a tutto il resto della squadra nella sconfitta per 0-1 patita dall’Inter al Meazza contro l’Empoli il 23 gennaio 2023, sembrano esserci buone sensazioni in prospettiva in merito al suo utilizzo alla bisogna, la situazione di D’Ambrosio sembra notevolmente più complicata, certificata dalle appena 8 presenze stagionali fin qui messe a referto dal difensore, per 315 minuti complessivi trascorsi sul terreno di gioco.

Matteo Darmian inseguito da Junior Messias, Inter-Milan @livephotosport
Matteo Darmian inseguito da Junior Messias, Inter-Milan @livephotosport

Inter, rebus difesa: le prospettive per il futuro del reparto arretrato nerazzurro

Data per interiorizzata la partenza di Skriniar a fine stagione in seno al Biscione, e dato per molto probabile, se non certo, il ritorno dell’Inter sul mercato all’apertura della finestra estiva 2023 in modo da poter sopperire alla di lui mancanza con un prospetto di alto profilo e di lunga prospettiva, resta da definire, per i nerazzurri e facenti fede le indiscrezioni della Gazzetta dello Sport, la situazione di alcune sue pedine difensive rivelatesi molto importanti nel corso di questa ultima stagione e non solo.

Fatta salva la situazione relativa a Danilo D’Ambrosio, il cui contratto, in scadenza nel giugno 2023, potrebbe comunque essere ulteriormente rinnovato nonostante un’età del giocatore fattasi importante, col difensore che ha raggiunto i 34 anni, grazie al comunque notevole peso da lui rivestito all’interno dello spogliatoio nerazzurro e alla comunque buona affidabilità fatta registrare nelle occasioni in cui è stato chiamato in causa, altre situazioni appaiono attualmente più delicate.

de Vrij-Inter @Livephotosport
de Vrij-Inter @Livephotosport

Fra queste situazioni delicate non figura più quella relativa a Matteo Darmian, il cui percorso per il rinnovo contrattuale si è recentemente concluso positivamente con un prolungamento fino al 30 giugno 2024. Piuttosto complicata parrebbe invece la situazione relativa a Stefan de Vrij, il quale, con un contratto in scadenza a giugno 2023, sembrerebbe poco propenso ad accettare un rinnovo al medesimo stipendio attuale, forse tentato da alcune sirene provenienti dalla Premier League inglese.

Altrettanto, se non più delicata, parrebbe la situazione relativa ad Alessandro Bastoni: sebbene il contratto dello stimato difensore nerazzurro non vada in scadenza prima del 30 giugno 2024, i molti pretendenti di cui egli godrebbe, insieme alle ottime prospettive di monetizzazione derivanti da una possibile cessione, sembrerebbero imporre all’Inter di muoversi per tempo per un rinnovo apparentemente voluto da entrambe le parti in modo da non trovarsi alle prese con un nuovo “caso-Skriniar“.

Alessandro Bastoni e Okereke in Cremonese-Inter @livephotosport
Alessandro Bastoni e Okereke in Cremonese-Inter @livephotosport

Per quanto riguarda invece Francesco Acerbi, la situazione sembrerebbe piuttosto chiara: il calciatore, giunto in prestito da una Lazio col cui ambiente, nella sua ultima stagione di permanenza, era ormai entrato in rotta di collisione, è un fedelissimo di Inzaghi, e la dirigenza interista sembrerebbe intenzionata ad esercitare il riscatto a fine stagione, magari puntando a d ottenere uno sconto sui 4 milioni di euro previsti proprio grazie alle storie tese fra il giocatore e il club di Lotito.

A tutto ciò vanno ovviamente aggiunti gli obiettivi di mercato relativi ai nomi in predicato di poter coprire la partenza di Skriniar per la stagione ventura: i nomi fatti nel corso del mercato invernale 2023 sono stati tanti, ma per sapere se davvero qualcuno fra i vari Pavard, Djalò, Smalling, Scalvini e Milenković finirà davvero per vestire la maglia nerazzurra nel futuro non potremo fare altro che attendere l’apertura del prossimo calciomercato estivo.

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