Inter, il paradosso di Onana: da protagonista nerazzurro all’esclusione con il Camerun

Le caratteristiche di André Onana si sono rivelate essere un'arma a doppio taglio: indiscutibile nell'Inter di Simone Inzaghi, ma escluso dalla rosa del Camerun a Qatar 2022

Francesca Rofrano
9 Min Read

Il mondo del calcio è in costante evoluzione, così come sono in continuo mutamento tutti i ruoli all’interno del rettangolo verde. Ogni giocatore, ora, non deve più limitarsi a svolgere un singolo compito, ma deve rappresentare più che altro un ingranaggio che si incastri alla perfezione con gli altri, al fine di creare una macchina che funzioni e che permetta, tra le altre cose, di mostrare un calcio più spettacolare e soprattutto più funzionale. Il ruolo che sta cambiando di più da qualche anno a questa parte è senza ombra di dubbio quello del portiere. All’estremo difensore non è richiesto più il solito compito di difendere i pali e limitarsi alle uscite per salvaguardare la propria porta, ma piuttosto viene pretesa una maggiore incisività sulla costruzione del gioco della propria squadra. Il portiere moderno, in fin dei conti, deve saper reggere il pressing avversario e mantenere una posizione attiva sul campo.

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Dopo una serie di anni passati con un giocatore che incarna alla perfezione la linea del portiere tradizionale, decisivo con le prese, ma con meno capacità podaliche, l’Inter ha deciso di intervenire nella sessione di calciomercato per trovare un sostituto che sia sì all’altezza delle prestazioni di Samir Handanovic, ma che all’occasione, sappia gestire con maggiore efficacia e sicurezza un’uscita fuori dalla propria area, partecipando alla manovra della squadra. Ed è così che il tecnico Simone Inzaghi e l’amministratore delegato Beppe Marotta hanno messo gli occhi su André Onana, un giocatore con l’Inter nel destino.

Onana, Inter
Onana, Inter @ImageSport

Onana all’Inter: da riserva a titolare

L’inizio di stagione di André Onana all’Inter può essere visto come un percorso in salita, il cui panorama vale decisamente tutta la fatica. Approfittando della scarsa condizione atletica di Samir Handanovic, in affanno già nella parte finale della scorsa annata, il giocatore è riuscito a prendersi un posto da titolare dapprima in Uefa Champions League e poi anche in Serie A, sradicando così l’assoluta titolarità dello sloveno. Il percorso per guadagnarsi la fiducia dell’ambiente Inter, ma soprattutto quella di mister Simone Inzaghi, non è stato sicuramente facile, ma il camerunense ha dimostrato sin da subito di avere grinta e soprattutto di essere dotato di grande spirito di disponibilità ed iniziativa. Il suo esordio in occasione della partita contro il Bayern Monaco ha messo in mostra tutte le qualità del nuovo arrivo. A discapito delle due reti subite, Onana è riuscito a salvaguardare la sua squadra da un naufragio forse troppo severo per l’andamento generale della gara: il suo debutto, infatti, si è concluso con circa 18 interventi, riuscendo a sbattere le porte in faccia a Sadio Mané più di una volta.

André Onana
André Onana

L’iniziale alternanza tra i due portieri, vista da subito come una mancanza di polso da parte del tecnico nerazzurro, si è dimostrata in realtà una scelta azzeccata nel lungo periodo; la titolarità dello sloveno in Serie A e del camerunese in Champions ha fatto sì che le gerarchie venissero stabilite per merito. Un meccanismo messo in atto anche per evitare di sovraccaricare di eccessive aspettative il giovane ex Ajax, evitando così di creare una situazione che avrebbe potuto portare ad un “Radu bis“. Le caratteristiche sia tecniche che caratteriali di Onana, però, hanno permesso a Simone Inzaghi di affidarsi a lui per la difesa dei pali anche in Serie A, con la prima da titolare in occasione di SassuoloInter.

Leggi anche: Inter, Inzaghi spiazzato dall’esclusione di Onana: escluso dal Camerun per motivi disciplinari

Onana: per l’Inter certezza, delusione per il Camerun

Le prestazioni sui campi sia della Serie A che della Champions League, sicuramente hanno influito sull’ennesima convocazione di Onana con la nazionale del Camerun in occasione dei Mondiali in Qatar 2022. La sua presenza nella rassegna iridata appare però quasi come scontata: è lui infatti il portiere titolare degli ultimi anni della formazione africana. Dopo una prima partita giocata contro la Svizzera e la successiva sconfitta dei Leoni Indomabili avvenuta per mano di Embolo, sembra che qualcosa si sia letteralmente inceppato nei meccanismi camerunesi. Ed infatti, a pochi minuti prima del fischio d’inizio della seconda gara, contro la Serbia, è stata diffusa la notizia dell’esclusione di Onana dalla formazione del CT Rigobert Song.

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Onana, Camerun
Onana, Camerun

Secondo quanto riportato da Fabrizio Romano, i motivi delle divergenze tra portiere e allenatore sono da ritrovarsi proprio nel modo di giocare troppo rivoluzionario del numero 24. Il coach avrebbe infatti richiesto al suo giocatore di abbandonare il suo stile in favore di una più tradizionale visione di gioco; il rifiuto del giovane interista, a seguito di questa richiesta per tener fede alle sue idee, avrebbe portato il giocatore a finire fuori rosa, con la conseguente decisione dello stesso di abbandonare direttamente il Qatar. Al termine del match contro la Serbia, finito per 3-3 con la titolarità tra i pali del Camerun di David Epassy, il CT ha dichiarato: “La squadra è più importante dell’individualità. Onana è un giocatore importante, ma siamo in una competizione difficile e so cosa fare. Ci vogliono rispetto e disciplina, lui voleva andarsene e noi abbiamo accettato.”

Il paradosso di Onana

La vicenda tra Onana e la nazionale camerunense sembra essere un vero e proprio paradosso. Ciò che è stato richiesto al giocatore dal commissario tecnico Song è appunto l’esatto opposto di ciò che lo ha fatto diventare il protagonista tra i pali nerazzurri. La dinamicità e l’esplosività, caratteristiche fondamentali per il calcio moderno, si sono rivelate essere un’arma a doppio taglio per lo stesso portiere. Tuttavia, come già detto in precedenza, le caratteristiche che vengono ricercate in un portiere al giorno d’oggi sono quelle di una continua partecipazione al gioco, di riuscire ad impostare le prime azioni e di essere in grado di difendere l’area che si viene a creare tra la porta e la linea difensiva. Guardando le ultime statistiche dei maggiori campionati, si può notare come nella grande maggioranza dei casi, il portiere, durante il corso di un match, tenda ad effettuare più gesti tecnici con i piedi, piuttosto che in presa. Per questo motivo, risulta imprescindibile un continuo allenamento ed utilizzo della tecnica podalica da parte di un estremo difensore.

Andrè Onana, Inter
Andrè Onana, Inter

Onana, cresciuto con questo credo sin dai tempi della Samuel Eto’o Academy, anche nel corso di questa prima stagione all’Inter ha dimostrato di poter essere decisivo grazie a questa sua propensione alla fase offensiva. Basti pensare all’incredibile gesto tecnico in occasione del match al Camp Nou contro il Barcellona quando, il camerunese ha lanciato in profondità il suo compagno Lautaro Martinez che, facendosi beffa della difesa blaugrana, ha poi servito l’assist perfetto per Gosens e la momentanea rete del vantaggio. L’evoluzione tra i pali della Beneamata è stata accolta senza neanche troppe difficoltà, ma la verità è che la rivoluzione dovrebbe essere accolta da tutti. Anche da chi, forse, non ha ancora intenzione di voltare pagina.

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