Archiviate le prime uscite stagionali sul campo della Serie A tra vittorie meritate e sconfitte deludenti, l’Inter è pronta a debuttare anche in Champions League. Quest’anno avverrà tutto nel modo più veloce possibile; le partite della fase a gironi verranno disputate tutte nel giro di poco più di un mese, per dare poi largo spazio alla parentesi dei Mondiali in Qatar che verranno disputati dal 20 novembre al 18 dicembre. In occasione dei sorteggi, l’urna di Istanbul non si è rivelata particolarmente clemente nei confronti dei nerazzurri. Inserita nel girone C, per potersi fare strada tra le gli stadi europei, la Beneamata si ritrova nella condizione di dover battere Viktoria Plzen, Barcellona e Bayern Monaco.
L’armata tedesca allenata da Julian Nagelsmann si presenta il 7 settembre a San Siro per dare il via ufficialmente alla nuova avventura dell’Inter di Simone Inzaghi. L’intenzione è quella di provare quanto meno a ripetere il cammino nella competizione europea dello scorso anno uscendo agli ottavi di finale contro il Liverpool. I nerazzurri però, questa volta si ritrovano a fronteggiare una delle squadre più titolate al mondo, che dalla sua fondazione nel 1900 ha collezionato ben 14 trofei internazionali, 6 dei quali portano l’incisione della Champions League. I giochi quindi sembrano presto fatti, ma nulla è perduto. I tifosi possono ancora aggrapparsi alla storia recente dell’Inter: in quella magica notte di Madrid, proprio contro il Bayern Monaco, il principe Milito sigla una doppietta che conduce la squadra meneghina di diritto in cima al tetto d’Europa.
Il nuovo Bayern Monaco
L’ultima vittoria per il Bayern Monaco nella competizione europea risale alla stagione 2019/20. I tedeschi, allora guidati da Flick, sono riusciti ad affermarsi per 1-0 sul PSG di Tuchel con la rete siglata da Kingsley Coman. I campioni d’europa però, non si sono ripetuti nel corso della Champions League 21/22 che li ha visti fermarsi ai quarti di finale battuti dal Villarreal. La squadra che affronterà l’Inter sarà totalmente diversa rispetto alle precedenti. La sessione estiva di calciomercato, infatti, ha portato grossi cambiamenti all’interno della formazione di Nagelsmann. E quello più importante, che nessuno si sarebbe mai immaginato, riguarda proprio un attaccante, anzi l’attaccante.
Robert Lewandowski ha lasciato il Bayern Monaco dopo quasi otto anni di onorato servizio tra le fila dei bavaresi. Un giocatore in grado di spostare gli equilibri in attacco e capace di segnare 35 gol in Bundesliga. Il trasferimento al Barcellona, per circa 50 milioni di euro, è stato uno dei più discussi di questa estate. Però, il destino dell’ex Borussia Dortmund è destinato a incrociarsi nuovamente con quello dei Die Roten il 13 settembre in occasione della seconda giornata della fase a gironi di Champions League. A prendere il posto di Lewa, è arrivato Sadio Mané, ex Liverpool, anche lui con una discreta esperienza internazionale. Il senegalese si è subito inserito negli schemi tattici di Nagelsmann segnando 3 gol in tre partite.
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Le tattiche di Nagelsmann
Julian Nagelsmann è un allenatore moderno, che ha deciso di utilizzare la tecnologia a proprio favore per promuovere il miglioramento della squadra che allena senza snaturare però il modo di giocare. Sin dal suo arrivo sulla panchina del Bayern Monaco, l’ex allenatore di Lipsia e Hoffenheim ha deciso di tenere fede al modulo utilizzato dal suo predecessore Flick, schierando quindi abitualmente il 4-2-3-1 adattabile ai suoi giocatori molto fisici propensi ad affrontare una fase offensiva di qualità. Simone Inzaghi deve studiare attentamente l’avversario e trovare le soluzioni tattiche giuste per far fronte al rapido possesso palla e alle verticalizzazioni continue ed aggressive imposte da Nagelsmann.
Nonostante il modulo di base sia appunto il 4-2-3-1, l’allenatore del Bayern Monaco trova spesso il modo di cambiare la disposizione dei propri interpreti in campo a partita in corso dopo aver preso le adeguate misure alla squadra avversaria. Con una facilità a tratti disarmante i bavaresi riescono a pressare molto alti pur rimanendo sempre compatti facendo affidamento soprattutto sul grande lavoro di Pavard e soprattutto su quello di Alphonso Davies, uno di quelli che ha rivoluzionato l’idea del terzino nel calcio giocato.
Kimmich e poi Muller si occupano della gestione e della costruzione del gioco che passa tra i piedi di Sané, solito ad accentrarsi per lasciare le corsie libere e permettere le incursioni dei laterali. Il peso offensivo poi, non è sicuramente cambiato con l’addio di Lewandowski. Anzi: sin dall’inizio della stagione il Bayern si è reso protagonista di grandi goleade, l’ultima contro il Viktoria Köln in occasione del match valido per il passaggio ai sedicesimi di finale della Coppa di Germania.
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Inter-Bayern Monaco: le soluzioni per battere i tedeschi
Simone Inzaghi si ritrova con l’arduo compito di arginare gli attacchi tedeschi e di provare a far male lì dove il Bayern Monaco presenta anche solo una minima lacuna. Tra i tanti pregi della squadra di Nagelsmann che tende a giocare un calcio quasi da Play-Station volto maggiormente all’attacco, si può trovare un piccolo difetto in fase difensiva. Infatti, i difensori centrali non sono dotati di particolare tecnica e tendono ad andare in affanno nel momento in cui la squadra perde palla. Per questo motivo la chiave per far male i bavaresi porta il nome di Lautaro Martinez, giocatore veloce ed abile nell’1 contro 1.
Con l’assenza di Lukaku, out per infortunio, il tecnico nerazzurro ha l’occasione per schierare in coppia con il Toro uno tra Dzeko e Correa. Il bosniaco porta in campo decisamente più forza fisica rispetto all’ex Lazio, che però a sua volta potrebbe risultare un’arma vincente per la sua imprevedibilità. Matthijs de Ligt, il nuovo difensore del Bayern Monaco, li conosce bene entrambi avendo giocato con la Juventus in Serie A; non sarà difficile per il classe ’99 trovare il modo giusto per tenere a bada le loro incursioni. Inzaghi, inoltre, ha a sua disposizione dei giocatori molto tecnici come Calhanoglu e Brozovic che hanno il compito di interdire il gioco asfissiante dei tedeschi, ma non solo. La soluzione vincente da mettere in atto è quella di arrivare a tirare in porta con il minor numero di passaggi possibili, evitando così le pressioni avversarie e battendo Manuel Neuer sul tempo.
Non è una sfida facile ed Inzaghi è chiamato a compiere le scelte giuste per provare a ribaltare ogni tipo di pronostico. Per poter giocare a viso aperto contro il Bayern Monaco di Nagelsmann, l’Inter uscita sconfitta dal Derby di Milano, deve mettere da parte la delusione ed imparare dai propri errori: solo così facendo, le probabilità che la Beneamata possa continuare la corsa europea in Champions League si alzano esponenzialmente.