Inter, Inzaghi ha il suo regista: Calhanoglu pilastro del centrocampo

L'Inter di Simone Inzaghi passa il turno in Champions League contro il Porto: all'Estadio Do Dragao, Hakan Calhanoglu è stato il mattatore della gara

Davide Romiti Topics:
3 Min di lettura

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Il cammino delle italiane in UEFA Champions League sta dando ottimi frutti, avendo seminato bene durante le stagioni precedenti e nei gironi. La serata di martedì 14 marzo ha visto esultare l’Inter di Simone Inzaghi al termine dei 90′ dell’Estadio Do Dragao, avendo pareggiato contro il Porto. Il match di andata, vinto dai nerazzurri per 1-0 al Giuseppe Meazza di Milano, è bastato per superare il grande ostacolo rappresentato dal club portoghese, abile negli anni a compiere diversi sgambetti alle big.

Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu, Inter @livephotosport
Lautaro Martinez e Hakan Calhanoglu, Inter @livephotosport

Uno dei calciatori che hanno giocato meglio e sono stati importanti per il passaggio al turno successivo, oltre all’estremo difensore, André Onana e l’esterno olandese Denzel Dumfries, è stato di certo Hakan Calhanoglu. Il turco è stato il vero mattatore del match. Le statistiche mostrano che la precisione dei passaggi è stata del 96,6% su 28 dialoghi tentati. I tocchi del pallone ammontano a 49 e i contrasti a terra vinti sono stati ben 4, utili a fermare le avanzate portoghesi.

L’Inter sul profilo Twitter ufficiale

Inter, Inzaghi lo ha reso centrale: il ruolo di Calhanoglu

Con Simone Inzaghi alla guida dell’Inter, Calhanoglu ha provato diversi ruoli, passando da fare il trequartista a giocare come mezzala, finendo per essere il regista perfetto. La fluidità di gioco che il turco riesce a proporre le mette in alto nella classifica dei mediani dell’anno, almeno in Serie A, forse al pari di Stanislav Lobotka, autore di un’annata strabiliante fino ad ora con il Napoli.

Hakan Calhanoglu, Inter @livephotosport
Hakan Calhanoglu, Inter @livephotosport

Le voci che lo danno via da Milano alla fine dell’anno potrebbero non essere veritiere, soprattutto se le prestazioni rimangono ad un livello alto come accaduto nel 2023. In assenza di Marcelo Brozovic, il n° 20 si è preso in mano le chiavi del centrocampo. Le statistiche dei gol e degli assist sono di certo diminuite data la distanza dalla porta avversaria, ma ne ha giovato tutto il resto della rosa. Il merito va ad Inzaghi, allenatore che ha abbassato il baricentro del calciatore rendendolo un grande regista.

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