Ci sono partite che valgono, talvolta, l’intera stagione, non solo per l’importanza del risultato finale ma anche in virtù di una storia che sin dagli albori caratterizza il calcio italiano. Tra queste, il derby d’Italia che mai come quest’anno ha portato con se polemiche e malcontento. L’incontro tra Inter-Juventus pare sia diventato oramai una questione di mano, in virtù del curioso parallelismo che ha visto convolte la formazione Women e maschile di ambedue i club. Ma cosa è accaduto?

Come la trama di qualsiasi trailer d’azione, con il colpo di scena finale, Inter-Juventus è diventato il derby delle polemiche. Non che non lo fosse ma quest’anno, a ragion veduta, ha superato qualsiasi aspettativa. A causa dello stesso risultato, una vittoria, seguita anche dalla medesima modalità in cui il pallone entra in rete. Quando la realtà supera l’immaginazione, oserebbe dire qualcuno. Strane coincidenze direbbe qualcun altro. Di fatto, c’è solo un dato: Inter-Juventus è sempre più una questione di mano.

Inter-Juventus, da Kostic a Sembrant: un braccio di troppo
Il derby d’Italia non finisce mai. Ma stavolta non si parla della gara disputata il 19 marzo e che ha visto la Juventus di Allegri imporsi 0-1 contro l’Inter. Oggi, ciò che più risuona relativo a uno degli scontri più caratteristici del calcio italiano, è la vittoria delle Women di mister Montemurro contro le nerazzurre guidate da Guarino. Nulla di strano se non fosse che in entrambi i match ciò che più ha caratterizzato il risultato finale è stato un braccio di troppo, usato volontariamente, o non, da Kostic e Sembrant.

Un aneddoto curioso, non privo ovviamente di polemiche, ma quelle non sono mai mancate. Quello che invece non è venuto meno è un risultato che come nel match della Juventus di Allegri contro l’Inter si è rivelato determinante. Ad onor di cronaca le Women di Montemurro hanno vinto 3-1, ma la rete che ha sbloccato l’incontro è stata viziata proprio da un braccio di troppo, che ha permesso di far ribadire alle spalle del portiere avversario il tiro di Sembrant. E sì, come quando la realtà supera l’immaginazione.