Grandi rivali da sempre, nel terreno di gioco come in panchina, Inter e Juve tornano ancora una volta in campo per stabilire chi è il vincitore di quello che viene chiamato “Derby d’Italia”. Domani sera, 19 marzo, ore 20:45 andrà in onda una delle sfide più sentite e seguite dai tifosi, sullo sfondo lo stadio San Siro di Milano. L’attenzione non è rivolta solamente alle squadre, ma anche alle tese panchine dove nuovamente si incontrano Simone Inzaghi e Massimiliano Allegri.

Per il tecnico nerazzurro si tratta del secondo anno alla guida del club milanese, diversamente per l’allenatore bianconero è il settimo anno alla panchina della Vecchia Signora, ad eccezione di un biennio sabbatico tra il 2019 e il 2021, preceduto da cinque gloriosi anni dal 2014 al 2019. In questo match , i nerazzurri puntano ad accorciare le distanze con la capolista Napoli che stacca di 18 punti e cavalca verso lo scudetto, mentre i bianconeri continuano la loro scalata dopo la penalizzazione che lo scorso gennaio li ha portati dove fa più fresco, a -15.
Inzaghi-Allegri: il primo incontro
Il primo incontro è come il primo appuntamento, o è un successo o un completo fallimento: per gli allenatori di Inter e Juve, la prima volta risale ad aprile 2016. Il tecnico piacentino aveva preso in mano le redini della Lazio da pochi mesi, dopo l’esonero di Stefano Pioli e il grande confronto si gioca all’Allianz Stadium. Apre le danze Mandzukic segnando un punto sul tabellone al 39’, nulla è perduto, ma l’allenatore biancoceleste non ha fatto i conti con la “bestia”: con una doppietta Dybala chiude la partita 3-0.
In realtà, i più attenti sanno che la prima occasione in cui Inzaghi e Allegri condividono il campo risale alla stagione 2008/2009. Ma la partita si gioca su piani differenti: per Simone in campo, come attaccante biancoceleste, quando entra al 70’ in sostituzione a Rocchi, mentre Max guarda la partita dalla panchina, alla guida di un Cagliari che sbaraglia una Lazio completamente in bambola, portando a casa la partita per 4 a 1.

Inzaghi-Allegri: i numeri
Pragmatico e vincente, così lo definisce Il Corriere dello Sport, ha conquistato 13 titoli nella sua carriera da allenatore, 6 scudetti (uno con il Milan e 5 consecutivi con la Juve), 3 Supercoppe, 4 Coppe Italia: questo è Massimiliano Allegri, sul podio degli allenatori più vincenti del club bianconero, dal 2019 è entrato nella Hall of Fame del calcio italiano.
Più esteta Simone Inzaghi, con Lazio e Inter ha dimostrato di poter fare grandi cose, se la squadra è in forma ed è sul pezzo. Ha iniziato a collezionare trofei con le giovanili biancocelesti vincendo 2 Coppe italiane e una Supercoppa, poi ha esordito in Serie A portando a casa 4 Supercoppe e 2 Coppe Italia eguagliando Marcello Lippi e Fabio Capello come tecnico più vincente nella storia della Supercoppa.

Inzaghi, re della Supercoppa
Quando si gioca per la Supercoppa non ce n’è per nessuno, è Simone Inzaghi il re della competizione conquistando 4 trofei in Serie A (l’ultima contro il Milan nel 2023), tre delle quali vinte proprio contro la Juventus di Allegri. La prima volta che il mister piacentino alza la coppa risale al 2017: siamo a Roma, all’Olimpico, Immobile vuole vincere e nel giro di venti minuti segna due reti, ma Dybala non è secondo a nessuno e lo eguaglia. Sarà Murgia al 93’ a siglare la vittoria della Lazio per 3-2.
Nel 2019 il club biancoceleste si scontra nuovamente con la Vecchia Signora, ma per lei stavolta non c’è storia: Simone porta a casa la seconda Supercoppa vincendo 3 a 1. Ormai è una tradizione consolidata, nel 2022 i bianconeri ci riprovano ma questa volta Inzaghi siede sulla panchina dell’Inter, non troppo comodo: i novanta minuti terminano 1 a 1, si va ai supplementari, il risultato non sembra cambiare e ci si prepara ai rigori. Ma al 120’+1 Sanchez segna e regala il primo trofeo a colori nero e azzurro al tecnico piacentino.

Allegri non ci sta e rilancia: è lui a dominare in campionato
Ci sarà sicuramente una ragione per cui il mister Allegri si è guadagnato il soprannome di “bestia nera”: lo dimostra in campionato vincendo quasi tutti incontri gli contro il tecnico piacentino. L’allenatore bianconero è a tutti gli effetti la guida tecnica con cui Simone Inzaghi ha perso di più, però il tecnico dell’Inter bilancia con il club torinese: è l’allenatore che l’ha battuto più volte.
Quando si parla di grandi partite di Serie A, è doveroso ricordare il combattutissimo match del 3 marzo 2018, è la 27a giornata di campionato, scendono in campo Lazio e Juventus, è una tappa fondamentale nella corsa scudetto. L’arbitro fischia l’inizio: le due squadre ci provano e tengono impegnati i portieri delle rispettive squadre con diversi tiri in porta ma nessuna rete. Almeno fino al 90+3, quando da terra Dybala tira ed è un gol imprendibile per Strakosha: i bianconeri vincono 1 a 0.

Allegri-Inzaghi: 7 a 3
Sono 14 le sfide disputate tra Allegri e Inzaghi: 10 incontri in campionato e ad oggi è un 7 a 3 per il mister toscano, una vittoria in piena regola, ma non è detta l’ultima parola. Di queste vittorie, ben 6 le ha conquistate contro la Lazio e solamente 1 con l’Inter del tecnico piacentino, quando lo scorso 6 novembre i nerazzurri chiusero a zero la partita, regalando due gol alla Juventus firmati Rabiot e Fagioli, che segna all’età di 21 anni diventando il 3° centrocampista più giovane a segnare al club milanese in Serie A.
Anche il tecnico nerazzurro si è preso le sue soddisfazioni: 4 sono le finali in cui si sono incontrati Simone e Max e questa volta è in vantaggio il primo sul secondo per 3 a 1. Ma è giusto dare a Cesare quel che è di Cesare: il mister toscano ha soffiato al rivale la Coppa Italia del 2017. Siamo in casa biancoceleste, dopo dodici minuti segna Dani Alves, arriva in aiuto al 24’ Bonucci, le aquile non spiccano il volo e la partita è chiusa per 2 a 0.

Inter-Juventus: la resa dei conti
E’ alle porte l’incontro numero 15 tra gli allenatori di Inter e Juventus che tornano a stringersi la mano ancora una volta al cospetto dei tifosi del Giuseppe Meazza. Mentre per le due squadre si tratta della sfida numero 180 in Serie A che diventa così la partita più giocata nella storia, secondo quanto riporta Eurosport.it. Ma vediamo nel dettaglio: i bianconeri sono in vantaggio per 86 vittorie contro le 48 dei nerazzurri, 45 sono stati i pareggi.

Sarà un delicato compito per i tecnici Inzaghi e Allegri che dovranno mettere in campo la rosa migliore per aggiudicarsi un +1 nella sfida che li vede coinvolti da tempo. Il mister nerazzurro dovrà fare a meno di Gosens e di Bastoni, infortunato durante il match contro il Porto, recuperati invece Correa e Skriniar. Non va meglio all’allenatore bianconero che dovrà soffrire ancora l’assenza di Pogba, e Alex Sandro. Dovrebbero esserci Di Maria e Chiesa, resta un punto di domanda sulla presenza di Vlahovic che potrebbe essere sostituito da Milik in rientro.